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IL TRASFERIMENTO DI ENOC

  

© Clarsen55 | Dreamstime.com

 

In quest’articolo, cercheremo di capire il significato del misterioso trasferimento di Enoc, affinché non assaggiasse la morte; vedremo come la sua testimonianza può essere applicata a noi oggi. Capite  che articoli di questo genere, inerenti i segreti della divinità ed immortalità, sono poco diffusi nel mondo presente, sia nelle sfere religiose sia negli innumerevoli gruppi di convinzione, perché gli uomini non sono capaci di fermarsi ad ascoltare la gentile voce dello Spirito. Invece d’ascoltare ciò che è capace di salvare l’anima, sono trascinati via, verso un mondo esterno di apparenze, governato dai vari venti delle dottrine umane. La religione non può dare la vita, neppure la sapienza scientifica dell’uomo è in grado di farlo. Ciò che dà la vera vita è lo Spirito, perciò siamo ammoniti ad abituare le nostre orecchie ad ascoltarLo, affinché passiamo dalla morte alla vita, e dalla povertà spirituale dell’uomo mortale della terra, alle inesprimibili ricchezze del Figlio di Dio che è in Cielo.   

L’ironia di tutto questo è il fatto che tutto ciò che appartiene alla divinità e alla nostra prosperità sono liberamente disponibili per tutti per mezzo dello Spirito, ma gli uomini non sono interessati a ciò, perché i loro cuori sono oscurati dalle vane glorie di questo mondo presente, perciò non sono capaci di guardare lontano e percepire la Gloria invisibile ed eterna di Dio. Lo Spirito di Dio è sempre presente, bussando alla porta del nostro cuore  ci chiede di aprirGli affinché possa entrare per cenare con noi, dandoci ciò che può portarci alla vetta della Gloria, dove regneremo sul trono del Padre, sopra ogni potere della morte[Apocalisse 3:20-21].

Isaia 55  1«O voi tutti che siete assetati, venite alle acque, e voi che non avete denaro venite, comprate e mangiate! Venite, comprate senza denaro e senza pagare vino e latte!  2Perché spendete denaro per ciò che non è pane e il frutto delle vostre fatiche per ciò che non sazia? Ascoltatemi attentamente e mangerete ciò che è buono, e l'anima vostra gusterà cibi succulenti.  3Porgete l'orecchio e venite a me, ascoltate e la vostra anima vivrà; e io stabilirò con voi un patto eterno, secondo le grazie stabili promesse a Davide.  

Le promesse di Davide menzionate in Isaia 55:3, si riferiscono al Regno eterno ed immolabile del Cristo: si vede ciò in Salmi 89:20-37. Le promesse di Davide (Cristo) si riferiscono anche all’immortalità e vittoria assoluta sui suoi nemici, ossia le tenebre e la morte; come sappiamo, la morte è l’ultimo nemico di Cristo, che sta per essere sconfitto per noi credenti. Per poter godere delle promesse di Cristo, dobbiamo porgere le orecchie, come se volessimo ricevere il pane della vita dalla mano del Signore. Chiunque chiederà il pane della vita (la Parola dello Spirito) con un cuore sincero lo avrà, poiché il nostro retto Padre non negherà niente a nessuno: intende assolutamente darci il Suo Regno e tutto ciò che Gli appartiene. Quando eravamo bambini, parlavamo e ci   comportavamo da tali, ma è giunta l'ora di abbandonare le cose infantili, per affrontare quelle che appartengono alla vera vita eterna. Dobbiamo gettare la stoltezza umana per ascoltare attentamente le parole sagge dello Spirito, per vivere.

La nostra preghiera e meditazione è: Distogli i miei occhi dalle cose vane e vivificami nelle tue vie. Piega il mio cuore ai tuoi precetti e non alla cupidigia. Non permettere che il mio cuore sia attirato da alcuna cosa malvagia, per commettere opere malvagie con gli operatori d'iniquità, e fa' che io non mangi dei loro cibi squisiti. Insegnami la tua via, o Eterno, e io camminerò nella tua verità; unisci il mio cuore al timore del tuo nome. O Eterno, fammi conoscere le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Apri i miei occhi, e contemplerò le meraviglie della tua legge. 

Rammentiamo che il Figlio di Dio è disceso dal Cielo come la luce del mondo, ci ha donato la Sua parola e ci ha illuminati affinché le tenebre e la morte scompariranno per sempre. Egli ha portato alla luce l’immortalità, strappando lo spesso velo che copre il mondo, aprendo così, una nuova terra e nuovo Cielo in cui ci riconcilieremo, diventando un a cosa sola  con Dio il Padre. La riconciliazione a cui facciamo riferimento, conduce alla fine la nostra esistenza indipendente da Dio, poiché saremo una cosa sola con Lui, che vive per sempre. Essendo l’unica fonte della luce della vita, unirsi con Dio, vuol dire vita eterna, poiché in Lui non ci sono le tenebre. Questo è il Reame che Cristo Gesù ha preparato per noi e sta radunandoci per poter finalmente sconfiggere la morte ed ereditare la vera vita nell'abbondanza.  

Possiamo dire che la Parola di Dio è un concetto mistico poco conosciuto dagli uomini di quest’età. Sono in tanti ad ascoltarLa, ma lo fanno con orecchie ed occhi chiusi, o in altre parole, con la mente velata, affinché non percepiscono il vero messaggio celato in essa; è come ascoltare una parabola senza capirne il significato. La vera Parola contiene i segreti della vita nascosti in Dio, cioè l’unica e vera vita immortale e divina di Dio. Si tratta della via o meglio il Reame, dove spariscono le tenebre e la morte, una realtà presente e concreta, non una realtà inerente un posto futuro in Cielo, come le religioni e le convinzioni degli uomini insegnano. Questo è il Reame glorioso dove la morte non esiste, è una realtà che possiamo già ereditare se comprendiamo ciò che lo Spirito ci sta comunicando   oggi. Enoc scoprì i segreti della vita, perciò sconfisse la morte,  avvicinando Dio, unica fonte della vita, e udì la Sua gentile voce, cioè quella dello Spirito. 

Marco4: 24Disse loro ancora: «Fate attenzione a ciò che udite. Con la stessa misura con cui misurate, sarà misurato a voi; e a voi che udite sarà dato di piú.  25Poiché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, gli sarà tolto anche quello che ha».  

Se con atteggiamento umile, riceviamo i misteri del Regno dallo Spirito, guadagneremo tutti ciò che è del Padre, invece se avviene lìopposto, finirà sepolto insieme con i morti, perdendo ogni cosa che gli appartiene e non vedrà il Reame glorioso, riservato a quelli che conoscono il nome del Signore. Le moltitudini non vedranno mai il benedetto Reame di Dio, altrimenti chiamato Regno di Dio, in cui la morte non esiste, anche se dentro di loro, c’è la testimonianza di un Paradiso, un luogo luminoso, dove le tenebre ed i frutti della morte non esistono,  ma non conoscono la strada per arrivarvi. Perciò, hanno sviluppato diversi tipi di religione e convinzione, sperando inutilmente di trovarlo, perché la carne e il sangue, cioè l'intelligenza umana, non sono in grado di conoscerlo.  

Parlando per bocca di Giobbe, lo Spirito si attesta del posto benedetto, dove l’uomo pone fine alle tenebre, dove si trova il tesoro inestimabile sepolto sotto l’ombra della morte, cioè l’ignoranza di questo mondo.  

Giobbe 28  1«Certamente c'è una miniera per l'argento, e un posto e si raffina l'oro.  2Il ferro viene estratto dal suolo, e la pietra fusa dà il rame.  3L'uomo pone fine alle tenebre ed esplora i piú profondi recessi in cerca di pietre sepolte nell'oscurità e nell'ombra di morte.  4Perfora un pozzo lontano dall'abitato, in posti dimenticati dai pedoni; sono sospesi e oscillano lontani dagli uomini.  5Quanto alla terra da essa viene il pane, ma di sotto è sconvolta come dal fuoco.  6Le sue pietre sono la dimora di zaffiri e contiene polvere d'oro.  7L'uccello rapace non ne conosce il sentiero né l'ha mai scorto l'occhio del falco.  8Le bestie feroci non l'hanno battuto e il leone non vi è mai passato.  

L’ignoranza nel cuore dell’uomo è l’ombra della morte che nasconde la via alla Gloria di Dio, o meglio il tesoro inestimabile nascosto nell'uomo. Oggi, ringraziando, dichiariamo che Dio ci sta conducendo lungo la sacrissima via che conduce alla vita, invisibile agli  occhi  delle bestie feroci e degli impuri; la via che porta al luogo della vita immortale. E’ un posto che contiene polvere d’oro (incorruttibilità), dalla sua terra nasce il pane (pane della vita) e ci sono anche degli zaffiri (purezza e ricchezze nella Gloria). Questa, in realtà, non è altro che la descrizione del giardino di Eden [Genesi 2:8-12], il Reame di pura luce e piaceri, dove le maledizioni del mondo presente non esistono. E' il Reame in cui Gesù camminò e sta ora raccogliendo i Suoi eletti, che così cammineranno nella luce della vita [Giovanni 14:2-3]. Le bestie feroci e gli impuri rappresentano l’uomo mortale che non può accedere a godere della vita eterna, a causa dell’annebbiamento degli occhi della sua mente. Perciò, lo Spirito dice che dobbiamo rinascere, cioè cambiare il modo di percepire, per trovare il luogo della vita in cui non esiste la morte. Solo i rendenti del Signore per mezzo di Gesù Cristo, ossia quelli che Lo seguiranno fino alla fine della loro vita terrena nel mondo presente, per ottenere la Sua vita, troveranno il benedetto Reame della vita.  

Tanti anni dopo Giobbe, lo Spirito ha ancora confermato l’esistenza dello stesso Reame benedetto, dove non esiste alcun male.  

Isaia 35:8Là vi sarà una strada maestra, una via che sarà chiamata via santa nessun impura vi passerà; essa sarà soltanto per quelli che la seguono; anche gli insensati non potranno smarrirvisi.  9Non vi sarà piú il leone, né alcuna bestia feroce vi salirà o vi apparirà, ma vi cammineranno i redenti.  10I riscattati dall'Eterno torneranno, verranno a Sion con grida di gioia e un'allegrezza eterna coronerà il loro capo; otterranno gioia e letizia, e il dolore e il gemito fuggiranno.  

Quelli che troveranno questo luogo non gusteranno più la morte: si tratta di quelli che Gesù chiamò figli della risurrezione, che non appartengono a quella del mondo presente, bensì a quella eterna da venire [Marco 9:1]. Sono quelli percepiti dall'umanità come insensati, perché non vivono secondo la saggezza di questo mondo, ma secondo quella pura e celeste a venire in Cristo, e sono in grado di udire la voce del loro Pastore e di seguirlo fino al luogo dove troveranno le delizie eterne e riposo per le proprie anime. Questi sono i preziosi segreti nascosti agli uomini di quest’età, ma liberamente donati a quelli che hanno orecchie tese ad ascoltare ed occhi aperti per contemplarli. Perciò Gesù disse:<<Ma beati gli occhi vostri, perché vedono; e i vostri orecchi, perché odono!>>, perché le moltitudini, cioè uomini saggi e giusti dell’epoca, li cercarono e continuano ancora oggi tale ricerca, ma senza alcun esito. 

Essendo concepiti in un senso materiale e fisico, gli uomini sono sempre alla ricerca di evidenze fisiche, perciò non sono in grado di comprendere il Reame invisibile della vita. Erroneamente, gli uomini sbattono contro le porte del Regno di Dio, con le loro convinzioni e speranze sbagliate. Enfaticamente, Gesù dichiarò che il Regno di Dio è dentro di noi, cioè la pienezza di tutto ciò che Dio è dentro  di noi. Ovviamente, tale dichiarazione è contraria alle convinzioni religiose degli uomini di quest’età, a cui di conseguenza viene sbarrato l'accesso del Regno, affinché non entrino e saggino la vita eterna di Dio. 

Vi annuncio, senza alcun dubbio, che c’è un popolo, cioè gli eletti di Dio, che non seguiranno la lunga strada che porta verso la morte, ma come Gesù, troveranno la via che conduce all'alto per evitare il luogo dei morti, situato in basso dove regnano il tormento, il  dolore ed il gemito [Proverbi 15:24]. Nella Bibbia ci sono degli esempi di quelli che non saggiarono la morte; le loro testimonianze sono state inserite nella Bibbia, allo scopo di educarci in merito alla via che conduce alla vita eterna. Uno di quelli che non saggiò la morte è Elia che fu portato su in Cielo in un turbine [leggete Il Carro e I cavalieri di Israele]. In una lettera agli Ebrei, l’Apostolo Paolo fece riferimento ad un fedele di nome Enoc che non uscì dal mondo per mezzo dalla morte come tutti gli altri, ma fu trasferito e portato via da Dio. Sappiamo da ciò che è scritto, che Enoc non ha conosciuto la morte, perché camminò con Dio, piacendoGli in ogni cosa.  

 

Ebrei 11:5 (La Nuova Diodati)  5Per fede Enok fu trasferito in cielo perché non vedesse la morte, e non fu piú trovato perché Dio lo aveva trasferito; prima infatti di essere portato via, egli ricevette la testimonianza che era piaciuto a Dio.  

Si vede chiaramente in Genesi capitolo V, che Enok trascorse i suoi ultimi trecento anni sulla terra camminando strettamente con Dio poi non fu più trovato, ma vi dico che Dio è, e rimane di generazione in generazione. 

Genesi 5  22Dopo aver generato Methuselah, Enok camminò con DIO trecento anni e generò figli e figlie. 23Così tutto il tempo che Enok visse fu di trecentosessantacinque anni.  24Ora Enok camminò con DIO; poi non fu più trovato, perché DIO lo prese.  

Solo camminando con Dio come Enok fece, possiamo vincere la morte, poiché come l'olio e l'acqua che non si mischiano, la morte non ha niente a che fare con il Padre, poiché in Lui vi è soltanto  la vita; presso di Lui non esiste la morte. Dio è sempre disposto a condividere i Suoi segreti con quelli che Lo temono e Lo avvicinano, e che confidano in Lui in mezzo ad un mondo malvagio. Ogni cosa buona che appartiene alla luce e vita, nasce dal nostro vero Padre e Dio, che dona liberamente ciò a tutti quelli che si avvicinano a Lui. Chiunque gli si avvicini  e chiederà, riceverà dal Padre dei Lumi affinché sia illuminato con la vita eterna, e chiunque bussa alla Sua porta eterna, avrà accesso alla Sua presenza, dove c’è la vita in abbondanza.

Perciò, se chiunque cerca i sentieri che conducono alla vita, deve avvicinarsi al Padre e lasciarsi guidare da Lui.  Poiché solo Lui può guidarci fuori dalla perdizione dell’inferno dove periranno gli uomini di questo mondo, che sono in realtà lontani da Dio.  Adesso capiamo l’importanza dello Spirito, che ci insegna dalla profondità di Dio. 

Leggiamo attentamente i seguenti versi dal libro dei Salmi, che descrivono il comportamento di un fedele che si avvicina a Dio in  nome della verità. Questo è anche il comportamento di quelli che cercano il luogo della vita eterna.

SALMO 16  7Io benedirò l'Eterno che mi consiglia; il mio cuore mi ammaestra anche di notte.  8Io ho continuamente posto l'Eterno davanti ai miei occhi; poiché egli è alla mia destra, io non sarò mai smosso.  9Perciò il mio cuore si rallegra, e la mia anima esulta per la gloria della mia eredità; anche la mia carne dimorerà fiduciosa e al sicuro, 10perché tu non lascerai l'anima mia nello Sceol e non permetterai che il tuo Santo veda la corruzione. 11Tu mi mostrerai il sentiero della vita; c'è abbondanza di gioia alla tua presenza; alla tua destra vi sono delizie in eterno.

Innanzitutto, dobbiamo avere un cuore leggero, o meglio dobbiamo far sì che il Signore sia il nostro tesoro sia in Cielo che in terra, perché con un cuore appesantito dai pensieri negativi, non possiamo entravi. Poi, dobbiamo lasciarci guidare individualmente dal Signore, poiché tutti quelli che accederanno al luogo della vita terna,  riceveranno gli insegnamenti del Signore [Isaia 54:13]. Questi sono i segreti di Enoc, poiché essendo vicino a Dio e avendo ricevuto i Suoi insegnamenti da Lui, trovò il sentiero  che conduce alla mano destra di Dio, luogo di vita e gioia abbondanti, sfuggendo cosi al potere della morte che regna nel mondo terreno. Come scopriremo in seguito, la morte non può regnare sui Santi di Dio, cioè quelli da Lui istruiti, uniti in uno con il Suo Spirito (lo Spirito Santo) [1 Corinzi 6:17]. E’ importante sapere che l’opera principale dello Spirito nella nostra vita è d’insegnarci la via per  diventare spiriti, esattamente come Lui [Luca 6:40]. Nella trasgressione, ci riducemmo ad esseri mortali, ma per mezzo dello Spirito di Dio, cioè il soffio di Dio possiamo tornare al nostro originario stato celeste. Lo Spirito Santo è la promessa e il dono di Dio al mondo [Atto 1:4], senza il quale nessuno può sconfiggere la morte e sfuggire alla corruzione del mondo presente.

Raccogliamoci in meditazione, rammentando un attimo di ciò che Gesù e gli Apostoli dissero dello Spirito Santo.

1) LA TESTMONIANZA DEL CRISTO IN NOI

Giovanni 14:16Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre,  17lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce; ma voi lo conoscete, perché dimora con voi e sarà in voi. Giovanni 15:26Ma quando verrà il Consolatore, che vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre mio, egli testimonierà di me.

Ciò che Gesù intendeva dire è che lo Spirito, il consolatore, ci viene dato per testimoniare di Cristo, il Figlio di Dio, che è anche l’unica e vera creatura di Dio. Quando disse <<di me>>, non  si riferiva a Se Stesso secondo la carne, bensì a Cristo in noi, il vero io,  nascosto dentro ogni uomo. Lo Spirito ci illumina, dandoci la facoltà della comprensione affinché diventeremo coscientemente consapevoli del fatto che siamo esattamente come Lui, che è l’immagine del Dio invisibile. Cristo è Spirito e vive nel seno Padre eternamente, perciò in Lui non esiste la morte. Lo Spirito di Dio dentro di noi si manifesta insieme al nostro Spirito, rappresentando che siamo figli di Dio ed in quanto tali, siamo liberi dagli elementi del mondo presente ed abbiamo tutto ciò che è del Padre, la vita eterna inclusa. Questa è la sacrissima verità che ci fa liberi nella libertà gloriosa del Figlio di Dio.

2) SVELAMENTO DEL REAME DEL DIO VIVENTE

Giovanni 16: 13Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le cose a venire.  14Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve lo annunzierà.  15Tutte le cose che il Padre ha sono mie, per questo ho detto che egli prenderà del mio e ve lo annunzierà.  16Fra poco non mi vedrete piú; e un altro poco e mi vedrete, perché me ne vado al Padre».

Lo Spirito ci è stato dato per guidarci in ogni verità, rivelando le cose da venire, rendendoci consci del Reame vero ed invisibile del Padre dove collochiamo il Paradiso. Essendo figli ed eredi legittimi, lo Spirito ci porta a conoscenza di ciò che è nel cuore di Padre, affinché regniamo su tutto, essendoci risvegliati alla realtà, in quanto saremo benedetti pienamente in ogni cosa. Gli uomini di questo mondo privo dello Spirito, che vivono secondo ciò che è visibile ai loro occhi, secondo le loro esigenze terrene,  sono ciechi e vivono nella povertà spirituale; non possono vedere il Reame glorioso di Dio e nemmeno entrarvi, la loro sapienza finirà nel nulla [1 Corinzi 2:6]. Come l’Apostolo Paolo scrisse, noi invece,  riceviamo lo Spirito, vediamo il Reame benedetto del Signore e vi entriamo per godere l’inesprimibile ricchezza, gioia e bontà del Signore riservate per quelli che Lo amano [1 Corinzi 2:9-13].

Nella ricerca del Regno di Dio, sono in tanti quelli che cercano evidenze fisiche, ma non sono consapevoli del fatto che ciò che cercano è già presente: basta essere illuminati dallo Spirito di Dio e troveranno la presenza e bellezza di Dio. 

3) PER LA SALVEZZA DEI FEDELI 

Senza santità, nessuno può avvicinare né vedere Dio; una coscienza sporca ed una natura corrotta non possono entrare nel Reame della vita e  nemmeno restare alla Sua presenza. E sappiamo che tutti gli uomini sono corrotti internamente, perciò abbiamo ricevuto lo Spirito per santificarci e purificarci [Salmo 53:1]. 

Apocalisse 21:27 E nulla d'immondo e nessuno che commetta abominazione o falsità vi entrerà mai, ma soltanto quelli che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello. 

Solo per mezzo dello Spirito di Dio, possiamo purificarci e trasformarci, per ritrovarci nella perfezione in Cristo. 

1 Corinzi 6:11  11Or tali eravate già alcuni di voi; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signore Gesú e mediante lo Spirito del nostro Dio.  

La natura corrotta e peccaminosa dell’uomo deriva dalla propria mente carnale, se invece la sostituiamo con quella spirituale di Cristo, saremo liberati da essa. Saremo purificati solo quando la nostra mente sarà convertita nella mente di Cristo tramite lo Spirito Santo di Dio, perché rivela ciò che è nella mente di Dio. Adesso capiamo perché Gesù disse che nessun uomo è buono, in quanto   è fatto di  carne e sangue (la mente carnale e naturale).

Lo stesso Spirito potente che innalzò Gesù dalla morte, potandolo sino alla mano destra del Padre è presente nei Santi oggi, vivificandoli e sollevandoli sopra ogni principato e potere di questo mondo presente, esattamente come avvenne con Gesù. Dove Egli è (Gesù), cioè alla mano destra del Padre, c sono anche i Suoi servi  [Giovanni 17:24]. Sono gli stessi che si trovano con Lui sulla cima del Monte Sion, e come Enoc, non gusteranno mai la morte, perché realizzeranno il Regno di Dio.

Marco 9  1Poi disse loro: «In verità vi dico che vi sono alcuni qui presenti che non gusteranno la morte, senza aver visto il regno di Dio venire con potenza».  

Quelli accanto al Cristo sono riuniti tutti in Lui: si tratta di quelli che negano la loro vita per unirsi con Lui, che è il Santo di Dio. Unendosi con lo Spirito, cioè Cristo, e servendoLo, arriveranno al vertice della creazione Egli si trova. Queste persone saranno onorate e glorificate dal Padre; sappiamo  inoltre, che in Lui risiede la vita eterna che è anche nel Suo amato Figlio Gesù Cristo, che è uno con Lui.

Giovanni 12 25Chi ama la sua vita la perderà, e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna.  26Se uno mi serve, mi segua; e là dove sono io, là sarà anche il mio servo; se uno mi serve, il Padre l'onorerà.

Gesù Cristo è la via, la verità e la vita, nessun uomo può vedere la vita nel Padre se non per mezzo di Cristo, poiché con il Padre è una cosa sola per l'eternità. Questo vuol dire la perdita della nostra vita sbagliata della carne per acquisire la vita spirituale del Cristo, la verità.

Nella trasgressione,  fumo modellati erroneamente per vivere la vita dell’uomo mortale che vive naturalmente, proprio come le bestie della terra. Finché vivremo secondo questo modello sbagliato, moriremo come muoiono gli uomini, invece se ci ravvediamo, convertendoci e conformandoci al Cristo, la vera creatura di Dio, vivremo in eterno come nostro Padre. Tutto ciò che è del Padre appartiene anche al Figlio: se ci troveremo pienamente in Cristo, erediteremo la vita eterna.

Enoc sapeva dentro di sé ciò che Lo portava verso Dio, conosceva  le cose che Gli piacciono; per tale motivo, Dio lo portò via affinché non soffrisse la distruzione degli empi che non conoscono il Suo nome. Oggi, ciò che compiace il Padre è il nostro Battesimo nella morte di Gesù secondo la carne, e la conformazione alla vita dell’Unigenito Figlio di Dio che è lo Spirito, Cristo. Dio mostrò  compiacimento, quando la Sua voce tuonò dal Cielo, dicendo, “Tu sei il Mio  Figlio prediletto nel Quale Mi sono compiaciuto” [Marco 1:9-11]. Dio fece questo, solo dopo che Gesù fu battezzato e colmato dallo Spirito di Dio. Questo vuol dire che Gesù non viveva più secondo la vita dell’uomo mortale, ma da Figlio di Dio per mezzo dello Spirito.

La carne e il sangue, cioè l'uomo della terra non può confessare ciò che Gesù Cristo disse <<faccio sempre le cose che gli piacciono>>, perché non può vivere secondo la volontà di Dio.  Come spiegò Paolo, la carne è contraria allo Spirito e vice versa. Per avere la testimonianza piacevole a Dio come avvenne con Enok , dobbiamo gettare la nostra vita umana, sostituendola con quella dello Spirito. Se seminiamo nello Spirito, fuggiremo dalla morte quaggiù ed erediteremo la vita eterna; ma se invece  continueremo ad agire secondo la carnalità, finiremo sepolti insieme con le moltitudini, imbattendoci in fine nella morte terrena.

Il mistero del rapimento di Enoc è che lui cessò di esistere, in senso positivo, fu consumato dal fuoco ardente di Dio finché Lui divenne tutto in ogni persona. Questo è simile al fine della nostra Fede, quando il Cristo si è messo al di sopra di tutto ciò che ci apparteneva e ci presenterà al Padre, affinché Dio sia tutto in tutti.

1 Corinzi 15:24-28 (La Nuova Diodati) 24Poi verrà la fine, quando rimetterà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo aver annientato ogni dominio, ogni potestà e potenza. 25Bisogna infatti che egli regni, finché non abbia messo tutti i nemici sotto i suoi piedi.  26L'ultimo nemico che sarà distrutto è la morte.  27Dio infatti ha posto ogni cosa sotto i suoi piedi. Quando però dice che ogni cosa gli è sottoposta, è chiaro che ne è eccettuato colui che gli ha sottoposto ogni cosa.  28E quando ogni cosa gli sarà sottoposta, allora il Figlio sarà anch'egli sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.

Lo Spirito di Cristo deve annientare ogni dominio e potestà che s'innalza contro la sapienza di Cristo, il Santo di Dio dentro di noi. Queste sono delle credenze umane che ci legano alla mortalità o meglio un’identità indipendente da Dio. Ogni forma di conoscenza di noi stessi secondo l’apparenza esterna e la carnalità saranno consumate nel fuoco ardente del Signore, fino a quando resterà solo il seme di Dio dentro di noi, cioè Cristo, la verità, che è Spirito e eternamente inseparabile dal Padre, Dio.

Tanti fratelli cercano Cristo Gesù secondo la carne, ma non sanno che Lui non esiste più, poiché la Sua identità umana di tanti anni fa, fu inghiottita nella Gloria del Padre, per divenire un cosa sola con Lui. Adesso comprendiamo perché confessò “vado al Padre”. Questo è il percorso per tutti quelli che ascoltano e seguono lo Spirito; dobbiamo diminuire e Lui incrementerà in noi, poiché solo in Lui sfuggiremo alle tenebre e alla morte.

Avvicinare Dio e camminare con Lui come fece Enoc, è come udire la voce dello Spirito, anche chiamato l’ultima tromba che s’innalza dalla morte e dalla distruzione infernale a cui l'uomo mortale è soggetto, portandolo di nuovo alla presenza di Dio sulla cima di Sion. Essendo il consolatore che ci  rivela ogni cosa di Dio, lo Spirito funge da luce che illumina il nostro sentiero, portandoci sul monte Sion dove la morte non esiste.

Salmi 43:3-4  3Manda la tua luce e la tua verità; mi guidino esse e mi conducano al tuo santo monte e al luogo della tua dimora.  4Allora verrò all'altare di DIO, al Dio, che è la mia gioia e il mio giubilo; e ti celebrerò con la cetra, o DIO, DIO mio.

Fratelli, cosa diciamo, è giunta l'ora per accedere alle nuvole gloriose del Signore. Udendo la voce dello Spirito, dobbiamo ritornare al Padre come Gesù tornò al Padre. Questo indica la nostra sottomissione totale allo Spirito, affinché Dio diventerà tutto in tutti.

Enoc fu trasferito affinché non saggiasse la morte, ma come sappiamo ad oggi in questa nuova dispensa, abbiamo più Grazia di Enoc, Mosè ed Elia e tanti altri profeti dell’epoca, essendo figli del Dio vivente. Ricordate che con Dio tutto è possibile, e noi abbiamo accesso alla Sua presenza per mezzo della Grazia che è in Gesù Cristo, affinché le cose che sembrano impossibili con gli uomini siano possibili per noi, che crediamo nel Vangelo di Gesù Cristo. E sappiamo che esso  è un testo di potere e di Gloria, che è l’unico passaporto all’immortalità e vita. Usando la Chiesa, Dio vuole dimostrare la Sua giustizia e rettitudine e potere dinnanzi  a tutte le nazioni, affinché credano e si convertano alla verità.

Non dobbiamo lasciare che  queste parole ci turbino, stiamo ascoltando delle cose nascoste dal principio, che Dio sta rivelando in questi ultimi giorni, affinché gli uomini passino dalla morte alla vita. Con gratitudine ringraziamo il Signore per la rivelazione della verità e la nostra eredità in Lui.

Amen

Trevor Eghagha


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
"Sorgi, risplendi, poiché la tua luce è giunta, e la gloria del SIGNORE è spuntata sopra di te!!!  Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.!!   Poiché la creazione aspetta con impazienza la manifestazione dei figli di Dio; !!    perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore. !!!

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