IL TRASFERIMENTO DI ENOC
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In
quest’articolo, cercheremo di capire il significato del misterioso
trasferimento di Enoc, affinché non assaggiasse la morte; vedremo
come la sua testimonianza può essere applicata a noi oggi. Capite
che articoli di questo genere, inerenti i segreti della divinità ed
immortalità, sono poco diffusi nel mondo presente, sia nelle sfere
religiose sia negli innumerevoli gruppi di convinzione, perché gli
uomini non sono capaci di fermarsi ad ascoltare la gentile voce
dello Spirito. Invece d’ascoltare ciò che è capace di salvare
l’anima, sono trascinati via, verso un mondo esterno di apparenze,
governato dai vari venti delle dottrine umane. La religione non può
dare la vita, neppure la sapienza scientifica dell’uomo è in grado
di farlo. Ciò che dà la vera vita è lo Spirito, perciò siamo
ammoniti ad abituare le nostre orecchie ad ascoltarLo, affinché
passiamo dalla morte alla vita, e dalla povertà spirituale dell’uomo
mortale della terra, alle inesprimibili ricchezze del Figlio di Dio
che è in Cielo.
L’ironia di tutto questo è il fatto che tutto ciò che appartiene
alla divinità e alla nostra prosperità sono liberamente disponibili
per tutti per mezzo dello Spirito, ma gli uomini non sono
interessati a ciò, perché i loro cuori sono oscurati dalle vane
glorie di questo mondo presente, perciò non sono capaci di guardare
lontano e percepire la Gloria invisibile ed eterna di Dio. Lo
Spirito di Dio è sempre presente, bussando alla porta del nostro
cuore ci chiede di aprirGli affinché possa entrare per cenare con
noi, dandoci ciò che può portarci alla vetta della Gloria, dove
regneremo sul trono del Padre, sopra ogni potere della morte[Apocalisse
3:20-21].
Isaia 55 1«O voi tutti che siete assetati, venite alle
acque, e voi che non avete denaro venite, comprate e mangiate!
Venite, comprate senza denaro e senza pagare vino e latte! 2Perché
spendete denaro per ciò che non è pane e il frutto delle vostre
fatiche per ciò che non sazia? Ascoltatemi attentamente e mangerete
ciò che è buono, e l'anima vostra gusterà cibi succulenti. 3Porgete
l'orecchio e venite a me, ascoltate e la vostra anima vivrà; e io
stabilirò con voi un patto eterno, secondo le grazie stabili
promesse a Davide.
Le
promesse di Davide menzionate in Isaia 55:3, si
riferiscono al Regno eterno ed immolabile del Cristo: si vede ciò in
Salmi
89:20-37.
Le promesse di Davide (Cristo) si riferiscono anche all’immortalità
e vittoria assoluta sui suoi nemici, ossia le tenebre e la morte;
come sappiamo, la morte è l’ultimo nemico di Cristo, che sta per
essere sconfitto per noi credenti. Per poter godere delle promesse
di Cristo, dobbiamo porgere le orecchie, come se volessimo ricevere
il pane della vita dalla mano del Signore. Chiunque chiederà il pane
della vita (la Parola dello Spirito) con un cuore sincero lo avrà,
poiché il nostro retto Padre non negherà niente a nessuno: intende
assolutamente darci il Suo Regno e tutto ciò che Gli appartiene.
Quando eravamo bambini, parlavamo e ci comportavamo da tali, ma è
giunta l'ora di abbandonare le cose infantili, per affrontare quelle
che appartengono alla vera vita eterna. Dobbiamo gettare la
stoltezza umana per ascoltare attentamente le parole sagge dello
Spirito, per vivere.
La
nostra preghiera e meditazione è: Distogli i miei occhi dalle
cose vane e vivificami nelle tue vie. Piega il mio cuore ai tuoi
precetti e non alla cupidigia. Non permettere che il mio cuore sia
attirato da alcuna cosa malvagia, per commettere opere malvagie con
gli operatori d'iniquità, e fa' che io non mangi dei loro cibi
squisiti. Insegnami la tua via, o Eterno, e io camminerò nella tua
verità; unisci il mio cuore al timore del tuo nome. O Eterno, fammi
conoscere le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Apri i miei occhi,
e contemplerò le meraviglie della tua legge.
Rammentiamo che il Figlio di Dio è disceso dal Cielo come la luce
del mondo, ci ha donato la Sua parola e ci ha illuminati affinché le
tenebre e la morte scompariranno per sempre. Egli ha portato alla
luce l’immortalità, strappando lo spesso velo che copre il mondo,
aprendo così, una nuova terra e nuovo Cielo in cui ci riconcilieremo,
diventando un a cosa sola con Dio il Padre. La riconciliazione a
cui facciamo riferimento, conduce alla fine la nostra esistenza
indipendente da Dio, poiché saremo una cosa sola con Lui, che vive
per sempre. Essendo l’unica fonte della luce della vita, unirsi con
Dio, vuol dire vita eterna, poiché in Lui non ci sono le tenebre.
Questo è il Reame che Cristo Gesù ha preparato per noi e sta
radunandoci per poter finalmente sconfiggere la morte ed ereditare
la vera vita nell'abbondanza.
Possiamo dire che la Parola di Dio è un concetto mistico poco
conosciuto dagli uomini di quest’età. Sono in tanti ad ascoltarLa,
ma lo fanno con orecchie ed occhi chiusi, o in altre parole, con la
mente velata, affinché non percepiscono il vero messaggio celato in
essa; è come ascoltare una parabola senza capirne il significato. La
vera Parola contiene i segreti della vita nascosti in Dio, cioè
l’unica e vera vita immortale e divina di Dio. Si tratta della via o
meglio il Reame, dove spariscono le tenebre e la morte, una realtà
presente e concreta, non una realtà inerente un posto futuro in
Cielo, come le religioni e le convinzioni degli uomini insegnano.
Questo è il Reame glorioso dove la morte non esiste, è una realtà
che possiamo già ereditare se comprendiamo ciò che lo Spirito ci sta
comunicando oggi. Enoc scoprì i segreti della vita, perciò
sconfisse la morte, avvicinando Dio, unica fonte della vita, e udì
la Sua gentile voce, cioè quella dello Spirito.
Marco4: 24Disse loro ancora: «Fate attenzione a ciò che
udite. Con la stessa misura con cui misurate, sarà misurato a voi; e
a voi che udite sarà dato di piú. 25Poiché a chi ha,
sarà dato; ma a chi non ha, gli sarà tolto anche quello che ha».
Se
con atteggiamento umile, riceviamo i misteri del Regno dallo Spirito,
guadagneremo tutti ciò che è del Padre, invece se avviene lìopposto,
finirà sepolto insieme con i morti, perdendo ogni cosa che gli
appartiene e non vedrà il Reame glorioso, riservato a quelli che
conoscono il nome del Signore. Le moltitudini non vedranno mai il
benedetto Reame di Dio, altrimenti chiamato Regno di Dio, in cui la
morte non esiste, anche se dentro di loro, c’è la testimonianza di
un Paradiso, un luogo luminoso, dove le tenebre ed i frutti della
morte non esistono, ma non conoscono la strada per arrivarvi.
Perciò, hanno sviluppato diversi tipi di religione e convinzione,
sperando inutilmente di trovarlo, perché la carne e il sangue, cioè
l'intelligenza umana, non sono in grado di conoscerlo.
Parlando per bocca di Giobbe, lo Spirito si attesta del posto
benedetto, dove l’uomo pone fine alle tenebre, dove si trova il
tesoro inestimabile sepolto sotto l’ombra della morte, cioè
l’ignoranza di questo mondo.
Giobbe 28 1«Certamente c'è una miniera per l'argento, e
un posto e si raffina l'oro. 2Il ferro viene estratto
dal suolo, e la pietra fusa dà il rame. 3L'uomo pone
fine alle tenebre ed esplora i piú profondi recessi in cerca di
pietre sepolte nell'oscurità e nell'ombra di morte. 4Perfora
un pozzo lontano dall'abitato, in posti dimenticati dai pedoni; sono
sospesi e oscillano lontani dagli uomini. 5Quanto alla
terra da essa viene il pane, ma di sotto è sconvolta come dal fuoco.
6Le sue pietre sono la dimora di zaffiri e contiene
polvere d'oro. 7L'uccello rapace non ne conosce il
sentiero né l'ha mai scorto l'occhio del falco. 8Le
bestie feroci non l'hanno battuto e il leone non vi è mai passato.
L’ignoranza nel cuore dell’uomo è l’ombra della morte che nasconde
la via alla Gloria di Dio, o meglio il tesoro inestimabile nascosto
nell'uomo. Oggi, ringraziando, dichiariamo che Dio ci sta conducendo
lungo la sacrissima via che conduce alla vita, invisibile agli
occhi delle bestie feroci e degli impuri; la via che porta al luogo
della vita immortale. E’ un posto che contiene polvere d’oro (incorruttibilità),
dalla sua terra nasce il pane (pane della vita) e ci sono anche
degli zaffiri (purezza e ricchezze nella Gloria). Questa, in realtà,
non è altro che la descrizione del giardino di Eden [Genesi
2:8-12], il Reame di pura luce e piaceri, dove le
maledizioni del mondo presente non esistono. E' il Reame in cui Gesù
camminò e sta ora raccogliendo i Suoi eletti, che così cammineranno
nella luce della vita [Giovanni 14:2-3]. Le bestie
feroci e gli impuri rappresentano l’uomo mortale che non può
accedere a godere della vita eterna, a causa dell’annebbiamento
degli occhi della sua mente. Perciò, lo Spirito dice che dobbiamo
rinascere, cioè cambiare il modo di percepire, per trovare il luogo
della vita in cui non esiste la morte. Solo i rendenti del Signore
per mezzo di Gesù Cristo, ossia quelli che Lo seguiranno fino alla
fine della loro vita terrena nel mondo presente, per ottenere la Sua
vita, troveranno il benedetto Reame della vita.
Tanti anni dopo Giobbe, lo Spirito ha ancora confermato l’esistenza
dello stesso Reame benedetto, dove non esiste alcun male.
Isaia 35:8Là vi sarà una strada maestra, una via che sarà
chiamata via santa nessun impura vi passerà; essa sarà soltanto per
quelli che la seguono; anche gli insensati non potranno smarrirvisi.
9Non vi sarà piú il leone, né alcuna bestia feroce vi
salirà o vi apparirà, ma vi cammineranno i redenti. 10I
riscattati dall'Eterno torneranno, verranno a Sion con grida di
gioia e un'allegrezza eterna coronerà il loro capo; otterranno gioia
e letizia, e il dolore e il gemito fuggiranno.
Quelli che troveranno questo luogo non gusteranno più la morte: si
tratta di quelli che Gesù chiamò figli della risurrezione, che non
appartengono a quella del mondo presente, bensì a quella eterna da
venire [Marco 9:1]. Sono quelli percepiti dall'umanità
come insensati, perché non vivono secondo la saggezza di questo
mondo, ma secondo quella pura e celeste a venire in Cristo, e sono
in grado di udire la voce del loro Pastore e di seguirlo fino al
luogo dove troveranno le delizie eterne e riposo per le proprie
anime. Questi sono i preziosi segreti nascosti agli uomini di
quest’età, ma liberamente donati a quelli che hanno orecchie tese ad
ascoltare ed occhi aperti per contemplarli. Perciò Gesù disse:<<Ma
beati gli occhi vostri, perché vedono; e i vostri orecchi, perché
odono!>>,
perché le moltitudini, cioè uomini saggi e giusti dell’epoca, li
cercarono e continuano ancora oggi tale ricerca, ma senza alcun
esito.
Essendo concepiti in un senso materiale e fisico, gli uomini sono
sempre alla ricerca di evidenze fisiche, perciò non sono in grado di
comprendere il Reame invisibile della vita. Erroneamente, gli uomini
sbattono contro le porte del Regno di Dio, con le loro convinzioni e
speranze sbagliate. Enfaticamente, Gesù dichiarò che il Regno di Dio
è dentro di noi, cioè la pienezza di tutto ciò che Dio è dentro di
noi. Ovviamente, tale dichiarazione è contraria alle convinzioni
religiose degli uomini di quest’età, a cui di conseguenza viene
sbarrato l'accesso del Regno, affinché non entrino e saggino la vita
eterna di Dio.
Vi
annuncio, senza alcun dubbio, che c’è un popolo, cioè gli eletti di
Dio, che non seguiranno la lunga strada che porta verso la morte, ma
come Gesù, troveranno la via che conduce all'alto per evitare il
luogo dei morti, situato in basso dove regnano il tormento, il
dolore ed il gemito [Proverbi 15:24]. Nella
Bibbia ci sono degli esempi di quelli che non saggiarono la
morte; le loro testimonianze sono state inserite nella Bibbia, allo
scopo di educarci in merito alla via che conduce alla vita eterna.
Uno di quelli che non saggiò la morte è Elia che fu portato su in
Cielo in un turbine [leggete Il Carro e I
cavalieri di Israele]. In una lettera agli Ebrei,
l’Apostolo Paolo fece riferimento ad un fedele di nome Enoc che non
uscì dal mondo per mezzo dalla morte come tutti gli altri, ma fu
trasferito e portato via da Dio. Sappiamo da ciò che è scritto, che
Enoc non ha conosciuto la morte, perché camminò con Dio, piacendoGli
in ogni cosa.
Ebrei
11:5 (La Nuova Diodati) 5Per
fede Enok fu trasferito in cielo perché non vedesse la morte, e non
fu piú trovato perché Dio lo aveva trasferito; prima infatti di
essere portato via, egli ricevette la testimonianza che era
piaciuto a Dio.
Si
vede chiaramente in Genesi capitolo V, che Enok
trascorse i suoi ultimi trecento anni sulla terra camminando
strettamente con Dio poi non fu più trovato, ma vi dico che
Dio è, e rimane di generazione in generazione.
Genesi 5 22Dopo aver generato Methuselah, Enok camminò
con DIO trecento anni e generò figli e figlie. 23Così
tutto il tempo che Enok visse fu di trecentosessantacinque anni. 24Ora
Enok camminò con DIO; poi non fu più trovato, perché DIO lo prese.
Solo camminando con Dio come Enok fece, possiamo vincere la morte,
poiché come l'olio e l'acqua che non si mischiano, la morte non ha
niente a che fare con il Padre, poiché in Lui vi è soltanto la
vita; presso di Lui non esiste la morte. Dio è sempre disposto a
condividere i Suoi segreti con quelli che Lo temono e Lo avvicinano,
e che confidano in Lui in mezzo ad un mondo malvagio. Ogni cosa
buona che appartiene alla luce e vita, nasce dal nostro vero Padre e
Dio, che dona liberamente ciò a tutti quelli che si avvicinano a Lui.
Chiunque gli si avvicini e chiederà, riceverà dal Padre dei Lumi
affinché sia illuminato con la vita eterna, e chiunque bussa alla
Sua porta eterna, avrà accesso alla Sua presenza, dove c’è la vita
in abbondanza.
Perciò, se chiunque cerca i sentieri che conducono alla vita, deve
avvicinarsi al Padre e lasciarsi guidare da Lui. Poiché solo Lui
può guidarci fuori dalla perdizione dell’inferno dove periranno gli
uomini di questo mondo, che sono in realtà lontani da Dio. Adesso
capiamo l’importanza dello Spirito, che ci insegna dalla profondità
di Dio.
Leggiamo attentamente i seguenti versi dal libro dei Salmi,
che descrivono il comportamento di un fedele che si avvicina a Dio
in nome della verità. Questo è anche il comportamento di quelli che
cercano il luogo della vita eterna.
SALMO 16 7Io benedirò l'Eterno che mi consiglia; il mio
cuore mi ammaestra anche di notte. 8Io ho continuamente
posto l'Eterno davanti ai miei occhi; poiché egli è alla mia destra,
io non sarò mai smosso. 9Perciò il mio cuore si rallegra,
e la mia anima esulta per la gloria della mia eredità; anche la mia
carne dimorerà fiduciosa e al sicuro, 10perché tu non
lascerai l'anima mia nello Sceol e non permetterai che il tuo Santo
veda la corruzione. 11Tu mi mostrerai il sentiero della
vita; c'è abbondanza di gioia alla tua presenza; alla tua destra vi
sono delizie in eterno.
Innanzitutto, dobbiamo avere un cuore leggero, o meglio dobbiamo far
sì che il Signore sia il nostro tesoro sia in Cielo che in terra,
perché con un cuore appesantito dai pensieri negativi, non possiamo
entravi. Poi, dobbiamo lasciarci guidare individualmente dal
Signore, poiché tutti quelli che accederanno al luogo della vita
terna, riceveranno gli insegnamenti del Signore [Isaia 54:13].
Questi sono i segreti di Enoc, poiché essendo vicino a Dio e
avendo ricevuto i Suoi insegnamenti da Lui, trovò il
sentiero che conduce alla mano destra di Dio, luogo di vita e gioia
abbondanti, sfuggendo cosi al potere della morte che regna nel mondo
terreno. Come scopriremo in seguito, la morte non può regnare sui
Santi di Dio, cioè quelli da Lui istruiti, uniti in uno con il Suo
Spirito (lo Spirito Santo) [1 Corinzi 6:17]. E’
importante sapere che l’opera principale dello Spirito nella nostra
vita è d’insegnarci la via per diventare spiriti, esattamente come
Lui [Luca 6:40]. Nella trasgressione, ci riducemmo ad
esseri mortali, ma per mezzo dello Spirito di Dio, cioè il soffio di
Dio possiamo tornare al nostro originario stato celeste. Lo Spirito
Santo è la promessa e il dono di Dio al mondo [Atto 1:4],
senza il quale nessuno può sconfiggere la morte e sfuggire alla
corruzione del mondo presente.
Raccogliamoci in meditazione, rammentando un attimo di ciò che Gesù
e gli Apostoli dissero dello Spirito Santo.
1)
LA TESTMONIANZA DEL CRISTO IN NOI
Giovanni 14:16Ed
io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che
rimanga con voi per sempre, 17lo Spirito della verità,
che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce;
ma voi lo conoscete, perché dimora con voi e sarà in voi. Giovanni
15:26Ma
quando verrà il Consolatore, che vi manderò dal Padre, lo Spirito di
verità che procede dal Padre mio, egli testimonierà di me.
Ciò
che Gesù intendeva dire è che lo Spirito, il consolatore, ci viene
dato per testimoniare di Cristo, il Figlio di Dio, che è anche
l’unica e vera creatura di Dio. Quando disse <<di me>>,
non si riferiva a Se Stesso secondo la carne, bensì a Cristo in
noi, il vero io, nascosto dentro ogni uomo. Lo Spirito ci
illumina, dandoci la facoltà della comprensione affinché diventeremo
coscientemente consapevoli del fatto che siamo esattamente come Lui,
che è l’immagine del Dio invisibile. Cristo è Spirito e vive nel
seno Padre eternamente, perciò in Lui non esiste la morte. Lo
Spirito di Dio dentro di noi si manifesta insieme al nostro Spirito,
rappresentando che siamo figli di Dio ed in quanto tali, siamo
liberi dagli elementi del mondo presente ed abbiamo tutto ciò che è
del Padre, la vita eterna inclusa. Questa è la sacrissima verità che
ci fa liberi nella libertà gloriosa del Figlio di Dio.
2)
SVELAMENTO DEL REAME DEL DIO VIVENTE
Giovanni 16:
13Ma
quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni
verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che
ha udito e vi annunzierà le cose a venire. 14Egli mi
glorificherà, perché prenderà del mio e ve lo annunzierà. 15Tutte
le cose che il Padre ha sono mie, per questo ho detto che egli
prenderà del mio e ve lo annunzierà. 16Fra poco non mi
vedrete piú; e un altro poco e mi vedrete, perché me ne vado al
Padre».
Lo
Spirito ci è stato dato per guidarci in ogni verità, rivelando le
cose da venire, rendendoci consci del Reame vero ed invisibile del
Padre dove collochiamo il Paradiso. Essendo figli ed eredi legittimi,
lo Spirito ci porta a conoscenza di ciò che è nel cuore di Padre,
affinché regniamo su tutto, essendoci risvegliati alla realtà, in
quanto saremo benedetti pienamente in ogni cosa. Gli uomini di
questo mondo privo dello Spirito, che vivono secondo ciò che è
visibile ai loro occhi, secondo le loro esigenze terrene, sono
ciechi e vivono nella povertà spirituale; non possono vedere il
Reame glorioso di Dio e nemmeno entrarvi, la loro sapienza finirà
nel nulla [1 Corinzi 2:6]. Come l’Apostolo Paolo
scrisse, noi invece, riceviamo lo Spirito, vediamo il Reame
benedetto del Signore e vi entriamo per godere l’inesprimibile
ricchezza, gioia e bontà del Signore riservate per quelli che Lo
amano [1 Corinzi 2:9-13].
Nella ricerca del Regno di Dio, sono in tanti quelli che cercano
evidenze fisiche, ma non sono consapevoli del fatto che ciò che
cercano è già presente: basta essere illuminati dallo Spirito di Dio
e troveranno la presenza e bellezza di Dio.
3)
PER LA SALVEZZA DEI FEDELI
Senza santità, nessuno può avvicinare né vedere Dio; una coscienza
sporca ed una natura corrotta non possono entrare nel Reame della
vita e nemmeno restare alla Sua presenza. E sappiamo che tutti gli
uomini sono corrotti internamente, perciò abbiamo ricevuto lo
Spirito per santificarci e purificarci [Salmo 53:1].
Apocalisse 21:27 E nulla d'immondo e nessuno che commetta
abominazione o falsità vi entrerà mai, ma soltanto quelli che sono
scritti nel libro della vita dell'Agnello.
Solo per mezzo dello Spirito di Dio, possiamo purificarci e
trasformarci, per ritrovarci nella perfezione in Cristo.
1
Corinzi 6:11 11Or tali eravate già alcuni di voi; ma
siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati
giustificati nel nome del Signore Gesú e mediante lo Spirito del
nostro Dio.
La
natura corrotta e peccaminosa dell’uomo deriva dalla propria mente
carnale, se invece la sostituiamo con quella spirituale di Cristo,
saremo liberati da essa. Saremo purificati solo quando la nostra
mente sarà convertita nella mente di Cristo tramite lo Spirito Santo
di Dio, perché rivela ciò che è nella mente di Dio. Adesso capiamo
perché Gesù disse che nessun uomo è buono, in quanto è fatto di
carne e sangue (la mente carnale e naturale).
Lo
stesso Spirito potente che innalzò Gesù dalla morte, potandolo sino
alla mano destra del Padre è presente nei Santi oggi, vivificandoli
e sollevandoli sopra ogni principato e potere di questo mondo
presente, esattamente come avvenne con Gesù. Dove Egli è (Gesù),
cioè alla mano destra del Padre, c sono anche i Suoi servi [Giovanni
17:24]. Sono gli stessi che si trovano con Lui sulla cima
del Monte Sion, e come Enoc, non gusteranno mai la morte, perché
realizzeranno il Regno di Dio.
Marco 9
1Poi disse loro: «In verità vi dico che vi sono
alcuni qui presenti che non gusteranno la morte, senza aver visto il
regno di Dio venire con potenza».
Quelli accanto al Cristo sono riuniti tutti in Lui: si tratta di
quelli che negano la loro vita per unirsi con Lui, che è il Santo di
Dio. Unendosi con lo Spirito, cioè Cristo, e servendoLo, arriveranno
al vertice della creazione Egli si trova. Queste persone saranno
onorate e glorificate dal Padre; sappiamo inoltre, che in Lui
risiede la vita eterna che è anche nel Suo amato Figlio Gesù Cristo,
che è uno con Lui.
Giovanni 12
25Chi ama la sua vita la perderà, e chi odia la sua
vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna. 26Se
uno mi serve, mi segua; e là dove sono io, là sarà anche il mio
servo; se uno mi serve, il Padre l'onorerà.
Gesù Cristo è la via, la verità e la vita, nessun uomo può vedere la
vita nel Padre se non per mezzo di Cristo, poiché con il Padre è una
cosa sola per l'eternità. Questo vuol dire la perdita della nostra
vita sbagliata della carne per acquisire la vita spirituale del
Cristo, la verità.
Nella trasgressione, fumo modellati erroneamente per vivere la vita
dell’uomo mortale che vive naturalmente, proprio come le bestie
della terra. Finché vivremo secondo questo modello sbagliato,
moriremo come muoiono gli uomini, invece se ci ravvediamo,
convertendoci e conformandoci al Cristo, la vera creatura di Dio,
vivremo in eterno come nostro Padre. Tutto ciò che è del Padre
appartiene anche al Figlio: se ci troveremo pienamente in Cristo,
erediteremo la vita eterna.
Enoc sapeva dentro di sé ciò che Lo portava verso Dio, conosceva le
cose che Gli piacciono; per tale motivo, Dio lo portò via affinché
non soffrisse la distruzione degli empi che non conoscono il Suo
nome. Oggi, ciò che compiace il Padre è il nostro Battesimo nella
morte di Gesù secondo la carne, e la conformazione alla vita
dell’Unigenito Figlio di Dio che è lo Spirito, Cristo. Dio mostrò
compiacimento, quando la Sua voce tuonò dal Cielo, dicendo, “Tu
sei il Mio Figlio prediletto nel Quale Mi sono
compiaciuto” [Marco 1:9-11]. Dio fece questo,
solo dopo che Gesù fu battezzato e colmato dallo Spirito di Dio.
Questo vuol dire che Gesù non viveva più secondo la vita dell’uomo
mortale, ma da Figlio di Dio per mezzo dello Spirito.
La carne e il sangue, cioè l'uomo della terra non può confessare ciò
che Gesù Cristo disse <<faccio sempre le cose che gli
piacciono>>, perché non può vivere secondo la volontà di
Dio. Come spiegò Paolo, la carne è contraria allo Spirito e vice
versa. Per avere la testimonianza piacevole a Dio come avvenne con
Enok , dobbiamo gettare la nostra vita umana, sostituendola con
quella dello Spirito. Se seminiamo nello Spirito, fuggiremo dalla
morte quaggiù ed erediteremo la vita eterna; ma se invece
continueremo ad agire secondo la carnalità, finiremo sepolti insieme
con le moltitudini, imbattendoci in fine nella morte terrena.
Il mistero del rapimento di Enoc è che lui cessò di esistere, in
senso positivo, fu consumato dal fuoco ardente di Dio finché Lui
divenne tutto in ogni persona. Questo è simile al fine della nostra
Fede, quando il Cristo si è messo al di sopra di tutto ciò che ci
apparteneva e ci presenterà al Padre, affinché Dio sia tutto in
tutti.
1
Corinzi 15:24-28 (La Nuova Diodati) 24Poi verrà la
fine, quando rimetterà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo
aver annientato ogni dominio, ogni potestà e potenza. 25Bisogna
infatti che egli regni, finché non abbia messo tutti i nemici sotto
i suoi piedi. 26L'ultimo nemico che sarà distrutto è la
morte. 27Dio infatti ha posto ogni cosa sotto i suoi
piedi. Quando però dice che ogni cosa gli è sottoposta, è chiaro che
ne è eccettuato colui che gli ha sottoposto ogni cosa. 28E
quando ogni cosa gli sarà sottoposta, allora il Figlio sarà
anch'egli sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa,
affinché Dio sia tutto in tutti.
Lo Spirito di Cristo deve annientare ogni dominio e potestà che
s'innalza contro la sapienza di Cristo, il Santo di Dio dentro di
noi. Queste sono delle credenze umane che ci legano alla mortalità o
meglio un’identità indipendente da Dio. Ogni forma di conoscenza di
noi stessi secondo l’apparenza esterna e la carnalità saranno
consumate nel fuoco ardente del Signore, fino a quando resterà solo
il seme di Dio dentro di noi, cioè Cristo, la verità, che è Spirito
e eternamente inseparabile dal Padre, Dio.
Tanti fratelli cercano Cristo Gesù secondo la carne, ma non sanno
che Lui non esiste più, poiché la Sua identità umana di tanti anni
fa, fu inghiottita nella Gloria del Padre, per divenire un cosa sola
con Lui. Adesso comprendiamo perché confessò “vado al Padre”.
Questo è il percorso per tutti quelli che ascoltano e seguono lo
Spirito; dobbiamo diminuire e Lui incrementerà in noi, poiché solo
in Lui sfuggiremo alle tenebre e alla morte.
Avvicinare Dio e camminare con Lui come fece Enoc, è come udire la
voce dello Spirito, anche chiamato l’ultima tromba che s’innalza
dalla morte e dalla distruzione infernale a cui l'uomo mortale è
soggetto, portandolo di nuovo alla presenza di Dio sulla cima di
Sion. Essendo il consolatore che ci rivela ogni cosa di Dio, lo
Spirito funge da luce che illumina il nostro sentiero, portandoci
sul monte Sion dove la morte non esiste.
Salmi 43:3-4 3Manda la tua luce e la tua verità; mi
guidino esse e mi conducano al tuo santo monte e al luogo della tua
dimora. 4Allora verrò all'altare di DIO, al Dio, che è
la mia gioia e il mio giubilo; e ti celebrerò con la cetra, o DIO,
DIO mio.
Fratelli, cosa diciamo, è giunta l'ora per accedere alle nuvole
gloriose del Signore. Udendo la voce dello Spirito, dobbiamo
ritornare al Padre come Gesù tornò al Padre. Questo indica la nostra
sottomissione totale allo Spirito, affinché Dio diventerà tutto in
tutti.
Enoc fu trasferito affinché non saggiasse la morte, ma come sappiamo
ad oggi in questa nuova dispensa, abbiamo più Grazia di Enoc, Mosè
ed Elia e tanti altri profeti dell’epoca, essendo figli del Dio
vivente. Ricordate che con Dio tutto è possibile, e noi abbiamo
accesso alla Sua presenza per mezzo della Grazia che è in Gesù
Cristo, affinché le cose che sembrano impossibili con gli uomini
siano possibili per noi, che crediamo nel Vangelo di
Gesù Cristo. E sappiamo che esso è un testo di potere e di Gloria,
che è l’unico passaporto all’immortalità e vita. Usando la Chiesa,
Dio vuole dimostrare la Sua giustizia e rettitudine e potere
dinnanzi a tutte le nazioni, affinché credano e si convertano alla
verità.
Non dobbiamo lasciare che queste parole ci turbino, stiamo
ascoltando delle cose nascoste dal principio, che Dio sta rivelando
in questi ultimi giorni, affinché gli uomini passino dalla morte
alla vita. Con gratitudine ringraziamo il Signore per la rivelazione
della verità e la nostra eredità in Lui.
Amen
Trevor Eghagha