Il Signore, il nostro Dio fece
qualcosa al principio e continua a fare la stessa ora, cioè
mandare la luce per cacciare le tenebre. Sappiamo tutti che questo
significa illuminare il mondo con la sua conoscenza. Egli fa questo
per far venire fuori le persone dalla schiavitù del diavolo. La
schiavitù ha portato la paura, tristezza, dolore e soprattutto la
morte.
Cosi come il Signore vide che tutto
era buono dopo che ha mandato la luce, cosi è, e cosi sarà per
coloro che sono del seme di Abrahamo nello Spirito. Dio promette
che la pienezza delle Sue benedizioni resterà sul seme di Abrahamo,
e abbiamo visto la dimostrazione di questa benedizione manifestata
in Gesù Cristo che rompe le catene della morte nella Sua
resurrezione dai morti, non solo fù destato, ma continua a vivere
nella Gloria del nostro Padre. Abbiamo saputo di molte persone che
furono destati dai morti solo per morire comunque dopo, ma non è il
caso del nostro Signore Gesù.
Il nostro essere dal seme di Abrahamo
da elezioni è confermato quando facciamo le stesse opere di Abrahamo,
per questo motivo che Gesù disse chiaramente agli Israeliani :
Giovanni 8:39 Essi gli risposero:
"Nostro padre è Abrahamo".
Gesù disse loro: "Se foste figli di
Abrahamo, fareste le opere di Abrahamo;
Il Signore mi ha fatto ricordare
Abrahamo che fu svegliò un giorno e disse che lasciava la sua gente
per andare ad un posto che non conosceva (Genesi 12:1-3).
Abrahamo non ebbe mai visto questo posto fisicamente, lo ha visto
con la fede.
Egli lasciò il suo paese, la sua
famiglia e la notorietà che ebbe in quella città. Lasciava le
vecchie tradizioni di famiglia, chiesa, adunanza, crudeltà,
pettegolezzi, invidia, competizione ecc. Lasciava perchè ha avuto la
visione della nuova famiglia celeste, la chiesa, la partecipazione
ed amore, la pace ecc. Fù promesso di avere un seme che sarà più
numerosa della sabbia della terra. Fù promesso un nome più grande e
le benedizioni oltre ogni misura. Abramo fu il suo nome di prima, e
lasciò pure quel nome per prendere un nome più grande che Dio li ha
dato.
Sappiamo tutti quanto ha faticato
Abrahamo quando viaggiò attraverso le terre del medio- oriente. Fù
ad un punto al rischio di perdere la sua fede, ma poi disse di
aiutarsi per far adempiere la promessa di Dio. Gli mancava un
figlio suo (Genesi 16:1-4). Se doveva diventare padre di
molte nazioni e il suo seme doveva coprire la terra come la sabbia
che copre la spiaggia del mare, come sarebbe possibile senza un
figlio. Abrahamo insieme a sua moglie fecero un piano cercando di
non mettere Dio in imbarazzo, prendendo la sua serva come moglie. La
serva ebbe eventualmente un figlio, ma Dio assicurò Abrahamo che il
figlio che nacque (Ishmael) non fu il seme che Lui aveva promesso (Genesi
17:18-19). Allora, Lot che partì dalla vecchia città insieme ad
Abrahamo ebbe dei figli. Coloro che conobbero Abrahamo potevano
dare ragione a lui, che aveva in qualche modo sbagliato in qualche
cosa. Possono cercare di convincerlo di tornare da dove arriva.
In tutta le sua perseveranza,
Abrahamo venne a sapere che il Signore che lo chiamò non fù un
uomo che può mentire. Il Signore lo visitò ancora e gli disse che
l’anno dopo avrebbe avuto il seme. Sara si mise a ridere e si
meravigliò se fosse possibile, ma Dio ricordò ad Abrahamo che Lui
è l’Iddio Onnipotente e con Lui, nulla è impossibile (Genesi 18:
10-14). Al momento giusto, lei concepì e nacque un figlio che fù
chiamato Isacco. Dio li fece ridere; Isacco significa ridere. Questo
è la ricompensa per chi persevera e aspetta il Signore senza
considerare le circostanze come appaiono esteriormente.
Abrahamo dovette comunque passare la
prova del nove. Dopo tutti gli anni d’attesa e ricerca, fu chiesto
di sacrificare il figlio a Dio alla sua età avanzata (100 anni).
Genesi 22:1-23 Dopo queste cose,
Dio mise alla prova Abraamo e gli disse: "Abraamo!" Egli rispose:
"Eccomi". E Dio disse: "Prendi ora tuo figlio, il tuo unico, colui
che ami, Isacco, e va' nel paese di Moria, e offrilo là in olocausto
sopra uno dei monti che ti dirò". Abraamo si alzò la mattina di
buon'ora, sellò il suo asino, prese con sé due suoi servi e suo
figlio Isacco, spaccò della legna per l'olocausto, poi partì verso
il luogo che Dio gli aveva indicato. Il terzo giorno, Abraamo alzò
gli occhi e vide da lontano il luogo. Allora Abraamo disse ai suoi
servi: "Rimanete qui con l'asino; io e il ragazzo andremo fin là e
adoreremo; poi torneremo da voi". Abraamo prese la legna per
l'olocausto e la mise addosso a Isacco suo figlio, prese in mano il
fuoco e il coltello, poi proseguirono tutti e due insieme. Isacco
parlò ad Abraamo suo padre e disse: "Padre mio!" Abraamo rispose:
"Eccomi qui, figlio mio". E Isacco: "Ecco il fuoco e la legna; ma
dov'è l'agnello per l'olocausto?" Abraamo rispose: "Figlio mio, Dio
stesso si provvederà l'agnello per l'olocausto". E proseguirono
tutti e due insieme. Giunsero al luogo che Dio gli aveva detto.
Abraamo costruì l'altare e vi accomodò la legna; legò Isacco suo
figlio, e lo mise sull'altare, sopra la legna. Abraamo stese la mano
e prese il coltello per scannare suo figlio. Ma l'angelo del SIGNORE
lo chiamò dal cielo e disse: "Abraamo, Abraamo!" Egli rispose:
"Eccomi". E l'angelo: "Non stendere la mano contro il ragazzo e non
fargli male! Ora so che tu temi Dio, poiché non mi hai rifiutato tuo
figlio, l'unico tuo". Abraamo alzò gli occhi, guardò, ed ecco dietro
a sé un montone, impigliato per le corna in un cespuglio. Abraamo
andò, prese il montone e l'offerse in olocausto invece di suo
figlio. Abraamo chiamò quel luogo "Iavè-Irè". Per questo si dice
oggi: "Al monte del SIGNORE sarà provveduto". L'angelo del SIGNORE
chiamò dal cielo Abraamo una seconda volta, e disse: "Io giuro per
me stesso, dice il SIGNORE, che, siccome tu hai fatto questo e non
mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo, io ti colmerò di
benedizioni e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del
cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; e la tua discendenza
s'impadronirà delle città dei suoi nemici. Tutte le nazioni della
terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai
ubbidito alla mia voce". Poi Abraamo tornò dai suoi servi. Essi si
levarono e insieme andarono a Beer-Sceba. E Abraamo abitò a
Beer-Sceba. Dopo queste cose fu riferito ad Abraamo questo: Ecco,
Milca ha partorito anch'ella dei figli a Naor, tuo fratello: Uz, il
primogenito, Buz, suo fratello, Chemuel padre d'Aram, Chesed, Azo,
Pildas, Idlaf e Betuel. E Betuel generò Rebecca. Questi otto Milca
partorì a Naor, fratello d'Abraamo.
Genesi 22:1-23 è una parte della
scrittura che ho sempre dedicato il tempo a leggere con timore.
Leggo con timore perchè in questi versetti c’è la chiave verso la
nostra salvezza. Abrahamo stava passando una prova molto dura
perchè fù chiesto di lasciare andare quello che ama. Egli fu
pronto per andare a compiere ciò che il Signore gli chiese di fare,
senza dire nulla alla moglie nè ai suoi servienti. Non disse nulla
perchè avrebbero potuto impedirlo. Avrebbero anche cercato di
ragionare con lui che forse non aveva sentito bene la voce di Dio, e
che sarebbe stata la voce del diavolo. Abrahamo comunque, fu sicuro
della sua fede in Dio, sapeva che Dio aveva dato a lui e sua
moglie questo figlio in età non produttiva, sarebbe stato in grado
di destarlo dalla morte oppure dargli un’altro figlio.
Ebrei 11:17-19 Per fede Abrahamo,
quando fu messo alla prova, offrì Isacco; egli, che aveva ricevuto
le promesse, offrì il suo unigenito. Eppure Dio gli aveva detto: "È
in Isacco che ti sarà data una discendenza". Abrahamo era persuaso
che Dio è potente da risuscitare anche i morti; e riebbe Isacco come
per una specie di risurrezione.
Questo gesto di fede compiuto da
Abrahamo era simbolico , di ciò , tutti quelli che appartengono
spiritualmente alla famiglia di Abrahamo dovrebbero fare. Cosi come
Abrahamo dobbiamo sacrificare qualcosa che abbiamo amato e che ci
sta molto cara dal momento in qui siamo entrati fisicamente in
questo mondo. Che cosa è questa cosa che abbiamo e che ci sta molto
cara? È la nostra vita, il nostro essere, la nostra anima.
La voce di Dio non cambia né smette
di echeggiare. Coloro che hanno orecchie udranno e ubbidiranno
questa voce come fece Abrahamo.
Discernendo Spiritualmente l’Atto
I
due giovani uomini con Abrahamo
furono un certo tipo della parola e lo spirito o i due testimoni che
ci guidano verso i monti di Dio. Il monte che vide ed eventualmente
dove fù diretto Abrahamo fù un tipo di monte Sion. Coloro che
riusciranno a salire fino all’apice di questo monte, riescono perchè
ricevono la parola e lo spirito. Il legno che Abrahamo preparò e
dove posizionò il figlio del patto è un’ombra della croce del
Signore. Isacco, il suo unico figlio rappresenta un tipo dell’anima
di Abrahamo o la sua auto-conoscenza, la sua unica anima.
Dio sta mostrando l’immagine di colui
che ubbidisce la voce di Dio ascoltando lo spirito e la parola. La
parola e lo spirito conduce verso il regno di Dio che è la città
spirituale situata in alto sul monte. Per arrivare al vertice della
creazione dove Dio dimora, dobbiamo essere rigenerati dalla parola
incorruttibile e dal Suo Spirito che è l’acqua e lo Spirito del
quale parlò Gesù. (GIOVANNI 3:3-9).
Dal punto di vista spirituale, ciò che
fece Abrahamo sacrificando il suo unico figlio Isacco, era di
perdere la sua vita, la sua unica vita, per avere una nuova vita
resuscitata in cambio. Perde il vecchio Isacco e riceve uno nuovo
Isacco che vive per il Signore. Diede un Isacco nuovo in cambio
che è sinonimo alla vita dopo le piene benedizioni di Dio, una vita
di abbondanza e vittoria completa dove la morte, malattia,
tristezza, dolore ecc non ci saranno più.
Questo è il comandamento nella voce
di Dio che suona continuamente oggi. Come disse Gesù, se perdiamo
la nostra vita, la conserviamo, ma se la teniamo, la perdiamo. Era
il Padre in Gesù che diceva queste parole.
Matteo 10:37-39 Chi ama padre o
madre più di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia più di
me, non è degno di me. Chi non prende la sua croce e non viene
dietro a me, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita la
perderà; e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.
Matteo 16:24-27 Allora Gesù disse ai
suoi discepoli: "Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé
stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la
sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per amor mio,
la troverà. Che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il
mondo, perde poi l'anima sua? O che darà l'uomo in cambio dell'anima
sua? Perché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo,
con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo l'opera sua.
Questa è la chiave principale verso
la vittoria che stiamo tutti cercando. Dobbiamo ascoltare la voce
del Signore e in ubbidienza lasciare quel falso senso della vita che
abbiamo posseduto da quando siamo entrati in questo mondo carnale.
Se la teniamo, ci fa cadere nella voragine profonda della
distruzione, lontano dalla presenza di Dio, nella direzione cui il
mondo sta andando.
Perdendo noi stessi a causa del regno
in ubbidienza alla voce, possiamo pagare il prezzo in termine della
perdita delle cose e delle relazioni ai quali eravamo attaccati in
modo emozionante. Non ci dobbiamo preoccupare per questo, dobbiamo
solo avere fiducia in Dio per il lieto fine. Il Signore dice
“abbiate fede in me, prenderò cura e provvederò per i vostri
bisogni, non lascerò che il mio nome sia profanato tra le nazioni.
Se affidate tutto a me, guadagnate cento volte con la vita in
abbondanza. Guadagnate cento volte con amore, pace, gioia e tutte le
buone cose, dice il Signore. Cosi come ho provveduto l’agnello
sacrificale ad Abrahamo sul monte, cosi provvederò per i vostri
bisogni. Prendendo questo passo di fede e mi ubbidite, scoprirete
che l’opera è già stata compiuta in Gesù, quindi abbiate fede in
me”.
Marco10:29-31 Gesù rispose: "In
verità vi dico che non vi è nessuno che abbia lasciato casa, o
fratelli, o sorelle, o madre, o padre, o figli, o campi, per amor
mio e per amor del vangelo, il quale ora, in questo tempo, non ne
riceva cento volte tanto: case, fratelli, sorelle, madri, figli,
campi, insieme a persecuzioni e, nel secolo a venire, la vita
eterna. Ma molti primi saranno ultimi e molti ultimi primi".
Se non permettiamo che la parola e
lo spirito ci guidano verso una vita nuova in Cristo moriremo.
Questo è il peccato che porta alla morte, ed è semplicemente se si
rigetta lo Spirito di Dio che è stato disegnato per guidarci verso
lo stato originale in cui Dio ci ha creato.
Dobbiamo ridare indietro tutto a Dio
sull’altare spirituale di Sion. Non la mia volontà, ma la sua,
non il mio pensiero ma il suo pensiero, non il mio desiderio ma il
Suo desiderio, oh Signore. È solo quando facciamo questo, che siamo
di nuovo riallacciati alla Sua Vita.
L’ubbidienza di Abrahamo fece
contento Dio e ha portato Dio a benedirlo. Il Signore giurò che i
semi di Abrahamo possederanno le porte dei suoi nemici. Il Signore
giurò che nei suoi semi tutte le nazioni sulla terra saranno
benedetti. Egli giurò che il suo seme moltiplicherà abbondantemente
e coprirà la terra come la sabbia della spiaggia e le stelle nei
cieli.
In quell'epoca alle città venivano
costruite le mura e normalmente furono fortificate i cancelli e le
loro entrate per proteggere gli abitanti dai loro nemici. I
cancelli furono fortificati con uomini armati con frecce e ogni
sorta di mezzi di difesa per impedire la penetrazione della città,
almeno che non sia da quelli molto più forti. Ovviamente,
impossessando i cancelli dei nemici significa umiliare il tuo
nemico allo stato di soggezione. Impossessando i cancelli dei nemici
significa che essi diventano i tuoi soggetti. Oggi, i nemici della
chiesa sono le potenzialità influenti di satana che regna sopra
quelli che appartengono a questo mondo. Quando, vediamo intorno a
noi, vediamo la devastazione causato dal nemico. Consideriamo i
dispiaceri inflitti sugli uomini, i tormenti, dolore, e l’angoscia.
Il nemico (l’influenza satanica) ha veramente conquistato il mondo
e i suoi cancelli vanno espandendosi mentre prevale contro i
deboli.
Con il seme d’Abramo che ubbidisce la
voce del Signore, non sarà proprio cosi. Potrà cambiare questo
tendenza e comincia a prevalere contro le porte dei nemici. Potremmo
mettere i regni dei nostri nemici a soggezione e le loro porte non
prevarranno contro di noi. Questo è esattamente ciò che il Signore
intende dire quando diede la promessa ad Abrahamo, il Signore voleva
dire che i cancelli dell’inferno o del regno del tenebre sarebbe
posseduti dal suo seme, il che significa anche che non prevarranno
contro Abrahamo o il suo seme. I cancelli dei nostri nemici
(Inferno) sono cancelli spirituali e non i confini di Iraq, Cina,
Russia e nemmeno i cancelli di Palestina e quelli Afgani. Il
nostro campo di combattimento è spirituale non carnale. Quelle
guerre carnali tra le nazioni non potrà mai condurre alla
vittoria ciò che l’uomo sta cercando.
Come abbiamo sempre detto, l’inferno
non è un luogo geografico, è solo un regno sempre più affondando
nel vuoto lontano da Dio, un regno per coloro che non hanno la
promessa di Dio nelle loro vite, un luogo di dispiacere, dolore,
angoscia e sopratutto la morte. È facile vedere l’opera d’inferno
tutto intorno a questo mondo oscuro, ma sappiamo che questa non è la
nostra porzione in Cristo Gesù. Coloro che riceveranno questo
messaggio ascoltando lo Spirito di Dio prevalgono contro i problemi
che ha colpito l’umanità. I cancelli continueranno a prevalere e
nessuna religione o le dottrine morali dei sistemi d’uomini potrà
risolvere i problemi. I tormenti, paure, malattie, infermità,
depressione, confusione ed altre armi dalla sede d’inferno
continueranno a prevalere affinché non saremmo ubbidienti alla Voce
di Dio.
La voce di Dio sta dicendo una cosa,
cioè, consegnare la tua vita a Cristo. Non considerare più quel
vecchio uomo e quel senso dell’io e indossare quella nuova
personalità che è in Dio. Diventare pane come Gesù fù il pane,
divenire l’agnello come Gesù diventò un agnello, divenire un figlio
come Cristo fù un figlio, divenire un vero testimone come Cristo
fù un vero testimone, cominci a fare ciò che vedi fare al nostro
Padre, cominci a vivere per Dio e riferisci solo a Lui. Allora il
tuo buio sarà illuminato, avrai l’esperienza di gioia illimitata,
pace senza limite, la potenza senza limite. Allora potrai regnare
sulle potenze della malvagità.
In Cristo tutto il mondo sarà salvato,
riceveranno la guarigione mediante Cristo. In Cristo Dio, promette
la benedizione eterna. Coloro che lo hanno crocifisso e che lo
crocifiggono ancora, non lo avrebbero fatto se riconoscerebbero il
dono meraviglioso del Padre delle luci. Quella nuova vita che Dio
ci concede quando lasciamo tutto per il Suo regno in Cristo. Cristo
vive e fu dal principio e non ha fine. Il seme di qui Dio parlò ad
Abrahamo è Cristo che possiede le chiavi ai cancelli dell’inferno.
Salverà tutti coloro che ascolteranno questa voce dalla distruzione
verso una vita inspiegabile. Ha i cancelli sotto il Suo controllo ed
e così per l’eternità.
LODARE DIO, per questo che Gesù disse
i cancelli d’inferno non prevarranno contro la Vera Chiesa di Dio.
Matteo 16:16-18 Simon Pietro rispose:
"Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". Gesù, replicando,
disse: "Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e
il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli.
E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la
mia chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere.
Abbiamo visto qui che Pietro
ricevette la sua rivelazione dal Padre e non dall’uomo, allora non
ci dobbiamo preoccupare quando la gente non vuole capire ciò che
dichiariamo riguarda il Suo regno. Coloro che hanno una
comprensione di questa rivelazione saranno coloro che sono pronti a
sacrificare la propria vita per la causa del regno. Coloro che
avranno la comprensione di questo messaggio saranno coloro in grado
di dare la propria vita per la causa del regno, coloro che lo
capiranno saranno coloro che saranno in possesso dei cancelli del
regno ed essere continuamente vittoriosi nel Signore. Queste persone
sono coloro che con la grazia del Signore non conosceranno il frutto
della morte, quindi non cadranno a causa del cancro, l'infarto ,
ictus, cuore ecc. Queste vivono le loro vite nel tabernacolo
terrestre e dietro la loro opera vanno nel regno dello spirito da
dove provengono in accordo e libertà con il Padre e non dalle
afflizioni dall’inferno. Poiché il nome del Signore non sarà
profanato tra le nazioni, e non permetterai che il Suo Santo
(CRISTO-LA CHIESA) conosca la corruzione.
Salmi 16:10 poiché tu non
abbandonerai l'anima mia in potere della morte, né permetterai che
il tuo santo subisca la decomposizione.
Coloro che vedono la corruzione sono
quelli che sono sotto l’influenza della morte. Questi sono quelli
sepolti dall’ignoranza della verità, perciò non vedono, non sentono
ne discernano le cose che riguarda loro stessi e la loro relazione
con Dio. Sotto la potenza della corruzione si versa l’intera
umanità morta nei peccati e trasgressioni. Che cos’è questo peccato
e trasgressione? È il vivere al di fuori della conoscenza della
vera identità e conoscenza in qui Dio ci ha creato.
Cosi come i corpi di uomini si
decompongono nella tomba dove i morti sono seppelliti, cosi
avviene negli uomini seppelliti nella polvere del loro carne.
Vivendo in un corpo carnale è vivere nell’ignoranza della vera
identità , che è spirituale. Vivere nel corpo carnale significa
vedere e discernere l’apparenza e l’immagine proiettata dalla mente
carnale. Se viviamo in questa ignoranza della verità, moriamo e la
distruzione si nutre su di noi.
La voce di Dio sta raggiungendo gli
uomini oggi per liberarli dalla schiavitù della corruzione e del
peccato. Dio parte dalla rivelazione di Gesù Cristo per mettere
fine alla distruzione e miseria dell’umanità. Egli fa questo
applicando la benedizione che diede ad Abrahamo e al suo seme.
Quella benedizione che riceviamo ci fà possedere e regnare sui
cancelli dei nostri nemici che significa i cancelli dell’inferno e
della morte. La morte che l’arma nucleare nell’arsenale del regno
d’inferno verrà sottomesso alla fine.
1Corinzi 15:24 poi verrà la fine,
quando consegnerà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo che avrà
ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà e ogni potenza.
Poiché bisogna ch'egli regni finché abbia messo tutti i suoi nemici
sotto i suoi piedi. L'ultimo nemico che sarà distrutto, sarà la
morte.
Facciamo gli sforzi per operare come
fece Abrahamo in nostro Padre, morendo a noi stessi e vivendo per
il Cristo e il Suo scopo per il Signore il nostro Dio che non è un
uomo che può mentire, Egli promette di capovolgere la nostra
situazione in una situazione di benedizioni. Andiamo verso l’altare
dei monti di Sion per ricevere questa benedizione.
Isaia 51:1-3 "Ascoltatemi, voi che
perseguite la giustizia, che cercate il SIGNORE! Considerate la
roccia da cui foste tagliati, la buca della cava da cui foste
cavati. Considerate Abrahamo vostro padre e Sara che vi partorì;
poiché io lo chiamai, quand'egli era solo, lo benedissi e lo
moltiplicai. Così il SIGNORE sta per consolare Sion, consolerà tutte
le sue rovine; renderà il suo deserto pari a un Eden, la sua
solitudine pari a un giardino del SIGNORE. Gioia ed esultanza si
troveranno in mezzo a lei, inni di lode e melodia di canti.
Ritorniamo alla gioia, alla pace,
alla felicità e all’ amore nel Signore. Egli ha parlato e non mente,
la devastazione causata nella nostra vita dalle influenze sataniche
che ci fanno sembrare essere in un deserto saranno capovolti per il
giardino di Eden. Non ci saranno più lacrime, dolore, depressione
e paura poiché in Cristo quelle cose che appartengono al passato
sono passate.
Cosi come la luce andò avanti nel
principio impossessando i cancelli dell’inferno fino a che l’inferno
non esiste più, cosi sarà per i suoi eletti in questi giorni.
Il Signore avrà continuamente
misericordia di noi.
Trevor Eghagha