Nella lettera ai fratelli in
Galazia, Paolo espresse il profondo desiderio che aveva nel cuore,
quello di vedere il Cristo formato nei Suoi figli, nella Fede. Il
suo travaglio da servo fece sì che l’Altissimo lo chiamasse, allo
scopo di far diventare i suoi figli ad immagine e somiglianza di Dio.
Non aveva dei sogni grandi ed
ambiziosi, come quelli che hanno gli uomini schiavi della vanità,
non aveva speranza d'incontrare Gesù secondo la carne in Cielo, né
di avere Chiese con migliaia di membri, né di ricostruire lo stato
d’Israele dell’epoca, ma voleva creare in se stesso e nei suoi
figli nella fede, il Cristo che è l’immagine del Dio invisibile.
Ascoltate il battito del
cuore dell’Apostolo in una lettera ai Filippesi [Capitolo 3].
Al fine di guadagnare Cristo; di ritrovarsi in Lui;
tutto allo scopo di conoscere Cristo e il potere della Sua
risurrezione; di trovare la giustizia mediante la fede in
Gesù Cristo.
Scopriremo che questa è
l’unica cosa che serve per la nostra felicità e sostentamento, per
tutta l’eternità, poiché guadagnare, ovvero riprodurre Cristo, ci
porta nel seno del Padre. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di
Cristo, e il Padre è più grande di tutti. Io sono
la via, la verità e la luce, nessuno viene al
Padre se non per mezzo di me. Il vero Io è la nostra
vera essenza nell’immagine di Dio dal principio, che gli uomini
hanno perso nelle tenebre di questo mondo. Scoprire il vero Io
è il punto focale del Vangelo, è come ritrovare la pecora che si è
perduta, o un tesoro nascosto sottoterra (carne).
Cancelliamo dalla nostra
mente l’immagine di un Cristo ebraico, fatto di carne e sangue, nato
più di duemila anni fa, perché se conosciamo Gesù Cristo secondo la
carne, non vedremo mai la terra in cui scorrono latte e miele. Gesù
Cristo è prima di tutto, prima che il mondo fu creato costituiva
un'unità singola col Padre; prima che esistessero i maschi e le
femmine che vivono secondo la carne, Egli esiste; prima di Abramo,
il patriarca degli Ebrei della terra, Egli esiste; prima della legge
dell’albero del bene e del male e i comandamenti di Mosè, esiste;
prima delle magliaia di religioni ( il Cristianesimo incluso), delle
nazioni, delle lingue e i vari concetti tradizionali degli uomini,
Egli semplicemente esiste. Dobbiamo discernere il vero Cristo che è
sempre presente in noi, anche se il mondo non lo vede, noi viviamo
in Lui e lo vediamo sempre, poiché siamo una cosa sola con Lui.
Giovanni 14:18-20 Non vi
lascerò orfani; tornerò da voi. 19 Ancora un po', e il mondo non mi
vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20 In
quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me e io
in voi.
Gesù non è tra noi per
predicare della Sua carne, ma per predicare Gesù Cristo secondo lo
Spirito ed educarci al fatto che siamo uno in Lui, l’amato del
Padre. Inconsapevolmente, tanti uomini in questo momento stanno
cercando la carne di Gesù nella tomba, proprio come i discepoli ed i
Suoi amici la cercavano tanti anni fa. Invece di scoprire la carne
di Gesù, incontrarono due angeli che dissero <<Gesù non
è qui, Egli è risuscitato>> [Luca 24:6]. Dobbiamo
vederlo come è adesso nella Sua vera forma, e non più secondo la
carne, e dobbiamo riconoscere che è presente dentro di noi. Dobbiamo
comprendere questo mistero e crescere nel nome di Gesù Cristo, la
sua presenza deve crescere e non diminuire, fino a quando ci
presenterà al Padre, che è presente in ogni cosa ed è ogni cosa.
1Corinzi 15:28 Quando ogni
cosa gli sarà stata sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà
sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia
tutto in tutti.
La vera luce sta brillando
ora nelle menti ottenebrate dal principe di questo mondo, per farci
scoprire e produrre un personaggio completo dentro di noi.
Riscoprite il vero Io creato ad immagine del Dio vivente, che
porta alla riconciliazione totale al nostro vero Padre, fin dal
principio. In quest’unione con il Padre, scompariranno il senso
d’indegnità, allentamento e abbandono da nostro Padre, la vera
sorgente della vita. Non ci sarà più il senso di nudità che abbiamo
ereditato da Adamo, poiché saremo nuovamente coperti dalla Gloria di
Dio.
Quel giorno scopriremmo il
luogo che Gesù ha preparato per noi, un luogo spirituale e glorioso
dove si trova il riposo totale per l’anima, a cui nessun problema
terreno possa accedere. Il mondo oggi è in travaglio, perché vive
fuori della consapevolezza del Figlio di Dio, ed finché vivrà così,
sarà estraniato dalla presenza di Dio dove regnano la pace, la
felicità e tutto ciò che cerchiamo. L’eredità del Figlio è la Gloria
del Padre, col Lui è un'unica cosa, ed in questa unione tutto
diventa possibile, come i nostri sogni che diventano, quando
riproduciamo ovvero scopriamo noi stessi come siamo conosciuti dal
Padre.
In termini spirituali,
dobbiamo far nascere Cristo in noi, Gesù paragonò la nascita di
Cristo in noi ad una donna che passa dalla fase di doglie alla
gioia, poiché nasce un bambino, e in quel momento la sofferenza e
l’angoscia passeranno, e non si ricorderanno più. Usò questo esempio
per spiegare una nascita spirituale nel Regno celestiale di Dio, una
nascita dell’unigenito Figlio dentro di noi. [QUESTO E’ IL PUNTO
FOCALE DEL VANGELO]
Giovanni 16:20-21 In verità,
in verità vi dico che voi piangerete e farete cordoglio, e il mondo
si rallegrerà. Sarete rattristati, ma la vostra tristezza sarà
cambiata in gioia. 21 La donna, quando partorisce, prova dolore,
perché è venuta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino,
non si ricorda più dell'angoscia per la gioia che sia venuta al
mondo una creatura umana.
Oggi esistono due categorie
di persone che soffrono e gemono, sono definite in
Romani capitolo 8.
Romani 8:19-23 Poiché la
creazione aspetta con impazienza la manifestazione dei figli di Dio;
20 perché la creazione è stata sottoposta alla vanità, non di sua
propria volontà, ma a motivo di colui che ve l'ha sottoposta, 21
nella speranza che anche la creazione stessa sarà liberata dalla
schiavitù della corruzione per entrare nella gloriosa libertà dei
figli di Dio. 22 Sappiamo infatti che
fino a ora tutta la creazione geme ed è in travaglio; 23
non solo essa, ma anche noi, che abbiamo
le primizie dello Spirito, gemiamo dentro di noi, aspettando
l'adozione, la redenzione del nostro corpo.
La prima categoria è composta
dagli abitanti del mondo, le creature generalmente prive della
consapevolezza della Gloria di Dio; questi sono caratterizzati dai
frutti malvagi della morte, paura, incredulità, fatica per la
sopravvivenza ecc. Inconsapevolmente, li attende la manifestazione
della Gloria di Dio, che li libererà dalla natura soggetta alla
schiavitù ed alla corruzione. La Gloria di Dio è non oltre il
Cristo; Egli è la Gloria di Dio, in cui resta tutta la pienezza [Colosessi
1:19]. Cristo è l’unica soluzione e risposta ai numerosi
problemi e domande, che troviamo in questa età malvagia. La
sofferenza e il travaglio dell’uomo passeranno solo quando
ritroveremo il mistero di Cristo, poiché in Lui siamo completi.
La seconda categoria, invece
è costituita dagli eletti che hanno avuto una chiara rivelazione
della Gloria del Cristo e la cercano con tutto il cuore, giorno e
notte. Questi sono quelle persone “incinte” della Parola
incorruttibile di Dio, ovvero le primizie dello Spirito e gemono,
come una donna in attesa di partorire. Se insistono fino alla fine,
partorirano una creatura nuova secondo l’immagine celeste del figlio di Dio; un uomo
destinato a regnare sul trono del Padre al di sopra ogni principato
e potere malvagio.
Gli abitanti del mondo oggi
sono in sofferenza ed angoscia, e non trovano mai il riposo che
cercano, finché non “partoriscono” Cristo. La carne e il sangue non
possono ereditare il Regno di Dio, soltanto quelli nati dallo
Spirito e della Parola incorruttibile possono entrare nel Regno di
Dio, dove si trova il vero Padre degli Spiriti. Questa frase non è
stata compresa da tanti fratelli fino ad oggi, non riescono a
comprendere una rinascita totale dell'uomo della terra, preferiscono
credere nelle dottrine umane che parlano di una cosa futura nel
cielo nel momento della morte o quando Gesù apparirà nel Cielo, ma
sbagliano.
Quelli che non riescono a
comprendere questo mistero, e continuano a cercare segni esterni con
le osservazioni naturali degli occhi, avranno soltanto il segno di
Giona che annegò in mare e fu imprigionato dietro sbarre di ferro [Matteo
16:4]. Profeticamente, l’annegamento di Giona si riferisce ad un
peggioramento dello stato del trasgressore, in cui si allontana
sempre di più dalla Gloria di Dio. L'allontanamento dalla Gloria di
Dio indica la perdita della nostra eredità nella luce immortale, per
la mortalità e corruzione (polvere alla polvere). Se l'uomo riesce
a comprendere e ricevere il mistero del Cristo, sarà salvato ed avrà
la vita eterna, ma se non riceve il Figlio, restando sordo ed
insensibile alla verità, perirà nella trasgressione di Adamo. Per
questo motivo, se uno ascolta la parola della verità in adesso, deve
riceverla gratuitamente, proteggendosi dall’incredulità e
indurimento del cuore, affinché Cristo nasca dentro di sé.
Dio ha tanto amato il mondo,
ha donato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque credesse in Lui
non perisse nella trasgressione di Adamo, ma avrà la vita eterna [Giovanni
3:16]. Questo significa che il Padre ci ha illuminato con la
vera luce, affinché possiamo vivere una vita nuova in Cristo. In
altre parole, nello stato carnale (polvere), nella mente, eravamo tagliati fuori
dalla vita eterna che si trova nel Figlio, ma illuminandoci con la
verità, dandoci il Suo spirito in abbondanza, il Padre ci ha dato la
possibilità di riprodurre Cristo in noi. Riprodurre Cristo in noi è
la via alla vita eterna, poiché Egli è la vera vita dal principio,
nel seno del Padre.
Nessuno può capire questo
mistero se non è dato dall’Alto, per questo motivo è inutile entrare
in argomenti contenziosi con i non credenti; un uomo spirituale non
deve lottare con la mente fatta di carne e sangue. Basta avere fede,
che nei loro tempi li carpirà la speranza della nostra fede. Ciò
che speriamo, cioè di realizzare Cristo in noi, è una speranza che
può essere concretizzata con gli istinti spirituali non con i sensi
naturali, infatti, un uomo naturale non può capire il mistero. Una
persona deve per forza ricevere dal Padre per avere questa speranza,
ciò che riceviamo dal Padre resta per sempre. Leggere libri dopo
libri e ascoltare dei messaggi dopo messaggi o associarsi a delle
sette religiose, non serve a svelare il mistero di Cristo. La
teologia umana non può conoscere Cristo, è paragonabile alla
sapienza dei Farisei che ebbero una conoscenza profonda delle
lettere, ma non avevano lo Spirito per interpretarla. Le lettere
della Bibbia non possono dare la vita eterna, solo la conoscenza del
Figlio, il Cristo, può dare la vita.
Giovanni 5:39 Voi
investigate le Scritture, perché pensate d'aver per mezzo di esse
vita eterna, ed esse son quelle che rendono testimonianza di me;
Joh 5:40 eppure non volete venire a me per aver la vita!
Riscoprirci nel Cristo vuol
dire anche unirci in uno con il Padre, affinché tutto ciò che
chiediamo, Egli ce lo dà, rivelando una fede perfetta ed illimitata
che apre le porte al mondo miracoloso di Dio, dove tutto è
possibile. Scopriremo come il figliol prodigo, che tutto ciò che
appartiene al Padre è anche nostro, perchè Egli non trattiene la Sua gloria da
Suo[i] figlio[i]. Questo era il segreto del potere di Gesù, essendo
Figlio di Dio, che è Spirito, non di una paternità né maternità di
carne e sangue, viveva nella realtà del Regno di Dio. Solo in questo
stato spirituale in cui Gesù visse, possiamo mantenerci puri ed
incorruttibili e senza colpa, davanti al Padre. Ciò che contamina la
coscienza dell'uomo davanti al Padre, e lo allontana dalla Sua
presenza è la sua identificazione con il mondo materiale.
Giovanni 16:23-24 In quel
giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi
dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve
la darà. 24 Fino ad ora non avete chiesto nulla nel mio nome;
chiedete e riceverete, affinché la vostra gioia sia completa.
Avendo questa rivelazione,
Gesù confessò sempre di non appartenere a questo mondo materiale di
apparenze, ma ad un mondo spirituale e vero, che non può essere
percepito dall’uomo privo di intelligenza, donato dallo Spirito di
Dio. Pensateci, un uomo senza l’ispirazione dello Spirito è
paragonabile alle bestie della terra, che appaiono per un momento,
poi scompaiono per sempre.
Essendo fatti di carne e
sangue, vivendo una vita maledetta in Adamo che rappresenta una vita
lontana dal Padre, senza potere né sostanza vera, per riscoprire il
Padre e tutte le benedizioni che abbiamo perso, ciò che serve è una
rinascita del Figlio di Dio dentro di noi, dobbiamo riprodurre il
Cristo dentro noi stessi, in altre parola dobbiamo “partorire” il
Cristo -- la promessa.
ESSAMINANDO FASI DI SVILLUPPO
DI UN FETTO
Conosciamo le varie fasi di
sviluppo di un feto dentro l’utero di una donna incinta.
Innanzitutto, lo sperma penetra nell'utero, dove si unisce in uno
con un uovo. Inizialmente si forma un palloncino di sangue, che si
evolve fino a divenire un essere umano completo. Questa è già una
delle meraviglie di questo mondo, poiché nessun uomo ha la
conoscenza totale delle fasi di sviluppo di un feto.
Ecclesiate 11:5 Come tu non
conosci la via del vento, né come si formino le ossa in seno alla
donna incinta, così non conosci l'opera di Dio, che fa tutto.
Non tutti gli uteri
penetrati dallo sperma vanno in porto, comunque, anche non tutti i
feti arrivano alla fine delle fasi di sviluppo, quando nasce un
bambino. Sono in tanti quelli che non riescono a concepire già
dall’inizio, ci sono altri che abortiscono durante la loro
gravidanza, ci sono altri che arrivano alla fine, ma partoriscono
bambini con complicazioni nelle fasi di sviluppo.
Tutti questi esempi relativi
alle cose della terra hanno il loro significato spirituale nel Regno
di Dio, e Paolo ebbe conoscenza di questo mistero. Tutto ciò che
vediamo in questo mondo, sono come delle parabole delle cose eterne
del Regno di Dio. Se possiamo in silenzio e meditazione ascoltare la
piccola e dolcissima voce dello Spirito dentro di noi, ci insegna i misteri che
si celano in queste parabole. Più ascoltiamo quella voce, più
troviamo quel luogo interno illuminato con la luce di Dio, invece se
un uomo non l'ascolta e continua a percepire le cose secondo i sensi
naturali, si ritroverà nelle tenebre esteriori, che definiscono il
mondo.
Il mondo rappresenta quelli
che vedono ed ascoltano tutte le cose espresse in parabole, sono
come dei sordi e ciechi che non possono percepire le cose vere ed
eterne che riguardano il Regno di Dio. Noi siamo chiamati a
partecipare alla sorte dei Santi, nella luce entriamo solo quando
apriamo gli occhi e le orecchie per vedere le cose secondo lo
Spirito, avendo l'uomo naturale lo sguardo posto sulle cose
visibili, poiché le cose che vediamo in questo mondo materiale
passeranno, ma le cose invisibili durano eternamente.
2Corinzi 4:18 mentre abbiamo
lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non
si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle
che non si vedono sono eterne.
Avendo inseminato la Parola
incorruttibile nei cuori dei credenti in Galatia, Paolo aspettò i
frutti nei loro grembi, da raccogliere nel Regno di Dio. Abbiamo
vissuto una vita carnale e della terra in Adamo, ma è giunta l'ora
di vivere una vita spirituale e celeste in Cristo. E' giunta l'ora
di riprodurre il Cristo, che è il Signore del Cielo che siede sul
trono di Dio [1 Corinzi 15:44-50]. Questa è una realtà
presente, non di domani, quando una persona muore o quando si
verifica un segno esterno che aspettano tanti, il Padre aspetta con
pazienza questo frutto speciale [Giacomo 5:7].
Tanti desiderano questo onore
d’essere tra i predestinati che appariranno nella Gloria con Cristo,
tanti desiderano saggiare il potere del Regno di Dio, tanti
desiderano saggiare la pace e la gioia inesprimibile della Nuova
Gerusalemme, ma fino ad ora, sono in pochi quelli che li trovano.
Come è scritto, tanti sono chiamati nel Regno di Dio, ma sono in
pochi quelli che trovano il Padre, poiché non riescono a riprodurre
il Cristo dentro di sé. Il Padre è conosciuto solo dal Figlio e il
Figlio è conosciuto dal Padre, e ciò vuol dire che per trovare la
Gloria del Padre, dobbiamo conformarci al Figlio, che è
irreprensibile davanti al Padre. Il figlio è la porta e la
via che conduce al Padre, non esiste altra via, a conferma che
dobbiamo riprodurre il Cristo in noi.
Tanti fratelli non riescono a
riprodurre Cristo per vari motivi, pochissimi comunque vanno sino
alla fine, dando vita ad una nuova creatura celeste. Esaminiamo
insieme i vari casi:
1)
Alcuni non riescono a
riprodurre Cristo, a causa della mancanza della sapienza e delle
loro credenze basate su ciò che la religione tradizionale dell’uomo
ha insegnato loro. Queste persone hanno nel loro grembo la Parola
pura, ma non possono concepirLa (Cristo) a causa dell'incredulità.
Restano spiritualmente sterili, senza la fruttuosità, vanno avanti
continuamente in cicli, avendo un’apparente pietà esteriore, ma non
giungono mai alla conoscenza della verità e alla potenza del Regno
di Dio. Inoltre, non riescono a comprendere la semplice fase che
dice “Cristo in noi la
speranza della Gloria”, invece continuano
ad aspettare una gloria proveniente dal cielo fisico, e continuano a
ricevere le bugie degli uomini che parlano di moralità ed
associazione sulla terra. Ciò che serve è comprendere che “IO SONO
(TU SEI) CRISTO IL FIGLIO DI DIO VIVENTE”, dopo la comprensione di
questo mistero sacra, dobbiamo crescere nella rivelazione, poiché è
la fondazione su cui la Chiesa gloriosa e vittoriosa è fondato [Matteo
16:16-20].
2)
Un'altra categoria di persone
è composta da quelli che comprendono questo mistero, ma lo perdono
per l'inganno delle ricchezze, l'avidità, altri per paura di essere
perseguitati, ed altri ancora, che non dimostrano la pazienza e
l’autocontrollo. Questo è paragonabile a quelli che hanno la Parola
inseminata nel proprio grembo, concepiscono il Cristo con la Fede,
ma poi abortiscono. Una donna incinta come sappiamo, deve per
forza ridurre le sue attività fisiche, per il benessere del figlio
che porta in grembo, deve passare circa nove mesi in uno stato di
attenzione e tranquillità, altrimenti c'è la possibilità di perdere
la gravidanza o di impedire lo sviluppo del feto. Lei deve cercare
di mangiare cibi proteici, evitare troppo divertimento ed
aspettare con pazienza il momento del parto. Ma tanti
ascoltano e ricevono la Parola con gioia, ma la perdono, perché non
riescono ad arrivare alla fine.
3)
La terza categoria si compone
di quelli che hanno la Parola in grembo, La concepiscono, e portano
a termine la gravidanza. Questi sono quelli che passano dal gemito e
angoscia alla gioia e alla pace inesprimibile, passano dalla
schiavitù e dalla corruzione, alla libertà dei figli di Dio, pieni
di maestà e Gloria. In essi, il mondo vedrà la Gloria di Dio,
manifestarsi nella carne, e passerà il detto <<Sorgi,
risplendi, poiché la tua luce è giunta, e la gloria del SIGNORE è
spuntata sopra di te! Infatti, ecco, le tenebre coprono la terra e
una fitta oscurità avvolge i popoli; ma su di te sorge il SIGNORE e
la sua gloria appare su di te. Le nazioni cammineranno alla tua
luce, i re allo splendore della tua aurora [Isaia 60:1-3].>>.
Questa è la cosa principale che il mondo aspetta con impazienza,
poiché la sua liberazione dalla prigione della morte resta sulla
manifestazione dei figli di Dio. Noi, che riceviamo le primizie
dello Spirito ovvero la Parola incorruttibile, che il Padre ci ha
donato, dobbiamo aspettare con pazienza il frutto del grembo. E ciò
vuol dire che dobbiamo attraversare un periodo di vigilanza
spirituale, nutrendo il frutto del grembo con la Parola ricca di
verità, proveniente dal Padre; non dobbiamo lasciarci coinvolgere
dalle attività del mondo, ma dobbiamo fissare lo sguardo sulle cose
che appartengono al Regno invisibile di Dio. Se manteniamo la Parola
dentro di noi, non lasciandoci portar via dai vari venti della
dottrina umana, e le evidenze negative che osserviamo per tutti,
erediteremo la Gloria di Cristo. Amen.
Per concludere, la carne e il
sangue non possono ereditare il Regno di Dio, e ciò significa che
essendo corrotto a causa della concupiscenza, non importa quanto
tenti, un uomo che vive secondo gli istinti carnali e naturali, non
può avvicinare Dio. Deve esserci necessariamente una rinascita
dentro di noi, che riproduce la Parola divina e incorruttibile, cioè
Cristo. Questa è la sola via e porta del Regno di Dio, dove
ci riuniamo col Padre. Come ho spiegato prima, col Padre tutti è
possibile, con Lui troviamo la pace, la sicurezza e tutto ciò che
ci serve per la nostra felicità. Nella Sua presenza è la pienezza
della gioia, riproducendo in noi un giardino di Eden (piacere) ben
annaffiato, dove si ascoltano canti di gioia ed esultanza.
Se comprendiamo questo
mistero, che ci porta al seno del Padre, meditiamo sui seguenti
versi della lettera di Pietro.
LA FASE DI INSEMINAZIONE E
CONCEPIMENTO DELLA PAROLA INCORUTTIBILE.
2Pietro 1:3-4 La sua potenza
divina ci ha donato tutto ciò che riguarda la vita e la pietà
mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la propria
gloria e virtù. 4 Attraverso queste ci sono state elargite le sue
preziose e grandissime promesse perché per mezzo di esse voi
diventaste partecipi della natura divina dopo essere sfuggiti alla
corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza.
Abbiamo ricevuto la
possibilità di partecipare alla natura divina attraverso la
inseminazione della Parola, che ci ha donato la sapienza di Cristo
in noi. Cristo in noi è la nostra vera forma nella somiglianza del
Dio vivente, che vive eternamente. Oltre a questa conoscenza,
abbiamo anche delle promesse gloriose di un Regno divino ed eterno.
La conoscenza della nostra vera forma nella somiglianza del Dio
vivente e dell’eredità del Regno di Dio, è ciò che ci libera dalla
schiavitù della corruzione e dalla concupiscenza. Come disse Gesù:
<<Conoscerete la verità e vi farà liberi>>.
LA FASE DELLA GRAVIDANZA E
DELLA CRESCITA DEL FRUTTO NEL GREMBO.
2Pietro 1:5-9 Voi, per
questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno,
aggiungete alla vostra fede la virtù; alla virtù la conoscenza; 6
alla conoscenza l'autocontrollo; all'autocontrollo la pazienza; alla
pazienza la pietà; 7 alla pietà l'affetto fraterno; e all'affetto
fraterno l'amore. 8 Perché se queste cose si trovano e abbondano in
voi, non vi renderanno né pigri, né sterili nella conoscenza del
nostro Signore Gesù Cristo. 9 Ma colui che non ha queste cose, è
cieco oppure miope, avendo dimenticato di essere stato purificato
dei suoi vecchi peccati.
Avendo concepito il Cristo
con la Fede nel nostro grembo, dobbiamo lottare per portare a
termine la gravidanza, altrimenti la perdiamo. Per avvertire la
sterilità dobbiamo essere spiritualmente attenti, sempre crescendo
nella conoscenza di Cristo in noi, mettendo sotto il Suo controllo
ogni facoltà dentro di noi, come la mente, i desideri, la volontà
ecc. Dobbiamo anche crescere, conoscendo gli uomini secondo lo
Spirito, non più secondo la carne come facevamo prima. Se una
persona non riesce a riconoscere se stessa tra gli uomini, è ancora
cieca, perché nasciamo tutti dal Padre e siamo tutti della stessa
sostanza, anche se in tanti non se ne accorgono ancora oggi.
Crescere nella fratellanza e nell'amore ci porta fino alla cima di
Sion, dove si trova il Dio vivente e in cui i fratelli vivono
nell'unità. Dobbiamo anche continuamente crescere nella sapienza
della nostra vera forma sin dal principio con il Padre, altrimenti
rischiamo di perdere tutto e di tornare alla schiavitù da cui siamo
stati liberati, e di conseguenza, e otteniamo l'allontanamento
dalla nostra eredità dei Santi.
LA FASE DELLA NASCITA.
2Pietro 1:10-11 Perciò,
fratelli, impegnatevi sempre di più a render sicura la vostra
vocazione ed elezione; perché, così facendo, non inciamperete mai.
11 In questo modo infatti vi sarà ampiamente concesso l'ingresso nel
regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.
Quelli
che con pazienza s'impegnano giorni e notte, a custodire il frutto
del loro grembo, arriveranno a partorire il Cristo, ed essendo la
porta e la via dell’ingresso nel Regno, vi si troveranno
a regnare per l'eternità. Alleluia!! In quel giorno scompariranno la
morte, la paura ed ogni senso di indegnità, scopriremo che, come
Egli è, cosi siamo, perfetti e santi davanti al trono di Dio.
Scopriremo che eravamo accecati dal principe di questo mondo, che ci
ha ottenebrato, affinché non riconoscessimo la verità della nostra
esistenza. Tutto ciò che prima udivamo, erano soltanto delle bugie
provenienti dal brigante e dal ladro che ci hanno rubato la sapienza,
portandoci alla distruzione e rovina.
La speranza che noi abbiamo
non può essere compresa da coloro che non l'hanno ricevuta dall'Alto,
non preoccupatevi quando alcuni fratelli ed amici non vi comprendono,
comprenderanno, quando vedranno la manifestazione della Gloria di
Dio dentro di voi. Ad esempio, nessuno può sapere che una donna nei
primi mesi di gravidanza è incinta, nemmeno capire come e quando ha
concepito, rimane un mistero. Così è nel nostro caso, nessuno può
capire esteriormente l’opera misteriosa dello Spirito dentro di noi,
per questo esiste il detto: <<il giorno viene come un Ladro
nella notte, in cui gli uomini senza sapienza non si accorgono>>.
Teniamo queste parole
preziose nel nostro cuore e con pazienza, corriamo verso il nostro
premio, cioè Cristo, l’immagine del Dio vivente.
Amen
Trevor Eghagha