Apocalisse 19:6 Poi udii come la voce di una gran folla e come il
fragore di grandi acque e come il rombo di forti tuoni, che diceva:
"Alleluia! Perché il Signore, nostro Dio, l'Onnipotente, ha
stabilito il suo regno. 7 Rallegriamoci ed esultiamo e diamo a lui
la gloria, perché sono giunte le nozze dell'Agnello e la sua sposa
si è preparata. 8 Le è stato dato di vestirsi di lino fino,
risplendente e puro; poiché il lino fino sono le opere giuste dei
santi". 9 E l'angelo mi disse: "Scrivi: "Beati quelli che sono
invitati alla cena delle nozze dell'Agnello"". Poi aggiunse: "Queste
sono le parole veritiere di Dio".
“Beati
gli invitati alla cena delle nozze dell’Agnello”: queste sono le
parole graziose del messaggero (angelo) all’Apostolo Giovanni, dopo
avergli mostrato una gloriosa visione delle nozze dell'Agnello. Il
messaggero di Dio poi aggiunse le seguenti parole: “Queste
sono le veraci parole di Dio”. Quando sentiamo una cosa
di questo genere siamo ammoniti di stare attenti, perché Dio sta per
comunicarci delle parole che ci conducono alla vita. Le promesse e i
compensi di Dio fungono sempre per la nostra salvezza e nulla più.
Egli ci ha promesso la pienezza della Sua gloria, dichiarando che
l'erediteremo tutti. Quando Dio ci mostra una visione, di sicuro lo
fa per la nostra pace, gioia e sicurezza.
Eternamente esiste un grande invito, di importanza non paragonabile
agli inviti che riceviamo in questo mondo presente. Dio vuole che
capiamo il significato di tale invito e vi partecipiamo, perché
riceveremo la Sua piena benedizione. Ora, il Padre sta rivelando i
Suoi segreti agli eletti, che Lo temono e Lo cercano con tutto il
cuore. Perciò, in questo giorno siamo in grado di conoscere i
pensieri amorevoli del Padre e di ereditare ciò che ci ha riservato
per la nostra felicità fin dal principio.
Salmi
25:14 Il segreto del SIGNORE è rivelato a quelli che lo temono,
egli fa loro conoscere il suo patto.
Dato
che il nostro è un Dio di amore che non nasconde la Sua verità,
qualcuno potrebbe chiedersi: “Quali sono i segreti di Dio?”.
Sono la verità che perdemmo in Adamo, perché nella disobbedienza, ha
ricevuto delle bugie da Satana che conseguentemente l’ha accecato,
provocando la perdita totale della verità di Dio. Gesù disse che il
diavolo è un ladro e un omicida, uccise gli uomini privandoli della
vera conoscenza del Dio vivente e della loro relazione con Lui.
Nell’oscurità del mondo presente, la verità di Dio è diventata come
dei misteri ovvero dei segreti che possiamo ricevere gratuitamente
da Lui, se li chiediamo con sincerità, dal profondo del cuore.
Infatti, i nostri desideri devono essere indirizzati a ottenere i
segreti (misteri) di Dio, perché ci liberano dalle catene della
malvagità che ci legano alla prigione della mortalità lontana dalla
bontà di Dio.
Le nozze
dell'Agnello sono uno dei tanti segreti eterni che perdemmo in
Adamo, ma il Signore ce li sta rivelando di nuovo, per farci
ritrovare l'onnipotenza del Suo Regno dentro di noi. Perché, come
abbiamo letto in Apocalisse 19:6, la
potenza infinita del Regno di Dio è rivelata durante le nozze
dell'Agnello. Come sappiamo già, il Regno di Dio è dentro di noi; è
ciò che Dio vuole che realizziamo nella Sua pienezza. Per
realizzarlo, dobbiamo essere consapevoli delle nozze dell'Agnello e
parteciparvi.
La sposa
rappresenta la Chiesa del Dio vivente, cioè i Santi sulla terra e
nei Cieli, lontani dalla malvagità del mondo presente;
costituiscono un corpo unico alla vista del Padre. Invece, lo sposo
è non altro che il Cristo, Figlio del Dio vivente, che è l’immagine
e la Sua Gloria. Possiamo già discernere che lo Spirito sta
indicando un matrimonio fra il Cristo e la Chiesa, che rivela la
potenza e la Gloria invisibile di Dio dinanzi al mondo.
Meditando, leggiamo le seguenti parole di Paolo:
Efesini 5:23-27 il marito infatti è capo della moglie, come anche
Cristo è capo della chiesa, lui, che è il Salvatore del corpo. 24
Ora come la chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli devono
essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa. 25 Mariti, amate le
vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato sé
stesso per lei, 26 per santificarla dopo averla purificata
lavandola con l'acqua della parola, 27 per farla comparire davanti a
sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma
santa e irreprensibile.
Paolo,
nelle sue comunicazioni alla Chiesa dispersa sulla terra, ha cercato
di far conoscere l’importantissimo significato delle nozze fra
Cristo e la Chiesa, spiegando che Cristo ha dato Se Stesso alla
Chiesa, per santificarla e purificarla, apparendo gloriosa ed
irreprensibile dinanzi a Lui. La veste di lino pura, data alla sposa
(Apocalisse
19:6)
che
rappresenta la rettitudine dei Santi ovvero la rettitudine del
Cristo, è come la nostra licenza che ci qualifica ad essere degni di
questa sacra unione.
Per
arrivare allo stato d’irreprensibilità dinanzi all’Agnello, deve
necessariamente avvenire una rigenerazione dentro di noi, nella
nostra mente che ci trasforma completamente da uno stato impuro,
umano e diabolico a uno stato puro e celeste. L'Agnello ci ha dato
il Suo sangue e lo Spirito per purificare la nostra coscienza,
affinché potessimo avvinarlo di nuovo, senza colpa né l la
sensazione di essere peccatori. Queste sono delle opere misteriose
di Dio, che tanti non riescono a capire ancora oggi. Egli ha
promesso che tornerà per una Chiesa perfetta senza alcun difetto, e
cosi sarà.
Ho
menzionato, “avvinarlo di nuovo” per spiegarvi che in realtà eravamo
uniti con Lui nel principio, irreprensibili nell’amore. Tale stato è
spiegato nella parabola di Adamo, che dimostra il suo stato
irreprensibile nel principio, prima della caduta nel peccato. Ciò
che lo coprì, dandogli accesso alla presenza del Padre fu la
protezione che ebbe, mentre camminò in alleanza con Dio. Egli fu in
comunione con l’albero della vita e viveva nel seno del Padre, cioè
in uno stato di elevazione, dove non avviene la conoscenza di
peccato, né la paura, né la tribolazione. La muro di separazione fra
Adamo e Dio, il Suo vero Padre non esisteva. Adamo diventò nudo,
senza la protezione gloriosa, perché perse il suo stato
d’irreprensibilità dinanzi al Padre, aprendo la porta all’Ade e
all'inferno, e di conseguenza morì. Morì perché si unì con il
serpente (la carne), violando così l’unione con lo Spirito, cioè
Cristo l’Agnello di Dio.
L’unione
con il serpente che rappresenta la carne, è ciò che l’ha legato alla
vanità, corrompendolo e dandogli una natura infinitamente contraria
a Dio. Senza la santificazione e purezza nessuno vedrà il Signore,
perciò deve necessariamente verificarsi una rigenerazione
mediante lo Spirito Santo. Lasciate perdere le tradizioni
religiose e i criteri morali di oggi, sono opere senza alcuna
importanza, ovvero opere morte come disse Paulo. Le confessioni
davanti ai preti umani, gli spruzzi d’acqua, la comunione, i costumi
dei bianchi, oppure le sciarpe ecc, sono tutte opere formulate dagli
uomini che non conoscono il vero Dio. Sono come le foglie di fico
con cui Adamo si coprì, quando fu nudo, ma non gli hanno dato alcun
profitto. Ciò vuol dire che la rettitudine dell’uomo non conta
niente dinanzi al Padre, sono come degli abiti sporchi alla Sua
vista.
Nonostante i numerosi tentativi, l'uomo non può piacere a Dio, non
può apparire dinnanzi al Padre, perché la sua veste è stata
contaminata con la carne. E' necessaria la Grazia del Cristo,
tramite la Fede nel Suo sangue e il Suo Spirito che ci porta alla
piena conoscenza della verità, per allontanare così il nostro
sguardo dalla vanità, e portandolo verso il Signore. Quando gli
occhi sono rivolti al Signore, in altre parole quando gli occhi sono
soltanto rivolti a Dio e il Suo Regno, saremo pieni di luce.
Ogni
uomo che ha la speranza di essere unito con il Signore e il Re di
tutti i Cieli e la terra, si purifica allo stesso modo di come Egli
è puro, perché Lo trova dentro di sé.
1Giovanni 3:2 Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato
ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand'egli sarà
manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com'egli è. 3 E
chiunque ha questa speranza in lui, si purifica com'egli è puro.
La
nostra purificazione, o in altre parole, la nostra trasformazione ad
immagine di Cristo è ciò che porta l’unione matrimoniale con Cristo
lo Spirito, affinché siamo una sola carne, cioè, siamo Lui e Lui è
noi. Leggiamo ancora una lettera di Paolo alla Chiesa.
Efesini 5:28-33 Allo stesso modo anche i mariti devono amare le
loro mogli, come la loro propria persona. Chi ama sua moglie
ama sé stesso. 29 Infatti nessuno odia la propria persona, anzi
la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la
chiesa, 30 poiché siamo membra del suo corpo. 31 Perciò l'uomo
lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due
diverranno una carne sola. 32 Questo mistero è grande; dico questo
riguardo a Cristo e alla chiesa. 33 Ma d'altronde, anche fra di
voi, ciascuno individualmente ami sua moglie, come ama sé stesso; e
altresì la moglie rispetti il marito.
Si vede
chiaramente che alla vista di Dio, il vero modello del matrimonio è
che il marito e la moglie diventino una sola carne. Vuol dire che il
proprio corpo del capo dell’unione, cioè il marito è la moglie. E’
difficile per gli uomini comprendere questo, poiché è quasi
impossibile trovare tale unione perfetta in questo mondo; in realtà
è un modello celeste. Se siamo la Chiesa chiamata ad essere unita
con il Signore, siamo il Suo corpo, se il mondo ci vede, vede il
Signore, se mi tocchi, tocchi il Signore. Questo è il mistero della
Sua manifestazione, che avviene tramite noi, l’invisibile si
manifesta nel regno visibile, affinché tutti Lo vedranno e
contempleranno la Sua maestà meravigliosa. E’ la rivelazione del
vero Dio invisibile nella carne al mondo, manifestandosi agli uomini
per liberarli dalla mano degli empi. Paolo ha definito questo
fenomeno il mistero della pietà.
1Timoteo 3:16 Senza dubbio, grande è il mistero della pietà: Colui
che è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello
Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato fra le nazioni, è
stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria.
Il
mistero della pietà fu per la prima volta dimostrato da un uomo di
nome Gesù. Egli negò la Sua identità umana, mostrandosi come un uomo
Ebraico, nato in una mangiatoia da una donna di carne e sangue, e si
unì in uno con lo Spirito, manifestando pertanto il vero Dio
invisibile al mondo. Oggi, siamo chiamati a questa stessa unione,
perché siamo stati scelti per fare le opere che Egli fece, essendo
il Suo corpo. La benedizione dell’Eterno resta sull’unione fra la
Chiesa e Cristo, perciò dobbiamo essere attenti, per non essere
eluso da questa inesprimibile Grazia. Dobbiamo essere in grado di
discernere la chiamata divina di Dio adesso.
DISCERNIMENTO DEL GRANDE INVITO
Oggi è
stato fatto un grande invito agli abitanti del mondo, offrendo loro
un’opportunità di entrare nel Regno dell’Unigenito Figlio di Dio,
dove possono gustare l’amore insondabile del Padre verso il Suo
Figlio prediletto. Quest’accesso è concesso solo a coloro che si
purificano, per unirsi a Lui, come dimostrato dall’abito di purezza
(Apocalisse 19:8). Egli ci ha promesso, che se lo
confessiamo davanti agli uomini, regneremo con Lui, e appariremo con
Lui, mentre apparirà nella Sua Gloria e nella Sua maestà davanti a
tutte le nazioni. Lo confessiamo quando udiamo la Sua voce e Gli
obbediamo, lasciando tutto per la causa del Regno, affinché possa
regnare totalmente in noi.
In
alcune delle Sue parabole, Gesù fece riferimento alle nozze, lo
sposo, la sposa, la cena ecc. Si vedono alcune di queste parole nei
seguenti versi Matteo 22:1-14, Matteo 25:1-13,
Luca 12:35-38, Luca 14:7-15, Luca 5:34-35 ecc.
Di sicuro Gesù non fece riferimento alle varie attività dell'uomo
mortale, ma alle cose eterne, riguardanti il Regno invisibile del
Dio vivente. I religiosi che applicano le varie parole di Gesù in
modo carnale, finiscono nella più grande schiavitù degli elementi
del mondo presente. Perciò, tanti fratelli sono ancora carnali,
rimangono bambini nella Fede. L’Apostolo Paolo li chiama nēpios
[parola greca], cioè bambini carnali che sono ancora legati agli
elementi che formano il mondo presente. Il Padre vuole che cresciamo
per diventare come Lui, perciò essendo l’ekklēsia
[parola greca], che vuol dire “i chiamati fuori del mondo”, siamo
ammoniti a focalizzarci sulle cose celesti ed eterne di Dio. Gesù
non è tra noi per migliorare il sistema dell'uomo, ma per rivelare
ciò che è dal principio, affinché il mondo sia convertito e
restaurato allo stato di perfezione che Dio creò nel principio.
Adesso
concentriamoci su una delle importantissime parabole di Gesù Cristo,
che parla delle nozze eterne dell'Agnello. Già da questa parabola
possiamo comprendere la volontà amorevole del Padre verso di noi,
perché rivela il Suo piano per la nostra salvezza.
Si legge
in Matteo 22:1-14:
Matteo 22:1 Gesù ricominciò a parlare loro in parabole, dicendo: 2
"Il regno dei cieli è simile a un re, il quale fece le
nozze di suo figlio. 3 Mandò i suoi servi a chiamare gli
invitati alle nozze; ma questi non vollero venire. 4
Mandò una seconda volta altri servi, dicendo: "Dite agli
invitati: Io ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei
animali ingrassati sono ammazzati; tutto è pronto; venite alle nozze".
5 Ma quelli, non curandosene, se ne andarono, chi al suo campo, chi
al suo commercio; 6 altri poi, presero i suoi servi, li
maltrattarono e li uccisero. 7 Allora il re si adirò, mandò le sue
truppe a sterminare quegli omicidi e a bruciare la loro città. 8
Quindi disse ai suoi servi: "Le nozze sono pronte, ma gli
invitati non ne erano degni. 9 Andate dunque ai crocicchi delle
strade e chiamate alle nozze quanti troverete". 10 E quei servi,
usciti per le strade, radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi
e buoni; e la sala delle nozze fu piena di commensali. 11 Ora
il re entrò per vedere quelli che erano a tavola e notò là un uomo
che non aveva l'abito di nozze. 12 E gli disse: "Amico,
come sei entrato qui senza avere un abito di nozze?" E costui
rimase con la bocca chiusa. 13 Allora il re disse ai servitori:
"Legatelo mani e piedi e gettatelo nelle tenebre di fuori. Lì sarà
il pianto e lo stridor dei denti". 14 Poiché molti sono i chiamati
ma pochi gli eletti".
Senza
perdere tempo, il re che celebrò le nozze per Suo Figlio è Dio, cioè
Cristo Colui che è erede del trono del Padre. Dio sta mandando un
invito agli abitanti del mondo per renderli partecipi di queste
nozze particolari. Già dall’apparizione di Gesù e i giorni di
Pentecoste, quando i discepoli furono battezzati con lo Spirito
Santo, l’invito fu esteso agli uomini per portarli nel Regno di Dio.
Ciò che fa lo Spirito di Dio è prepararci e guidarci verso il Regno
del Suo amato Figlio, affinché siamo partecipi alla sorte nella
luce. Come sappiamo, il mondo rappresenta le tenebre dominate dalla
sofferenza e dal pianto amaro. L’invito del Signore alle nozze del
Suo prediletto Figlio al di là delle mura del Suo Regno è l’unica
speranza per l’umanità, per liberarsi dalla sofferenza e
tribolazione del mondo.
Ciò che
chiamiamo il Vangelo è semplicemente l’invito alle nozze
dell’Unigenito Figlio, e rappresenta l’unica speranza di salvezza
per l'uomo, perciò dobbiamo porgere l'orecchio e ascoltare
attentamente ciò che lo Spirito oggi ci sta rivelando. Tanti sono
chiamati, ma sono pochi gli eletti che ricevono l’invito con
gratitudine ed entrano a godere della piena benedizione del Padre.
Nella
parabola Gesù parlò di quelli chi non furono in grado di percepire
l’importanza dell’invito, perciò lo rigettarono, essendo distratti
dalle preoccupazioni di questa vita temporale, e l’inganno della
ricchezza e piacere. Dimentichiamo che nudi entriamo nel mondo e
nudi vi usciremo, l’unica cosa da cui un uomo può trarre profitto è
di ritrovarsi nella sicurezza del braccio destro di Dio. Nella
parabola, Gesù parlò dei commercianti, cioè quelli pienamente
preoccupati dalle attività commerciali per guadagnare le ricchezze
della terra. Avendo il loro cuore fissato sul guadagno del mondo
materiale, sono accecati dalla Gloria invisibile di Dio. Come spiegò
Paolo, la radice di ogni specie di male è l’amore del denaro ovvero
ricchezza materiale. In questo contesto, l’amore per i soldi
riguarda la fissazione ed affezione verso la gloria temporale del
mondo esteriore. Questa è la tentazione che inganna gli uomini che
finiscono per corrompere se stessi. Anche Gesù fu tentato dal
diavolo per guadagnare il mondo, ma riuscì a resistere fissando lo
sguardo verso la Gloria invisibile di Dio.
Anche i
religiosi possono essere classificati come commercianti, facendo
tante delle loro opere nel loro nome e non in Quello del Signore, li
fanno alla vista degli uomini a scopo di guadagno. Tanti uomini
religiosi riconoscono ciò che predicano, ma non hanno voglia di
lasciare le loro opere religiose sulla terra per guadagnare Cristo,
preferiscono ricevere lodi e premure dagli uomini invece che da
Dio. Ci sono tanti altri che riconoscono l’autenticità dell’invito,
ma temono di essere perseguiti o la perdita della loro stima davanti
agli uomini. Per trovare la vita dobbiamo smettere di confidare
nell'uomo e nei suoi sistemi, e di cercare il vero Dio in cui è la
vita eterna, perché il potere di vivificarci risiede soltanto in
Lui.
Isaia
2:22 Smettete di confidarvi nell'uomo, nelle cui narici non c'è che
un soffio; infatti quale importanza gli si potrebbe attribuire?
Deuteronomio 32:39 Ora vedete che io solo sono Dio e che non vi è
altro dio accanto a me. Io faccio morire e faccio vivere, ferisco e
risano, e nessuno può liberare dalla mia mano.
Mentre
le persone ricche nella conoscenza di sé rigettano l’invito nella
sorte della luce, i poveri nello Spirito, cioè le persone che non
sono stimate davanti agli uomini sono capaci di discernere il valore
immenso di questo invito e lo accolgono prontamente con la gioia. Se
uno vuole essere saggio, deve diventare stolto alla vista di questo
mondo [1 Corinzi 3:18-19]. Dobbiamo seguire l’esempio
di Paolo, che gettò tutta la Sua sapienza e onore davanti agli
uomini per ottenere la Gloria di Cristo [Filippesi 3:7-14].
Gettando tutto, ebbe una visione della Gloria invisibile di Cristo
che il mondo non può conoscere.
Lo
Spirito di saggezza divina sta chiamando gli uomini a cenare insieme
al Signore, infatti solo così possono trovare la vita. Se una
persona ha orecchie, ascolti ciò che lo Spirito sta dicendo, perché
avrà la vita deliziosa in abbondanza e la saggezza di Dio lo
illuminerà pienamente.
Proverbi 9:1-6 La saggezza ha fabbricato la sua casa, ha lavorato
le sue colonne, in numero di sette; 2 ha ammazzato i suoi animali,
ha preparato il suo vino, e ha anche apparecchiato la sua mensa. 3
Ha mandato fuori le sue ancelle; dall'alto dei luoghi elevati della
città essa chiama: 4 "Chi è sciocco venga qua!" A quelli che sono
privi di senno dice: 5 "Venite, mangiate il mio pane e bevete il
vino che ho preparato!" 6 Lasciate, sciocchi, la stoltezza e
vivrete; camminate per la via dell'intelligenza!
RIVESTIRSI DI CRISTO
Durante
la festa delle nozze, il re entrò nella sala per vedere e salutare
le persone intorno alla tavola, e vide che uno tra gli ospiti era
senza abito da nozze e dunque gli chiese: “Come sei entrato
qui senza avere un abito da nozze?”. Questo significa
che per essere tra gli ospiti erano obbligati a vestire con abiti
adeguati all'evento. Si tratta di un’importantissima verità per
quelli che cerano la Gloria del Cristo. In questa situazione, tutti
gli invitati alla festa delle nozze, formano il corpo della sposa;
rappresentano la chiamata fuori dalle tenebre, alla luce
meravigliosa del Cristo. La veste delle nozze rappresenta Cristo, la
coscienza secondo lo Spirito non più secondo la carne. Solo chi si
riveste di Cristo, avrà accesso alla presenza del Re (Dio), per ciò
siamo ammoniti a fare ciò.
Romani 13:12-14 La notte è avanzata, il giorno è vicino; gettiamo
dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.
13 Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno, senza
gozzoviglie e ubriachezze; senza immoralità e dissolutezza; senza
contese e gelosie; 14 ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non
abbiate cura della carne per soddisfarne i desideri.
Questo
vuole dire svestirci del vecchio uomo della carne, che è pieno di
concupiscenza. Solo Cristo è giusto alla vista del Padre, e solo
quando diventeremo a Sua immagine, troveremo accesso al Regno di
Dio, dove c’è il Padre. Perciò, lo Spirito dice: “Beati quelli
che lavano le loro vesti per aver diritto a partecipare alle nozze
dell'Agnello”.
Apocalisse 22:14 Beati quelli che lavano le loro vesti per aver
diritto all'albero della vita e per entrare per le porte della
città!
La
purificazione delle vesti avviene quando riceviamo la verità e
camminiamo in essa. La verità è semplicemente Cristo in noi, Egli è
la verità della nostra essenza sin dal principio. Gesù Cristo non
predica Cristo secondo la carne, ma secondo lo Spirito che è dentro
ognuno di noi, occorre avere la rivelazione dall’alto e con la Fede,
camminare in essa. Le tenebre in cui il mondo camminaequivalgono
all'ignoranza del Cristo, lo Spirito dentro di loro, che è la vera
luce che illumina ogni uomo. Se si cammina nella concupiscenza della
carne, identificandosi secondo l’uomo esteriore, ignora chi è
dentro di sè. L’uomo esteriore corrompe e perisce sempre, ma quello
interiore si rinnova continuamente nella Gloria di Dio. La
rivelazione dell’uomo interiore dello Spirito e la conformazione a
lui, è come rivestirsi di Cristo. Dobbiamo odiare la veste
contaminata della carne, se vogliamo esser degni di comparire
irreprensibili e con gioia dinnanzi alla Sua Gloria [Giuda
1:22-25].
Dunque,
lo sposo e la sposa sono un'unica entità, quindi dobbiamo
sottometterci alla Sua padronanza con amore; bisogna che Dio cresca
in noi, e in noi deve diminuire l'identità carnale, affinché ci
sia Lui non noi. Con il matrimonio, la sposa lascia tutto per unirsi
con lo sposo ed erediterà un nome nuovo. Noi che accettiamo l’invito
alle nozze dell'Agnello ereditiamo il Suo nome, e tutto ciò che Gli
appartiene, affinché sia Lui non noi.
GIUDIZIO PER COLORO CHE RIFIUTANO L’INVITO ALLE NOZZE
Cristo è
stato rivelato dal Cielo come la luce del mondo, per illuminarlo
affinché le tenebre e la morte svanissero. Quelli che ignorano il
vero Dio e il Figlio sono già nelle tenebre e la morte regna su di
loro. Non parlo di una sapienza sbagliata di un Gesù di carne e
sangue collocato in cielo, ma di Gesù Cristo nell'uomo. L’ignoranza
di se stesso nel Figlio, cioè Cristo, e il Padre è uguale alla
morte. Cristo è venuto al mondo per distruggere le opere del
diavolo e nessuno può resisterGli. E' tra noi come un guerriero che
combatte le potenze di questa età malvagia, per abbattere
definitivamente la sapienza carnale dell’uomo che esulta contro la
sapienza di Cristo. Perciò, tutti sono chiamati a sottomettesi a
Cristo, cioè ad unirsi con Lui. Quest’unione è l’unica cosa che può
piacere al Padre, perché in Lui, gli uomini vivono di nuovo nella
vita eterna.
Dunque,
quelli che rifiutano la chiamata ovvero l’invito a riunirsi in
Cristo, resteranno nell’ira di Dio, anzi la avranno nella sua
pienezza, poiché ciò che è vero, cioè le sue qualità invisibili, la
sua potenza e divinità sarano rivelate tramite quelli che
obbediscono alla Sua Parola.. Nella parabola delle nozze, i
commercianti e tutti gli altri che hanno rifiutato l’invito del re
dai suoi messaggeri, disprezzandoli, maltrattandoli e uccidendoli,
furono scolpiti dall'ira del re. I superbi e gli omicidi furono
sterminati e la loro città bruciata con il fuoco. Questo è il prezzo
che i ribelli pagheranno, poiché rifiutano la verità di Dio e
saranno soggetti al fuoco scaturito dalla presenza di Dio, quando
apparirà in coloro che Gli obbediscono.
Dio è un
fuoco che consuma, nessun uomo carnale può rimanere dinnanzi a Lui,
poiché la Sua verità e la sua presenza, lo consumano per poi farlo
sparire definitivamente. La Sua Gloria invisibile e la Sua divinità
si manifestano tramite i suoi messaggeri che obbediscono alla Sua
voce, unendoSi con il Figlio in matrimonio. I Suoi servi sono
conosciuti anche come messaggeri, che nello stato di glorificazione
diventeranno come gli angeli che fanno la Sua volontà e i vasi con
cui il Signore apparirà al mondo.
2
Tessalonicesi 1:7 e a voi che siete afflitti, riposo con noi,
quando il Signore Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua
potenza, 8 in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro
che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al vangelo
del nostro Signore Gesù. 9 Essi saranno puniti di eterna rovina,
respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua
potenza, 10 quando verrà per essere in quel giorno glorificato
nei suoi santi e ammirato in tutti quelli che hanno creduto, perché
la nostra testimonianza in mezzo a voi è stata creduta.
La Sua
rivelazione al mondo porterà la convinzione e la condanna di ogni
forma d’empietà e ingiustizia degli uomini, finché non trovino più
il riposo nella loro anima, poiché vedranno la Sua irreprensibilità
e potenza. I Suoi attribuiti d’amore infinito e la Sua verità
giudicano il principe di questo mondo, distruggendo completamente le
sue opere. Quando il fuoco brucia, consuma tutto, ciò che rimane
sono solo le cose divine ed eterne. La verità consumerà ogni forma
di carnalità e falsità in cui gli uomini di questa età camminano;
consumerà anche la morte, che in realtà è frutto della carnalità.
Romani 1:18 L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e
ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia;
19 poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro,
avendolo Dio manifestato loro; 20 infatti le sue qualità
invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente
fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle
opere sue; perciò essi sono
inescusabili……………………………………………………………………………
Vedendo
questo, siamo ammoniti a ravvederci sinceramente e tornare alla
verità dove ci troveremo con il Padre. Per sfuggire all’ira di Dio
contro l’empietà, dobbiamo obbedire alla chiamata del Signore e
unirci con il Suo Figlio prediletto, dove troveremo la Sua piena
bontà.
FUORI
DALLE TENEBRE, NELLA LUCE DELLA SUA PRESENZA
Mentre
ci uniamo in matrimonio con lo Spirito cioè Cristo, siamo
trasportati dal regno delle tenebre al Regno dell’Unigenito Figlio,
dove si trovano la luce immortale e la presenza gioiosa del Padre.
Perciò, Egli disse: “Dove sono, là saranno anche i
miei servi” e “Vi
ho preparato un luogo, e vi accoglierò presso di me, affinché dove
sia io, siate anche voi”.
Sappiamo che si trova alla presenza del Padre, perciò disse: “Vado
al Padre”, che significa che si trova dove è Dio, dove
scorre il fiume d’acqua vivente. La Sua presenza è tutta ciò che ci
serve per la nostra felicità e i nostri bisogni, poiché ci ascolta
sempre in questa dimensione. Il mondo non conosce il Figlio né il
Padre, per cui non ha la vera vita eterna e vive nel timore e in un
senso di povertà.
Giovanni 17:3 Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo
vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo.
L’unione
celeste con il Figlio reca di nuovo la piena sapienza del Figlio e
del Padre, affinché viviamo nella Sua piena benedizione. Trovarsi
nel Figlio significa essere liberi dalla schiavitù degli elementi di
questo mondo malvagio. Il peccatore è in realtà uno schiavo degli
elementi di questo mondo, ma l’unione con Gesù ci libera da ogni
catena malvagia.
Nella
parabola delle nozze, c’è stato un uomo senza abito di nozze,
scoprendolo, il re tramite i suoi servi, gli fece legare mani e
piedi e lo gettò nelle tenebre, fuori dove c’è il tormento. Questa
persona rappresenta colui che ha ricevuto l’invito alle nozze,
conformandosi al Cristo con obbedienza, ma per diversi motivi,
perde il suo stato celeste, tornando alle tenebre del mondo da cui
il Signore lo ha liberato prima. La sua condizione peggiorerà a
causa della sua trasgressione [2 Pietro 2:20-22]. Tale
scena dimostra la necessità di proteggersi e la continuità nella
Fede, ovvero una crescita continua nella verità.
1
Giovanni 5:18 Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non persiste
nel peccare; ma colui che nacque da Dio lo protegge, e il maligno
non lo tocca.
Ogni
uomo nato dallo Spirito custodisce il suo stato, affinché il diavolo
non lo tocchi. Il diavolo è sempre in giro cercando di provarci del
nostro premio in Cristo, cerca ad ogni costo di separare quel che
Dio ha unito. Adesso sappiamo che ciò che il diavolo cerca di
distruggere è l’unione sacra che dovremmo avere in Cristo dal
principio, e sappiamo che non cambia mai i propri propositi. Perciò,
dobbiamo vigilare su ogni cosa, crescendo nella sapienza di Cristo e
mantenerci quindi in Lui.
Se
abbiamo Lui che eredita tutto ciò che è del Padre, abbiamo tutto
anche. Tutti quelli che riescono a comprendere il grande invito del
Padre per partecipare all'unione del matrimonio con Cristo,
erediteranno tutti ciò che è del Figlio essendo coeredi e il proprio
corpo. Beati quelli che mangeranno alla festa delle nozze
dell’Agnello [Luca
14:15],
poiché mentre cenano col Signore, il velo che li copre sarà
distrutto e la morte non ci sarà più.
Isaia
25:6 Il SIGNORE degli eserciti preparerà per tutti i popoli su
questo monte un convito di cibi succulenti, un convito di vini
vecchi, di cibi pieni di midollo, di vini vecchi raffinati. 7
Distruggerà su quel monte il velo che copre la faccia di tutti i
popoli e la coperta stesa su tutte le nazioni. 8 Annienterà per
sempre la morte; il Signore, Dio, asciugherà le lacrime da ogni
viso, toglierà via da tutta la terra la vergogna del suo popolo,
perché il SIGNORE ha parlato.
In
Cristo non esiste la morte, se ci uniamo con Lui diventando una sola
carne, la morte non regnerà più su di noi, poiché il Signore sarà
tutto in tutti. Questo è ancora un mistero molto profondo che Dio
vuole che comprendiamo.
Se avete
letto questo messaggio, meditate su questa Grazia immensurabile,
chiedendo sempre che lo Spirito v’illumini di più nella speranza
della nostra chiamata in Cristo, e con la Fede cominciate ad
estrarvi.
Amen
Trevor
Eghagha