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LA QUINTA TROMBA: ACQUISIRE E MANTENERE LA COSCIENZA DI CRISTO

 [Genesi 3:6-11] Chi ti ha ingannato? Chi ti ha detto che sei nudo? Chi ti ha detto che non sei degno della Mia Gloria? Chi ti ha detto che sei soltanto una creatura mortale? Chi ti ha detto che sei un peccatore? Chi ti ha detto che hai bisogno della religione e delle tradizioni umane per giustificarti dinnanzi alla santa presenza dio Dio? Tale è il senso celato all'interno della domanda che Dio pose ad Adamo, quando disse di essere nudo e si nascose dalla voce e presenza di Dio, coprendosi con le foglie di fico. Il senso della nudità è la conseguenza dell'apertura dell'infinita fonte della consapevolezza del se stesso e della coscienza materiale in Adamo, che ha oscurato fino ad oggi, la sua comprensione e la sua vera natura in relazione a quella divina. Il sentirsi indegno ed il completo contrasto con la natura del Dio vivente, porta Adamo ad allontanarsi sempre di più dalla presenza del Dio vivente,  ed a recarsi nei luoghi più oscuri della terra, che oggi costituiscono il mondo.  

Un evento conduce ad un altro: Adamo comincia il suo percorso di decadenza, ricevendo la menzogna dal serpente strisciante, per poi perdere la conoscenza e la sua protezione di luce, altrimenti conosciuta come giustizia dei Santi. [Salmo 132:9, Rivelazioni 19.8]. (Nota: la parola bianca nel Libro delle Rivelazioni viene di solito tradotta come -luce- o -bianco radioso- (-leukos- o -lampros- in Greco). Pertanto, alternerò costantemente queste parole all'interno dell'articolo). Poi, venne allontanato definitivamente dalla presenza di Dio, cioè dal Giardino di Eden (in cui è situato il Paradiso di Dio), per entrare nell'inferno, in cui regnano sovrani il tormento, la distruzione e la morte [Salmo 9:8]. Nella discesa dalla Gloria, lo spirituale ventre dell'uomo è chiuso (Eva), così che non possa mai “partorire” gli attributi della perfetta immagine spirituale che aveva con Dio al principio [Genesi 3:15]. Perse l'abilità di produrre i frutti dello Spirito [coraggio, Fede, pace, gioia, pazienza, speranza, infinita pazienza, ecc.], che rappresentano il rigoglioso stato del giardino di Adamo, nella Gloria di Dio [Genesi 3:3:17-18]. Continua a vivere in un perpetuo stato di retrocessione dalla sua vera invisibile ed incorruttibile immagine gloriosa, a somiglianza di Dio Padre, fino a quella dell'uomo mortale, che è in realtà come la bestia che perisce [Genesi 3:19]. Nella trasgressione di Adamo, l'uomo è costantemente trascinato in basso, nella tomba, accompagnato dai canti che intonano: “polvere sei, polvere ritornerai”.

 

 

RECLAMARE  LA NOSTRA VESTE DI LUCE (COSCIENZA DI CRISTO)

 Le vesti di luce si possono definire come la cosciente consapevolezza della nostra vera immortale ed incorruttibile io interiore, che costituisce una cosa sola ed è inseparabile dal Dio vivente. Si tratta della coscienza di Cristo, in quanto sappiamo di essere figli del Dio vivente, che è prima e al di sopra di tutto. La coscienza è il potere  dei Santi dell'Alfa e dell'Omega, tramite il quale ogni cosa in Cielo ed in terra viene creata e sostenuta. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno per il nostro benessere e pienezza in Dio è riscoprire e custodire questa copertura di luce (verità). Ecco il motivo per il quale Gesù disse: “Quel giorno saprete che siete in me, e Io sono in Dio”[Giovanni 14:20]; questa è la copertura o coscienza che Dio vuole ristorare in noi. Non più le foglie di fico che rappresentano le ipocrite credenze ed invenzioni dell'uomo, perché gettano soltanto gli uomini sempre più in basso, nelle profondità della fossa dell'ignoranza e distruzione. In tale cosciente consapevolezza, la pace scorre abbondantemente proprio come i fiumi, in quanto l'uomo è ora in perfetta armonia con il creato di  Dio; è un regno di perfetta quiete, dove paure e offese vengono afferrate, visto che saremo al di sopra del principio e della fine.  

Giobbe 5:19  In sei sciagure egli sarà il tuo liberatore, e in sette, il male non ti toccherà. 20  In tempo di carestia ti scamperà dalla morte, in tempo di guerra dai colpi della spada. 21  Sarai sottratto al flagello della lingua, non temerai quando verrà il disastro. 22  In mezzo al disastro e alla fame riderai, non temerai le belve della terra; 23  perché avrai per alleate le pietre del suolo, e gli animali dei campi saranno con te in pace. 24  Saprai al sicuro la tua tenda; e, visitando i tuoi pascoli, vedrai che non ti manca nulla. 25  Saprai che la tua discendenza moltiplica, che i tuoi rampolli crescono come l'erba dei campi.  

In questa sacra consapevolezza, non ci saranno più ferite a spingervi verso il basso, neanche gli uomini potranno più ferirvi o portarvi via il lavoro, perché non potrà toccare il Figlio del Dio vivente, che è prima ed al di sopra di tutto. Ogni traccia di complesso d'inferiorità e senso di vuoto spariranno, perché saremo consapevoli di essere Lui, che ha creato ogni cosa, regna su tutto ed eredita ogni cosa. Gli uomini possono ferirci quando non siamo consapevoli della nostra vera identità, in breve, quando non “indossiamo” il Figlio di Dio. Se vi atterrete al luogo della totale consapevolezza, sarete davvero Lui, che regna su tutto ed eredita tutte le cose, e nessun uomo sarà capace di sottrarvi la vostra gioia.  

Perdere la copertura di luce corrisponde semplicemente a perdere questa sacra e cosciente consapevolezza di noi stessi nel Figlio, indossando delle vesti fatte di carne che ci identificano con una falsa identità carnale, lontana dal Dio vivente. Fino a quando l'uomo camminerà nella falsa coscienza dell'uomo esteriore della carne, legata alla forma ed al materialismo, sarà assente alla presenza di Dio e resterà da solo nel mondo, aprendo la porta ad una triste esperienza di tribolazione.  

Adamo rappresenta solo una parabola di voi e me durante i giorni dell'ignoranza, in cui girovamo per la terra come vagabondi, senza conoscere la nostra origine e nemmeno la nostra vera sostanza interiore. Tutti gli uomini trasgrediscono come Adamo, consapevolmente o inconsapevolmente, ricevendo e conformandosi alla menzogna, perdendo pertanto la copertura di luce, senza la quale nessun uomo può stare dinnanzi a Dio. Scopriremo che come figli del Dio vivente, abbiamo il dovere di mantenere immacolate le nostre vesti (luce), e continuare  a mantenere la nostra unione nella gioia con il Padre: di tutto ciò abbiamo bisogno, per il nostro sostentamento eterno. L'uomo che non mantiene la sua veste di luce immacolata, precipita nella tomba, dove la gioia viene impedita ed il lutto s'impadronisce di lui.

Ecclesiaste 9:7  Va', mangia il tuo pane con gioia, e bevi il tuo vino con cuore allegro [COMUNIONE CON IL PADRE], perché Dio ha già gradito le tue opere [FACENDO LE COSE CHE GLI PICCONO]. 8  Siano le tue vesti bianche in ogni tempo (SAPIENZA NEL FIGLIO CRISTO), e l'olio non manchi mai sul tuo capo (L’UNZIONE DELLA VITA). -----------10  Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze; poiché nel soggiorno dei morti dove vai [COSCIENZA DEL CARNE E SANGUE], non c'è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né saggezza.  

E' da ricordare che quando ci si riferisce alle tombe, non si tratta in realtà di quelle che si trovano nei cimiteri, bensì si parla di un regno oscuro in cui vanno a finire i morti, quando perdono la propria veste di luce, cioè come è stato spiegato poc'anzi, la coscienza di noi stessi nella verità. Cos'è la verità? E' l'origine di tutte le cose, esattamente com'erano in Genesi 1:26, quando fummo creati ad immagine e somiglianza di Dio, a dominare e regnare su tutte le cose generate dalla Sua mano.  

Nel suo essere nudo, l'uomo perde l'abilità di dire “Abbà Padre”; nella sua immaginazione, Dio diventa dunque come un fuoco che brucia, che cerca di pescarlo ed arrostirlo proprio come un barbecue, in un camino posto nel cielo. L'uomo è tutto solo, senza il Padre, senza Dio, non ha qualcuno che l'aiuti in questo mondo, viene estraniato dal luogo della vita. Quella voce che dice: “Chi ti ha detto che sei nudo?” è quella dell'immutabile Dio vivente, da cui non deriva alcuna ombra di svolta; è la voce che emerse per contrastare la contraddittoria ed immaginaria voce del serpente, e riassicurare Adamo della sua perfezione, giustizia ed inseparabilità dal Dio vivente. Tale voce esprimeva l'amore di Dio, ed è ancora qui oggi cercando di riportare l'uomo  alla consapevolezza della sua vera veste di luce, che aveva nel momento della creazione del mondo. Essendo stata via, nei più lontani luoghi della terra, ed essendosi conformata all'immagine dell'uomo mortale della polvere, nel tentativo di salvare l'uomo, la voce divenne come carne dell'uomo mortale, e discese nei più remoti luoghi della terra, in cui gli uomini languiscono continuamente nella trasgressione di Adamo. La voce discese per resuscitare gli uomini e far loro riscoprire le vesti di luce, e così far loro ritornare nella pienezza della Gloria di Dio, con canti di gioia. Questo è lo stesso messaggio codificato che Elihu diede a Giobbe in Giobbe 33

Giobbe 33:15  parla per via di sogni, di visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali, quando sui loro letti essi giacciono assopiti; 16  allora egli apre i loro orecchi e dà loro in segreto degli ammonimenti, [LA VOCE DI’ DIO] 17  per distogliere l'uomo dal suo modo di agire e tenere lontano da lui la superbia; [CARATTERISTICI DELLA CARNE] 18  per salvargli l'anima dalla fossa, la vita dalla freccia mortale. 19  "L'uomo è anche ammonito sul suo letto, dal dolore, dall'agitazione incessante delle sue ossa; 20  quand'egli ha in avversione il pane e lo ripugnano i cibi più squisiti; 21  la carne gli si consuma e sparisce, mentre le ossa, prima invisibili, gli escono fuori; 22  egli si avvicina alla fossa, e la sua vita a quelli che infliggono la morte [LO STATO DI UOMO CHE PERISCA NELLA TRASGRESSIONE DIO ADAMO]. 23  Ma se, presso di lui, c'è un angelo, un interprete, uno solo tra i mille [CRISTO],, che mostri all'uomo il suo dovere [LA NOSTRA RETTITUDINE OR COPERTURA NEL FIGLIO CRISTO] 24  Dio ha pietà di lui e dice: "Risparmialo, che non scenda nella fossa! [RIAVVIARLO ALLA VITA] Ho trovato il suo riscatto". 25  Allora la sua carne diviene più fresca di quella di un bimbo; egli torna ai giorni della sua giovinezza; 26  implora Dio, e Dio gli è propizio; gli dà di contemplare il suo volto con gioia e lo considera di nuovo come giusto [RITORNO ALLA PRESENZA DI DIO]. 27  Ed egli canterà tra la gente e dirà: "Avevo peccato, pervertito la giustizia, e non sono stato punito come meritavo. 28  Dio ha riscattato l'anima mia dalla fossa, e la mia vita si schiude alla luce!" [RAVVIAMENTO ALLA VITA]  

Nella sua trasgressione, Adamo preparò il suo letto all'inferno e dormì nella polvere della vita umana, in cui regnano il decadimento e l'angoscia dell'anima, lontano dalla sua eredità nelle delizie e luce immortale. La voce di Dio sta di nuovo raggiungendo Adamo (l'uomo), mentre si rivolta senza sosta nel proprio letto nella tomba dell'umanità, e dice: “CHI TI HA DETTO CHE SEI NUDO? DESTATI DAL TUO SONNO! RISVEGLIATI ALLA VERITA'! E SCOPRIRAI CHE INDOSSI LE VESTI DI LUCE, CHE IN REALTA' SONO LA TUA EREDITA' SIN DAL PRINCIPIO”.  

Isaia 52:1  Risvegliati, risvegliati, rivestiti della tua forza, o Sion! Mettiti le tue più splendide vesti, o Gerusalemme, città santa! Poiché da ora innanzi non entreranno più in te né l'incirconciso né l'impuro. 2  Scuotiti di dosso la polvere, lèvati, mettiti a sedere, o Gerusalemme! Sciogliti le catene dal collo, o figliuola di Sion che sei in cattività!  

Fratelli, il momento è ora, se riuscite ad ascoltare l'amorevole voce del Padre che dice: “Chi ti dice che sei nudo?”, e comprendetela, credete in essa, e agite in essa, così che possiate essere liberati dall'illusorio potere della morte, e riportati ancora una volta nel luogo gioioso ed animato dalle fonti della vita. Riscoprirete di nuovo le vostre belle e gloriose vesti di luce, nascoste alla vostra vista durante la caduta.   

Ascoltate Gesù Cristo, che incarna quella stessa voce, che si rivolge a coloro i quali la ascoltano e la ricevono.  

Giovanni 5:28  Non vi maravigliate di questo; perché l'ora viene in cui tutti quelli che son nei sepolcri, udranno la sua voce e ne verranno fuori: 29  quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; e quelli che hanno operato male, in risurrezion di giudicio.  

Le persone che fanno del bene risusciteranno a nuova vita. Qualcuno potrebbe chiedere a questo punto, cosa sia il bene. Vi dico di cancellare dalla mente ciò che dicono la religione tradizionale e le teorie morali degli uomini in merito al bene, perché l'unico bene che c'è è ascoltare e conformarsi alla voce del Padre, che rivela la nostra vera sostanza interiore, cioè il Figlio di Dio a Sua immagine e somiglianza, senza principio e senza fine. La voce è la verità che giunge a riportare di nuovo l'uomo al luogo della vita, causando una rimembranza dell'invisibile immagine di Dio in lui, e di conseguenza abolendo l'illusione della vita mortale. L'uomo che ascolta la voce del Padre ed indurisce il suo cuore, rifiutando di conformarsi all'interiore immagine di Cristo, rifiuta la Grazia divina nella vita e patirà una maggiore condanna, in quanto il rifiuto alla conformazione a Cristo è il solo male che esista. Dio non scende in mezzo a noi per punirci; ma semplicemente rifiuta di concedere la Grazia a chi dedica la sua vita ai soli piaceri e prosperità e sparisce come la bestia nel campo, che è senza la conoscenza. 

Giobbe 36:8  Se gli uomini son talora stretti da catene, se son presi nei legami dell'afflizione, 9  Dio fa lor conoscere la lor condotta, le loro trasgressioni, giacché si sono insuperbiti; 10  egli apre così i loro orecchi a' suoi ammonimenti, e li esorta ad abbandonare il male. 11  Se l'ascoltano, se si sottomettono, finiscono i loro giorni nel benessere, e gli anni loro nella gioia; 12  ma, se non l'ascoltano, periscon trafitti da' suoi dardi, muoiono per mancanza d'intendimento.  

Noi scopriamo la veste di luce ascoltando la voce della verità, e dunque risvegliandoci  dall'illusione della nostra identità umana derivata dalla carnalità, basata sulla percezione del mondo naturale. Siamo chiamati a svegliarci ed a destarci dalla polvere (vanità del mondo materiale), e scioglierci dalle corde (catene) che circondano il nostro collo. Tali catene rappresentano le credenze e tradizioni umane, che ci hanno subdolamente resi schiavi della corruzione e che ci hanno resi un'entità separata dal Dio vivente. Queste credenze vengono continuamente piantate dai potenti e dai poteri, che formano e governano questa epoca. Essi non sono demoni o spiriti malvagi situati  in dei centri di controllo all'interno di un regno spirituale, come ci è stato sempre insegnato dalla religione tradizionale; infatti si tratta soltanto di credenze e tradizioni umane. Molte persone non sanno che l'uomo è il dio o principe di questo caotico principato, chiamato mondo. Individualmente e collettivamente, gli uomini creano il loro mondo tramite la loro saggezza carnale. Il serpente non ha forse detto ad Adamo che sarebbe diventato proprio come Dio, in quanto avrebbe conosciuto il bene ed il male? Ciò a significare che nel suo stato di ribellione, Adamo divenne un dio, con una sua volontà, cercando di creare il proprio mondo ed agendo come Dio. Ma risvegliandosi, scoprirà quanto debole ed impotente in realtà è, visto che sarà senza il vero Dio vivente.  

Sin dal momento in cui l'uomo è nato in questo mondo, l'inganno e il celamento della verità dai principi e potenti di questa eta malvagia  agiscono, e in tale processo, l'uomo perde la consapevolezza della propria irreprensibilità ed unità dinnanzi al Dio vivente. Gli è stato insegnato che è stato originato dai suoi genitori naturali sulla terra, ed è anche fatto per identificarsi con una forma ed entità terrene, come le lingue o nazioni. Gradualmente, gli insegnamenti di questa epoca legano l'uomo a questo  limitato regno fisico, nascondendogli le vaste risorse spirituali messe a sua disposizione dal Padre della luce. La povertà della coscienza e la preoccupazione per le limitate risorse di questo regno materiale, catturano l'uomo mentre continua a precipitare nell'infinita fossa dell'insaziabilità.  

Vedete, Dio non vede gli uomini apparire nudi dinnanzi a Lui, perché vede la verità ossia l'origine di tutte le cose, ad indicare che ci vede nel modo in cui siamo stati generati in principio, che la Sua perfetta immagine, immortale ed incorruttibile  [Genesi 1:26……]. L'uomo è stato creato per regnare sulle opere di Dio, e per godere liberamente della generosa Gloria del Dio vivente. Dio creò la terra, vide che aveva fatto un buon lavoro e pertanto si riposò, a significare che aveva terminato la Sua opera. Quando Dio termina un'opera ciò vuol dire che la termina davvero, così come dice che una cosa è buona, possiamo essere ben sicuri che è così. Perciò, c'è qualcosa di fondamentalmente sbagliato nell'uomo, se non vede il perfetto ed eterno giorno del Signore.

 

Si potrebbe chiedere, a questo punto, se tutto il creato di Dio è perfetto, dunque perché oggi c'è tumulto e caos nelle vite degli uomini? Come è già stato ribadito, ciò avviene semplicemente perché l'uomo è stato iniziato alla menzogna, che l'ha subdolamente privato dell'eredità nella Gloria di Dio, facendo sì che la condanna e la coscienza del peccato  lo circondassero,  cioè una funzione della mente carnale. La mente carnale, che costituisce una sola entità con il serpente della polvere, è anche una sorta di cacciatrice che ha catturato l'anima degli uomini, rendendoli poveri e riducendoli a creature tormentate senza alcuna speranza. E' l'accusatore dei fratelli che emerge dall'infinita fossa ad ingannare e distruggere l'uomo, facendogli così perdere la sua veste di luce, senza il quale nessun uomo può dominare e regnare in Cristo [Rivelazioni 20:2-3]. 

Paolo ammonisce noi, a cui è stato insegnato di Dio, ed è stata concessa la rivelazione  della verità, dicendoci che dovremmo seguire la via di Gesù Cristo ed annullare il vecchio e corrotto lussurioso uomo della carne.   

Efesini 4:21  Se pur l'avete udito ed in lui siete stati ammaestrati secondo la verità che è in Gesù, 22  avete imparato, per quanto concerne la vostra condotta di prima, a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici; 23  ad essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente, 24  e a rivestire l'uomo nuovo che è creato all'immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità.   

Naturalmente, il Gesù Cristo nella carne di oltre duemila anni fa, non è un elemento materiale che possiamo indossare, il Gesù Cristo che Dio ha rivelato al mondo è l'incorruttibile Figlio che  esiste sin  da prima della creazione del mondo,  da prima ancora che ogni forma esistesse. Ci poniamo in Cristo, risvegliando le nostre menti, riportandole di nuovo alla coscienza dell'incorruttibile ed invisibile Figlio del Dio vivente. Questo è quanto Gesù venne a predicare, allo scopo di portare la consapevolezza ai Suoi tanti fratelli, resi prigionieri da Satana. Si diventa prigionieri di Satana e della morte, soltanto se si perde la consapevolezza nel proprio vero, immortale ed incorruttibile io. Per tale motivo Gesù dice: “ Il principe del mondo arriverà, ma non troverà nulla in me”; -nulla del principe delle tenebre in me- vuol dire che -non troverà alcun materialismo in me-; vuol dire che -Io sono un puro essere spirituale, ad immagine del Mio Padre Celeste, che cammina nei Cieli, ed il mio tesoro è in alto e non in basso, in cui regnano lussuria e decadimento.  

Colossesi 3:10  giacché avete svestito l'uomo vecchio coi suoi atti e rivestito il nuovo, che si va rinnovando in conoscenza ad immagine di Colui che l'ha creato. 

L'illusione dell'uomo come Adamo nella sua trasgressione, è quella di pensare di poter mettere da parte la propria celeste immagine spirituale, per una terrena di carne e sangue per ottenere il mondo, ma cercando di essere saggio attraverso gli occhi, diventa uno sciocco [Romani 1:22-23]. Questa è la medesima vera tentazione che Gesù mentre era nel deserto, luogo in cui Satana lo tentò per quaranta giorni. In cambio delle ingannevoli glorie e ricchezze di questo  temporale mondo materiale, Satana Gli chiese di venerarlo e prostrarsi ai suoi piedi. Venerare Satana equivale a conformarsi alla menzogna ed alla carne, passando dall'immagine spirituale di Dio a quella dell'uomo mortale della terra. Gesù rifiutò tale richiesta, continuando a venerare il Dio vivente, nello Spirito e nella verità, mantenendo il Suo celestiale stato.  

E' vero che Dio possiede tutte le cose, ma non ha bisogno di scendere dal Paradiso per possederle fisicamente. Anche Gesù confessò la stessa cosa, dicendo che tutto ciò che è del Padre è anche Suo, e nonostante non fosse conosciuto per avere delle grandi ricchezze materiali e nemmeno si sforzasse di ottenerle, aveva tutto ciò di cui aveva bisogno. D'altro canto, gli uomini nella propria ignoranza, cercano di possedere fisicamente ogni cosa e di nominarla secondo la propria identità terrena: ecco perché esistono le guerre, l'odio, le gelosie e tante ingiustizie in questo mondo. Nella loro ingannevole e continua ignoranza nel cercare di ottenere il dominio del mondo, la morte aleggia su di loro, in quanto perdono la protezione della consapevolezza del Figlio del Dio vivente. Questo è quanto Gesù volle dimostrare attraverso la parabola del ricco avaro, che nella bramosa ricerca del dominio di questo mondo, fallì nella conoscenza del Dio vivente e finì nella notte e nella tomba[Luca 12:15-21].  

UOMO, NON ESSERE COME LA SCIMMIA CHE VIENE SCOPERTA MENTRE CERCA DI RUBARE UN BISCOTTO DAL BARATTOLO: METTE LA ZAMPA NEL BARATTOLO AFFERRA IL BISCOTTO, MA NON RIESCE A TIRAR FUORI LA ZAMPA CONTINUANDO A TENERE IL BISCOTTO, NELLA SUA STUPIDITA' NON LO LASCIA ANDARE FIN QUANDO NON VIENE CATTURATO. 

Non lasciamoci trascinare dall'illusione di poter ottenere tutto in questo mondo, mettendo da parte la conoscenza della Gloria con il Padre sin dalla fondazione del mondo, perché in quell’illusione si perde l'anima per il potere dell'inferno [Matteo 16:26]. Se evitate di non credere, per aggrapparvi alla vera vita eterna otterrete ogni cosa; avverrà che abbiate tutte le cose in Dio o nulla come uomini mortali, perché le poche cose che pensate di avere come uomini, vi saranno sottratte. Questa è una dura pillola da mandar giù, ma la verità ci condurrà lì.  

LA DIMOSTRAZIONE DI GESU' DELL'INTERIORE VESTE DI LUCE

 

Quando Gesù ascese alla montagna e si trasfigurò dinnanzi ai Discepoli, rivelando la Gloria e la protezione in cui coscientemente camminava, ci stava in realtà mostrando  un'immagine allo specchio del nostro vero io. Si legge di ciò nel Nono Capitolo di Luca.  

Luca 9:28  Circa otto giorni dopo questi discorsi, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo, e salì sul monte a pregare. 29  Mentre pregava, l'aspetto del suo volto fu mutato e la sua veste divenne di un candore sfolgorante. 30  Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, 31  i quali, apparsi in gloria, parlavano della sua dipartita che stava per compiersi in Gerusalemme. 32  Pietro e quelli che erano con lui erano oppressi dal sonno; e, quando si furono svegliati, videro la sua gloria e i due uomini che erano con lui. 33  Come questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: "Maestro, è bene che stiamo qui; facciamo tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia". Egli non sapeva quello che diceva. 34  Mentre parlava così, venne una nuvola che li avvolse; e i discepoli temettero quando quelli entrarono nella nuvola. 35  E una voce venne dalla nuvola, dicendo: "Questi è mio Figlio, colui che io ho scelto: ascoltatelo". 36  Mentre la voce parlava, Gesù si trovò solo. Ed essi tacquero e in quei giorni non riferirono nulla a nessuno di quello che avevano visto.   

Il radioso aspetto e la luminosa veste di Gesù rappresentano in realtà, la nostra immagine glorificata del principio del mondo, di cui l'uomo ha perso la conoscenza nella caduta. E' il mistero dei secoli, chiamato Cristo interiore, l'unica speranza di Gloria per ogni uomo. Gesù non Si rivelò a noi dal Cielo per predicare sul Suo aspetto umano, ma piuttosto per dimostrare l'uomo glorioso che è con noi. Questo è  il glorioso stato di pienezza che è stata nascosta dai principati e dai poteri di questa epoca (saggezza e credenze umane), per far fallire l'uomo nel riconoscere il Signore della Gloria, che in realtà, è la rivelazione del nostro vero io [Colossesi 1:26-27]. Se i loro occhi fossero stati aperti a quella gloriosa vista, proprio come quelli dei tre Discepoli, non avrebbero crocifisso il Re della Gloria [1 Corinzi 2:8]. Ora comprendiamo perché Gesù disse: “ Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno”. Quando ci ribelliamo al movimento dello Spirito, il cui unico scopo è quello di portare la realizzazione della nostra vera forma gloriosa, davvero non sappiamo cosa stiamo facendo.  

Mentre Gesù si trasfigurò dinnanzi ai Discepoli, rivelando la Sua veste di luce, essi ascoltarono una voce proveniente dalla nuvola gloriosa, che li circondò dicendo: “Questo è il Mio Figlio prediletto: ascoltateLo”. Quella voce rassicurante è ciò che distingue il Figlio di Dio dall'ordinario uomo della carne; sapere che camminava irreprensibile nella presenza del Padre, facendo la Sua volontà, era il segreto celato nelle potenti opere di Gesù. In alcun modo avrebbe potuto avere tale conoscenza, senza l'elevata coscienza in cui camminava. Se fosse rimasto in una coscienza umana, di un uomo nato in una mangiatoia, discendente di Abramo, patriarca degli Ebrei, non avrebbe in alcun modo, conoscere quella voce. A questo punto, qualcuno potrebbe dire che effettivamente, la Bibbia ci dice che Gesù discendeva da Abramo [Matteo 1:1-17], ma dimentichiamo che Gesù stesso disse di essere esistito ancor prima di Adam [Giovanni 8:58]. Grazie a Dio, dopo essersi trovato nella forma dell'uomo della polvere, risorse nella Sua coscienza interiore, reclamò la Sua vera identità e si riunì nella conoscenza del Suo amato Padre [Filippesi 2:8].  

La differenza con i Discepoli ed il resto del mondo, capi religiosi della loro epoca inclusi, consiste nel fatto che si risvegliarono dal loro sonno. Come si legge in [Luca 9:32], mentre i Discepoli dormivano in cima alla montagna, fu al risveglio che i loro occhi si colmarono di una vista gloriosa. Molte persone oggi, sono legate ad una corrotta natura di peccatori, ed a volte c'è una tendenza a chiedersi se lo si può fare davvero, ma la risposta giace nel nostro risveglio dall'illusione che siamo creature della terra, non lasciamo più che il diavolo ci inganni, credete alla voce di Dio. Quando ci risveglieremo dal sonno profondo di Adamo, lavandoci la faccia, vedremo Dio in noi e noi in Lui, perfetto e impavido, senza macchia. Come i discepoli, dobbiamo abbracciare la nostra croce ogni giorno, ascendere sulla terra, liberandoci dai legami con l'esistenza umana. Nella tranquillità e solitudine, lontano dalle innumerevoli voci degli uomini nei sistemi di Babilonia, riscopriremo l'uomo interiore, che sarà sempre circondato dalla Gloria del Padre.

 

LA QUINTA TROMBA: REALIZZARE LE NOSTRE VESTI DI LUCE

 Cercheremo sempre dei modi per riscoprire la nostra veste di luce, per ritornare a stare di nuovo dinnanzi al volto del Padre, nel luogo in cui regna tutto il potere e fare le opere dell'Alfa che facemmo nel Padre al principio, quando creammo tutte le cose. Non sapete che facevate parte della compagnia delle stelle de mattino che cantano gioiosamente alla presenza del Padre, ancor prima che nascesse la forma? Molte persone hanno dimenticato tale verità, a causa della propria caduta adamitica [Giobbe 38:5-7], ma è giunto il momento di reclamare la nostra splendente veste di luce. Farlo equivale ad annullare la maledizione per  reclamare la Gloria persa in Adamo, e riscoprire la gioia della nostra salvezza. Benedetti sono quelli che conoscono davvero la gioia; sono gli unici che reclameranno la propria veste di luce, per poi riscoprire la presenza dell'Eterno Dio vivente [Salmo 89:15-16].

 Nel messaggio della quinta tromba alla quinta chiesa (Sardi), la Parola del Signore istruisce i Santi affinché siano vigili, dal momento che appariranno nella Gloria con Cristo.

 Apocalisse 3:1  "All'angelo della chiesa di Sardi scrivi: Queste cose dice colui che ha i sette spiriti di Dio e le sette stelle: Io conosco le tue opere: tu hai fama di vivere ma sei morto. 2  Sii vigilante e rafforza il resto che sta per morire; poiché non ho trovato le tue opere perfette davanti al mio Dio. 3  Ricòrdati dunque come hai ricevuto e ascoltato la parola, continua a serbarla e ravvediti. Perché, se non sarai vigilante, io verrò come un ladro, e tu non saprai a che ora verrò a sorprenderti. 4  Tuttavia a Sardi ci sono alcuni che non hanno contaminato le loro vesti; essi cammineranno con me in bianche vesti, perché ne sono degni. 5  Chi vince sarà dunque vestito di vesti bianche, e io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma confesserò il suo nome davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli. 6  Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.  

Tenete bene in mente che i sette messaggi alle sette chiese fanno largo all'eternità; sono in realtà, la voce dell'Alfa e dell'Omega (Cristo), che si espande fino a risvegliare i Santi, girandoli fino a Lui. I sette messaggi alle sette chiese rappresentano un messaggio di verità, che come pura luce passata attraverso lo spettro di colori, possono essere presentati o percepiti in sette colori.  

Il messaggio alla quinta chiesa ci fa scoprire e mantenere immacolati i nostri indumenti di luce, per riunirci con tutto ciò che è di Cristo, ed apparire con Lui nella Sua maestosa Gloria, proprio come appare al mondo. La tanto anticipata apparizione e di Cristo ed i Suoi angeli, che rivelerà il mistero divino e giudicherà il mondo, non è altro che lo Spirito di Cristo che rivelerà Se Stesso al mondo, tramite i Suoi messaggeri che hanno obbedito alla Sua Parola, ponendosi in Cristo. In molte parabole e profezie di Gesù inerenti l'apparizione del Figlio dell'uomo, con grande Gloria e potere insieme agli angeli, fece riferimento agli angeli che riuniranno gli eletti provenienti dai quattro venti della terra, che separeranno le pecore dalle capre, i buoni dai cattivi, ecc. Ovunque l'Invisibile apparirà insieme agli angeli.  

Questi angeli o messaggeri potete essere voi, io o chiunque ascolti la Parola della verità e vi si conforma. Gli angeli di Cristo, che sono interpretati come messaggeri, sono semplicemente dei servi di Dio, che hanno abbandonato la propria volontà ed i propri desideri, unendosi alla volontà di Dio, lasciandosi alle spalle tutto il resto. Coloro i quali trasportano la loro croce, che indica la morte dell'umana esistenza per unirsi con il Signore (lo Spirito) e servirlo, erediteranno proprio il Signore. Costoro regneranno con Cristo, nella nuova era di Gloria e diventeranno i calici d'onore in cui lo Spirito di Cristo Si rivela al mondo. La Sua venuta sarà meravigliosa e meravigliosa per quelli che L'attendono, praticando pazientemente la Parola di Dio.  La Sua apparizione infliggerà tormento ed angoscia dell'anima a chi si ribella, rifiutando la chiamata all'obbedienza della Parola. Il Signore non tormenta, ma è il cuore degli uomini a condannarli, quando si troveranno dinnanzi alla piena Gloria e maestà del Creatore del Cielo e della terra. Per sfuggire all'ira divina, derivante dalla grande convinzione del peccato, nel momento in cui Cristo Si rivelerà tramite i Suoi calici d'onore (messaggeri), tutti gli uomini vengono ammoniti affinché si umilino ed obbediscano alla Parola, perché non ci sarà alcun luogo in cui nascondersi per chi odia la verità.  L'unico modo per poter sfuggire all'ira di Dio e trovare il Suo favore nel Regno della vita, è “indossare” Cristo (vesti di luce) e godere della numerosa presenza dei Santi in Lui.  

A tale scopo, il Padre ha inviato il Suo Spirito (i Sette Spiriti di Dio), per aiutarci a trovare Cristo. I Sette Spiriti di Dio sono i sette occhi dell'Agnello (Cristo), che rappresentano la vista spirituale e la saggezza di Cristo, così come Giovanni vide in una visione [Rivelazioni 5:6]. I Sette Spiriti sono stati inviati sulla terra allo scopo di redimere l'uomo della terra, per fargli riscoprire la Gloria. E' grazie a questi Spiriti che le sette stelle di Dio (Pleiadi) sono sempre luminose; tali stelle non sono altre che innumerevoli angeli e messaggeri che indossano delle splendenti vesti di luce [Rivelazioni 3:1, Rivelazioni 1:20]. Se dovessimo ancora una volta, indossando le vesti di luce, aggirarci tra le Pleiadi nella Gloria di Cristo, riceveremmo la saggezza dello Spirito di Dio. Ciò vuol dire perdere ogni forma di intelligenza e comprensione umana, per ricevere ciò che proviene dall'Alto. Al principio, l'unica maniera in cui potemmo aver perso le nostre vesti di luce e di conseguenza il posto tra le Pleiadi, fu quando sostituimmo la saggezza di Dio con quella dell'uomo, rappresentata dalla conoscenza del bene e del male.  

In principio, quando l'uomo ricevette l'intelligenza dall'albero della vita, era in Cristo, ossia il suo nome era scritto in Cristo, il Libro della vita. Ad ogni modo, nel momento in cui l'uomo cominciò a ricevere l'intelligenza dall'albero della conoscenza del bene e del male, che rappresentava la carnale terrena saggezza umana, perse la sua copertura di luce (coscienza di Cristo) e di conseguenza, il suo nome venne can cancellato dal Libro della vita, e venne scacciato dalle miriadi di angeli, che radunano dinnanzi al volto del Padre. Ora mi rivolgo a coloro i quali ricevono per la prima volta degli insegnamenti spirituali: voglio che comprendiate che Dio usa il Libro della vita per descrivere quelli che sono nel Corpo di Cristo; non si tratta di un registro letterale, posto su una scrivania in cielo. Se vi leggiamo i nostri nomi, ciò vuol dire semplicemente che siamo in Cristo, la nostra vita è in Lui. Dio è l'unico a conoscere i nomi contenuti nel libro, ed è anche l'unico che possa aprirlo; né gli uomini e nemmeno gli angeli conoscono i nomi. 

La volontà di Dio è che ci riuniamo di nuovo alle miriadi di angeli (Santi), dinnanzi alla Sua gloriosa presenza, con canti di gioia e di conseguenza, sfuggire al Suo rimprovero, nel momento in cui appare con loro (angeli e Santi) davanti al mondo [Giuda 1:23-24]. La quinta tromba ci dirà come fare a reinserire i nostri nomi sul Libro della vita, dove potremo godere della pienezza della vita. Ci ammonisce di rinforzare le cose che moriranno in noi, ricordate come le abbiamo ricevute, pentitevi e continuate a vivere secondo ciò che ci è stato rivelato dallo Spirito. Così come i Sette Spiriti bruciano dentro di noi, rivelandoci l'origine di tutte le cose nella mente di Dio, siamo ammoniti affinché continuiamo a vivere in tale rivelazione. Dobbiamo essere vigili, cioè i nostri occhi devono diventare uno solo, e la mente deve focalizzarsi sulle cose dello Spirito, così come ci sono state rivelate. Non dovremo più tornare a percepire la realtà seconda la mente della carne, altrimenti rischieremo di morire come Adamo. Deve esserci continuità nella rivelazione fornita dallo Spirito, in quanto è l'unica cosa che possa purificarci e far sì che la consapevolezza di Cristo possa crescere in noi.  

Il vero pentimento non consiste nell'andare in chiesa ogni domenica e piangere, e non è rispondere alle chiamate all'altare ogni volta che il pastore fornisce un messaggio di movimento. Il vero pentimento che Gesù si aspetta dai Suoi figli è interpretato in greco, come -metaneō-; -pensare diversamente- o -con il senno di poi-, cioè -riconsiderare-. Ciò significa che dobbiamo cambiare la nostra mente posta sul livello del serpente che striscia sul pavimento (mente carnale), sostituendola con quella dell'Agnello, che possiede i Sette Spiriti (mente dello Spirito). Soltanto in tale stato di continuo pentimento che potremo annullare la maledizione di Adamo, perdendo la materiale coscienza del sé, riacquistando la celestiale consapevolezza e la coscienza di Cristo. Osservando con continuità e perseveranza, saremo spinti fuori dalla dura argilla dell'orribile pozzo dell'esistenza umana, riprendendo la consapevolezza delle nostre vesti di luce. Ancora una volta, ascolteremo la voce tra le nuvole, che dice: “Questo è il Mio Figlio prediletto, nel Quale Mi sono compiaciuto”. Non ci sarà più la vergogna causata dalla nostra nudità, nel momento in cui riscopriremo il volto del Padre, ancora una volta con canti di gioia.

 

MANTENERE LE NOSTRE VESTI DI LUCE

 Gesù ha raccontato la parabola di una festa in onore delle nozze del figlio di un re [Matteo 22:1- 14]. Molte persone furono invitate alle nozze, ma la maggior parte di quelle che occupavano un importantissimo ruolo sociale e dai vari interessi rifiutò l'invito; allora le persone di bassa reputazione si radunarono a tale festa. Ci si aspettava che gli invitati cingessero alla festa coperti dalle proprie vesti e che continuassero a tenerle durante i festeggiamenti. Nel corso della festa, il re giunse a vedere gli ospiti, e notò che uno di essi non indossava le vesti per l'occasione. Venne sollevato, gli vennero legati piedi e mani, e gettato nella più profonda oscurità.

Gesù uso questa parabola per descrivere la nostra eterna unione matrimoniale con Cristo, l'invisibile ed incorruttibile Figlio di Dio. Si tratta del raduno delle nazioni in una, in Cristo, secondo la volontà di Dio [Efesini 1:9-10]. L'invito di Dio si sta espandendo oggi a tutti gli uomini, e li sta chiamando affinché si riuniscano in una compagnia matrimoniale ed in un'unica entità nell'Unigenito Figlio di Dio. Tale unione è l'unico dono che Dio fa all'umanità, perché chiunque la rigetterà finirà tra i braccia della morte, e sappiamo anche che Dio rivelerà il Figlio dal Paradiso, per combattere contro la morte. Gli uomini che si aggrappano alla loro stessa vita e rifiutano questo importante invito, soffriranno la fiammeggiante ira di Dio, quando apparirà negli obbedienti; questi ultimi si raduneranno insieme e rappresenteranno l'armata di Dio, che distruggerà quelli che rifiuteranno questo importante invito alla vita.  

Gli uomini avranno accesso a questa importante unione spirituale, solo se indosseranno il loro abito nuziale, simbolo della coscienza di Cristo, muovendo ed agendo in Lui nella Fede. Agire in Cristo rappresenta una costante e cosciente crescita della conoscenza di Cristo, ed il calo della coscienza del vecchio uomo della carne. L'amico senza veste è semplicemente colui il quale non si mantiene nella conoscenza del vero Dio vivente. Per entrare a far parte del gruppo, deve aver avuto la veste, che poi deve aver perso in seguito. La conseguenza di ciò consiste nel fatto di essere stato legato alle mani ed ai piedi, per poi venir gettato nella più profonda oscurità, tra amari pianti e tormenti, che equivale a una maggiore delusione, che conduce alla schiavitù della corruzione; in tal modo, lo stato umano diventa peggiore di quello in cui era prima di ricevere la conoscenza della verità. Giunge ad una coscienza delle tenebre di un vano mondo materiale, dove perderà di nuovo la cosciente conoscenza del suo posto nell'Onnipotente Dio, e le vaste ed infinite benedizioni a sua disposizione.  Tale è la conseguenza del non tenere diligentemente il proprio io nella verità.  

La nostra crescita nella conoscenza del Figlio di Dio avviene progressivamente, persino quando penserete di realizzare di comandare e regnare in Cristo, dovrete stare attenti a restare in tale stato, lottando per la Fede fino alla fine. Chiunque nasca da Dio ha il solo dovere di mantenersi in quello stato, così che il maligno non lo privi della sua corona. E' proprio quello stato che vi sosterrà e vi guarirà. Il nostro dovere non consiste nel cercare il pane o i vestiti, o cercare di sopravvivere come fanno le nazioni, ma indossare le vesti di luce per l'eternità. Quando Gesù, rivolgendosi ai Discepoli, disse loro di stare attenti al lievito dei Farisei, nella loro bassa ed impoverita percezione umana, pensarono stesse parlando del pane. Gesù rammentarono loro immediatamente che il pane non era un problema per Lui, infatti, soltanto cinque ore prima aveva trasformato cinque pani in migliaia. Gesù intendeva dire loro di stare attenti alle credenze dell'epoca, che corrompevano e derubavano l'uomo della propria copertura. Quest'ultima costituisce il potere che diede a Gesù la Fede di moltiplicare il pane, e compiere opere che agli uomini paiono impossibili. Perciò, cosa dovremmo sforzarci di ottenere? Il pane o la copertura? 

Lo stesso ordine di custodire lo stato in Dio, è lo stesso comandamento dato ad Adamo, quando Dio gli disse di mantenere il giardino, che rappresentava il suo stato, ma trasgredì purtroppo. Sappiamo che il ramo non può portar frutti finché  non resta nella vite: Cristo è la vite e tutti quelli che non si mantengono in essa, muoiono e sono di nuovo soggetti al sistema dell'uomo ed alle tormentose fiamme infernali [Giovanni 15:4- 6]. Non conta a che livello di crescita vi troviate, deve'esserci zelo nel restar vigili nello Spirito, altrimenti perderete la copertura e vi scoprirete di nuovo privi della conoscenza della presenza di Dio.  

1Giovanni 5:18  Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non persiste nel peccare; ma colui che nacque da Dio lo protegge, e il maligno non lo tocca.  

Ci sono molte persone che hanno cominciato il proprio percorso cristiano con grande zelo, che hanno provato l'amore di Dio e visto i poteri degli anni a venire, ma dopo un po' non si sa dove siano finiti. Cosa può essere andato male?  Non si sono semplicemente allontanati dal maligno, la cui missione è di rubare, uccidere e distruggere. Il maligno uccide e distrugge, derubandoci della cosciente conoscenza di essere nel Figlio di Dio; in altre parole, cerca di privarci della copertura di luce, e di farci mostrar nudi dinnanzi al Padre.  

Per questa ragione, dobbiamo restare vigili nello Spirito ed osservare senza sosta, perché il diavolo cerca di ingannare, rigettandoci nella profonda fossa d'argilla dell'uomo mortale.  

Giovanni ebbe una visione dell'ostacolo che attende i figli di Dio, mentre ascendono al Paradiso. 

Apocalisse 16:12  Poi il sesto angelo versò la sua coppa sul gran fiume Eufrate, e le sue acque si prosciugarono perché fosse preparata la via ai re che vengono dall'Oriente. 13  E vidi uscire dalla bocca del dragone, da quella della bestia e da quella del falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane. 14  Essi sono spiriti di demòni capaci di compiere dei miracoli. Essi vanno dai re di tutta la terra per radunarli per la battaglia del gran giorno del Dio onnipotente. 15  (Ecco, io vengo come un ladro; beato chi veglia e custodisce le sue vesti perché non cammini nudo e non si veda la sua vergogna). 16  E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Harmaghedon.  

Il grande fiume Eufrate fu menzionato per la prima volta nella Genesi, come uno dei quattro fiumi che si dividevano da quello che nasceva dall'Eden. Nella sua trasgressione, Adamo fu portato via dal giardino di Dio (Regno dello Spirito), al di là del grande fiume Eufrate, dove si stabilì tra le nazioni della terra. Il grande Eufrate rappresenta il confine tra lo Spirito e la carne. In realtà, queste sono delle allegorie che rivelano la degradazione spirituale dell'uomo, dalla Gloria di Dio all'uomo mortale della terra. Nella sua trasgressione, Adamo  fu allontanato dal luogo delle delizie e della vita, ma con la Grazia del Signor Gesù Cristo, viene riportato di nuovo dal suo luogo tra le nazioni, al di là dell'Eufrate, fino alla Gloria perduta. Tutto ciò avverrà spiritualmente, nel momento in cui cominceremo la nostra ascesa nel Paradiso di Dio. Con il raduno dei Santi, essi sono ammoniti affinché vigilino e mantengano le proprie vesti, perché il drago, la bestia e falso profeta, che rappresentano i diversi volti o manifestazioni del principe di questo mondo, sarà pronto a far la guerra contro di loro, cercando di negare loro la Gloria.  

Gli spiriti dei demoni che fanno miracoli, rappresentati simbolicamente dalle tre rane che venivano fuori dalla bocca del drago, e della bestia e del falso profeta, rappresentano la menzogna e l'inganno di Satana, che cerca di ingannare e derubare i figli di Dio delle loro vesti di luce, e renderli deboli. La bestia, il drago ed il falso profeta sono un'unica entità, e rappresentano l'uomo, i sistemi umani e religiosi. Ciò che viene fuori dalla loro bocca, è il respiro dello Spirito dell'uomo, che è come Satana inconsapevole delle cose di Dio, ma è consapevole di quelle che riguardano l'uomo mortale e questo mondo carnale. Finché l'uomo sarà rinforzato dalla conoscenza dello Spirito dell'uomo, ignorerà  il grande invisibile Dio interiore, e pertanto non potrà vedere la vita.  

Paolo spiega che lo Spirito dell'uomo (carne), che è in realtà il principe di questo mondo, non conosce le cose che riguardano Dio (Spirito)  [1Corinzi 2:6-14], per tale ragione gli uomini si contraddicono reciprocamente e si fanno la guerra [Galati 5:16-17]. 

Come figli che ascenderanno nell'onnipotenza di Dio, tenendo le nostre vesti immacolate, lontane dalle menzogne che caratterizzano questo mondo oscuro, dobbiamo lottare nella battaglia della Fede del nostro Signor Gesù, in quella che è spiritualmente chiamata la battaglia di Harmaghedon. Il nome Harmaghedon  usato semplicemente perché nei tempi antichi era un campo di battaglia molto conosciuto, in cui vennero combattute delle grandi guerre; un luogo in cui alcuni grandi re trionfarono gloriosamente, mentre degli altri furono definitivamente sconfitti. Un esempio è quando in tale luogo Debora e Barac distrussero Sisera ed i suoi grandi carri. Sisera rappresenta le forze oscure [Giudici 5], cercava di tirar giù le stelle di Dio, ma restarono al loro posto lottando dalla loro celestiale dimora. Queste sono soltanto delle ombre delle grandi battaglie durante i giorni del Signore. 

Tutto ciò che il falso profeta, la bestia ed il drago cercano di fare è farci perdere la sacra cosciente conoscenza del Cristo in voi. Ogni Spirito che non confessa Cristo, l'invisibile Figlio di Dio, è presente nella carne, ed è lo Spirito (respiro) di un falso profeta. 

1Giovanni 4:1  Carissimi, non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio; perché molti falsi profeti sono sorti nel mondo. 2  Da questo conoscete lo Spirito di Dio: ogni spirito, il quale riconosce pubblicamente che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; 3  e ogni spirito che non riconosce pubblicamente Gesù, non è da Dio, ma è lo spirito dell'anticristo. Voi avete sentito che deve venire; e ora è già nel mondo.  

E' importante sapere che il drago, la bestia ed il falso profeta sono tutti concetti spirituali, che non hanno niente a che fare con l'Iran, la Russia o la Cina, non è un'unione come quella europea come sostengono quelli che si occupano della previsione della fine del mondo. Rappresentano semplicemente lo Spirito (respiro) di questa epoca oscura, che rinforza ed agisce negli uomini carnali. La tentazione e la menzogna nascono dalla vostra mente carnale; agisce attraverso i membri familiari, gli amici, associando di certo tutti gli uomini che non agiscono nella conoscenza della verità. Paolo lo definisce come lo Spirito che agisce nei figli della disobbedienza [Efesini 2:2].  

La guerra e la sfida della nostra Fede è di sconfiggere quei nemici, nell'attimo in cui cercano di strapparci la conoscenza della verità. Durante i giorni del Suo ministero sulla terra, Gesù dovette confrontarsi giorno e notte con le tentazioni  e le contraddizioni della mente carnale, cercando di mantenere la Sua veste. L'intimidazione, le domande tentatrici, la derisione, l'essere frainteso, le false accuse, ecc., erano tutte progettate allo scopo di privare Gesù della Sua copertura, ma lottò nella battaglia della Fede fino alla fine.  

Un subdolo esempio delle tentazioni è rappresentato da Pietro, un Discepolo, il quale cercò di rimproverare Gesù riguardo la morte sulla croce; l'immediata risposta di Gesù fu: “Vieni dietro di me Satana”. La voce apparteneva al principe delle tenebre, la stessa voce dell'inganno che cercava di incoraggiare Gesù a preservare la Sua vita umana, e ad abbandonare quella vera vita interna in Dio [Matteo16:21-23]. Questa è la saggezza che inganna gli uomini e costruisce l'uomo esteriore della carne, trascurando l'uomo interiore che appartiene a Dio. Ciò che Pietro fece sembrava giusto secondo la saggezza umana, ma è l'ingannevole amministrazione della morte che il diavolo usa, agendo attraverso le emozioni delle sue vittime designate. Lo stesso Pietro, tempo prima, definì la roccia su cui Gesù avrebbe poi costruito la chiesa, perché ricevette la rivelazione della verità dallo Spirito del Padre, che rivelò il Cristo, Figlio del Dio vivente, in Gesù [ Matteo 16:15-18]. Perciò, vedete che la nostra battaglia non è contro la carne ed il sangue, bensì contro i principati ed i poteri, che agiscono tramite le credenze degli uomini mortali della polvere [Efesini 6:12]. Dobbiamo iniziare la nostra battaglia distaccandoci dalla nostra mente, dalle credenze umane che tendono ad esaltarsi contro la conoscenza del Cristo interiore.  

Tutto ciò che cerca di coprire o nascondere il mistero del Cristo interiore appartiene al diavolo, ed è ciò che esattamente i sistemi del mondo che hanno fatto un accordo con la morte, fanno.  Perciò, ogni uomo che manterrà la conoscenza nel Cristo, deve lottare nella Fede, restando ben ancorato alla verità e testimoniando la giusta confessione fino alla fine. Dovremmo tenere bene in mente che non esiste nulla che sia celato dall'ignoranza di questa epoca che non verrà rivelata, perciò siamo avvertiti di restare nella verità e confessare il Cristo interiore [Luca 22:2-3]. Dobbiamo continuamente indossare l'armatura di luce per poter distruggere ogni imponente freccia del maligno.  

Romans 13:12  La notte è avanzata, il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.  

Giovanni vide un altro magnifico raduno dei redenti; indossavano tutti delle tuniche bianche, ed erano dinnanzi al trono di Dio [Rivelazioni 7:9-17]. Se restiamo pazientemente al nostro posto, reclamiamo e teniamo le nostre vesti, ci scopriremo tra le grandi innumerevoli moltitudini dei redenti, con le vesti di luce, dinnanzi al trono guardando la Gloria e la sicurezza della presenza di Dio. Non ci saranno più lamenti e digrignare dei denti del mondo esteriore, perché saremo sotto le ali protettive del Dio Onnipotente, per l'eternità. In quest'ora, reclamiamo le nostre gloriose vesti di luce con coraggio nella Fede nel sangue dell'Agnello, che ci purifica da ogni senso di un'ingannevole coscienza derivata da un'illusoria identità di carne e sangue, e Lui, che è vero, cresce ogni giorno in noi.

 

Amen

Trevor Eghagha


 

 

 
  "Sorgi, risplendi, poiché la tua luce è giunta, e la gloria del SIGNORE è spuntata sopra di te!!!  Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.!!   Poiché la creazione aspetta con impazienza la manifestazione dei figli di Dio; !!    perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore. !!!