Questo messaggio è per la nostra edificazione e
consolidazione nella fede in Cristo Gesù. Noi siamo chiamati
alla santità e alla perfezione in Gesù Cristo. Tale perfezione
non avviene tramite opere umane, ma con la sapienza data
liberamente a noi dallo Spirito Santo. Tutte le cose invisibili
alla nostra vista e sapienza, saranno portate alla luce affinché
entreremo nella vita gloriosa che cerchiamo.
Alcuni di
noi credenti hanno compiuto tante opere nel nome di Cristo,
nonostante siano in pochi, quelli che trovano la pienezza della
salvezza che cercano. Di sicuro, tanti hanno l’opinione che la
vittoria totale si trova nel cielo, dove si crede ci sia la
città celeste di Dio. Sicuramente esiste il Regno di Dio nel
cielo, ma non è un Regno visibile, né un cielo fisico. Il Regno
di Dio è dentro di noi, è una realtà accessibile nella nostra
coscienza non con un tipo di ascensione fisica, come tanti
pensano oggi. [Luca 17:20-21]
Per farci capire questa verità, il figlio di Dio è venuto a
svelare la vita del Regno, e a farci sapere che tali opere sono
alla nostra portata, basta credere in ciò che lo Spirito sta per
rivelare in questa ora.
Giovanni 14:12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me
farà anch'egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori,
perché io me ne vado al Padre;
La fede che Gesù Cristo dimostrò con il mistero della
pietà, era per farci conoscere una vita nascosta in Dio, con
delle risorse e possibilità illimitate e infinite. Egli mostrò
una vita soggetta né al tempo, né allo spazio, né altri
parametri che governano questo mondo materiale, soggetto alla
corruttibilità. Egli dimostrò questa vita senza limitazione,
quando camminò sul mare, quando moltiplicò cinque pani in
migliaia, quando passò in mezzo a quelli che cercarono di
ucciderlo, la guarigione di molti con la virtù che scorreva
attraverso di lui ecc.
Gesù non ha fatto tali opere per governare il mondo, né
come un esibizionista, ma per farci conoscere le risorse
illimitate dentro noi stessi.
Fin dal principio, siamo stati tutti creati perfetti e
completi, e tutti ciò che serve per la nostra felicità si trova
dentro di noi. L’uomo ha sempre cercato la soddisfazione
esteriormente, ma trova solo tribolazione e un senso di bisogno.
La parabola del figlio prodigo è un esempio classico di quelli
che cercano gloria esteriormente, sola per finire in
tribolazione, tutti bisognosi e umiliati. Quando il figlio
prodigo si alzò, ricordò che aveva già a sua disposizione, tutti
ciò che cercava.
Il Regno di Dio è un Regno che possiamo raggiungere
soltanto dentro di noi,attraverso le nostre coscienze. Fin dai
giorni di Giovanni Battista, il Regno di Dio è conquistato, e
quelli determinati entrarono.
Matteo 11:12 Dai giorni di Giovanni il battista fino a ora, il
regno dei cieli è preso a forza e i violenti se ne
impadroniscono.
Come un insegnante saggio, lo spirito di Cristo educa i
Figli che cercano la Gloria del Padre. Quelli guidati dallo
Spirito sono Figli di Dio, poiché lo Spirito li guida alla
Gloria di Dio, che si trova nel Regno invisibile di Dio.
In questo messaggio scopriremo i due diversi alberi che
determinano il nostro stato, in relazione al progresso verso il
Regno di Dio. Come Adamo, ognuno di noi è stato generato
perfetto e completo, ma abbiamo perso questa realtà, con un
distacco spirituale.
Alla vista di Dio, siamo tutti come giardini, in altre
parole, giardini di Dio. Quando Adamo fu generato, Dio lo mise
nel giardino dell'Eden per custodirlo e curarlo, affinché
portasse buoni frutti alla Gloria di Dio. Lo stato ricco e
glorioso dell’Eden è lo stato di benessere in cui Adamo fu
generato, si spiega nella prosperità dell’anima di Adamo, ben
sazia nella Gloria di Dio. Adamo visse nella piena Gloria di
Dio, ma la perse a causa della sua disobbedienza.
Nel giardino esistevano due alberi principali,l’albero
della vita e quello della conoscenza del bene e del male. Dio
comandò ad Adamo di mangiare da tutti gli alberi del giardino
liberamente, compreso l’albero della vita, ma non dall’albero
del bene e del male. Dio disse che nel giorno in cui Adamo
avrebbe mangiato dall’albero del bene e del male, certamente
sarebbe morto.
In un momento di tentazione e disobbedienza, Adamo e Eva
mangiarono il fruito del bene e del male. Sappiamo già il
risultato di questa forma di disobbedienza, Adamo perse il suo
patrimonio nella Gloria di Dio. Il giardino, da ricco di frutti
buoni, che erano nutriti dall'acqua abbondante che scorreva in
esso, divenne un deserto con rovi e spine e una terra arida,
dove non c'era l’acqua.
Genesi 3:17-19 Ad Adamo disse: "Poiché hai dato ascolto alla
voce di tua moglie e hai mangiato del frutto dall'albero circa
il quale io ti avevo ordinato di non mangiarne, il suolo sarà
maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno,
tutti i giorni della tua vita. 18 Esso ti produrrà spine e rovi,
e tu mangerai l'erba dei campi; 19 mangerai il pane con il
sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti
tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai".
Dalla disobbedienza di Adamo, nacque il senso di essere
soli e separati dalla vita di Dio; si vede la conseguenza nella
faticosa vita di sopravvivenza a cui gli uomini sono soggetti.
L’ansia del futuro: Che mangeremo? Che berremo? Con che ci
vestiremo? Che succederà ai nostri figli? Ecc., sono i pensieri
e le preoccupazioni degli uomini estranei dalla vita di Dio. La
disperazione degli uomini è ciò che porterà i conflitti
d’interesse,l'odio fra i fratelli, la guerra, la gelosia,
l'invidia ecc.
Tutte le malvagità che vediamo in questo mondo derivano
dall’albero del bene e del male. Quest’albero non è un albero
fisico del Medio Oriente, come molti ricercatori pensano oggi. I
due alberi si trovano dentro ogni uomo; sono due tipi di vita,
due tipi di mente (coscienze), ovvero due tipi di saggezza.
L’albero della vita appartiene alla mente spirituale del Cristo,
è una vita secondo lo Spirito; ma l’albero del bene e del male
appartiene a una mente carnale, in altre parole "carne e
sangue". Il serpente, che striscia sulla terra è in armonia con
la mente carnale dell'uomo.
Dalla Bibbia, sappiamo di due tipi di saggezza, una della
terra o del mondo che possiede l’uomo mortale, e una celeste e
spirituale che è di Cristo (lo Spirito). La saggezza di questo
mondo è quella che giudica secondo la carne e non conosce le
cose che appartengono a Dio, ma solo le cose che appartengono
all'uomo mortale; è una saggezza unita con i sensi naturali
dell’uomo. Invece, la saggezza del cielo è una saggezza unita
con la mente spirituale di Cristo, è completamente allineata con
i pensieri di Dio.
Giacomo 3:14-17 Ma se avete nel vostro cuore amara gelosia e
spirito di contesa, non vi vantate e non mentite contro la
verità. 15 Questa non è la saggezza che scende dall'alto; ma è
terrena, animale e diabolica. 16 Infatti dove c'è invidia e
contesa, c'è disordine e ogni cattiva azione. 17 La saggezza
che viene dall'alto, anzitutto è pura; poi pacifica, mite,
conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale,
senza ipocrisia.
Dallo Spirito, sappiamo che siamo tutti provenienti da
quell’albero della vita fin dall’inizio del mondo, ma l’uomo
oggi non porta buoni frutti perché sono innestati in un albero
sbagliato, cioè l’albero del bene e del male.
Gesù spiegò che Egli è la vera vite (albero) e noi siamo i
tralci della vite, portiamo buoni frutti, solo quando come
tralci o rami di una vite, dimoriamo in essa. Se non dimoriamo
nella vite vera moriremo come un tralcio tagliato fuori dalla
sua vite, che finisce col seccarsi. I tralci che si seccano sono
raccolti dagli uomini e bruciati, e ciò vuol dire distruzione.
John 15:1-6 Io sono la vera vite, e il Padre mio è il
vignaiuolo. Ogni tralcio che in me non dà frutto, 2 Egli lo
toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo rimonda affinché ne
dia di più. 3 Voi siete già mondi a motivo della parola che
v'ho annunziata. 4 Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come
il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite,
così neppur voi, se non dimorate in me. 5 Io son la vite, voi
siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro,
porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. 6
Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si
secca; cotesti tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si
bruciano.
Adamo era come quel tralcio ben collegato e nutrito
dall’albero della vita, affinché portasse i buoni frutti di
gioia, pace, pazienza, amore, misericordia, salute divina e fede
illimitata ecc, perché vivesse nell'albero della vita. Dal
momento in cui egli s’innestò nell’albero del bene del male,
cessò di produrre frutti sinonimi della vita, ma cominciò a
portare frutti sinonimi della morte.
Come Adamo nella sua trasgressione, tutti gli uomini che
vivono una vita secondo la carne appartengono all’albero del
bene e del male. Gesù disse che gli uomini sono riconosciuti dai
loro frutti, se producono frutti buoni, appartengono all’albero
buono, cioè l’albero della vita. Invece se producono frutti
cattivi, appartengono all’albero cattivo, cioè l’albero del bene
è del male; tali alberi finiscono nel fuoco e nella distruzione.
Finché gli uomini vivono nell’albero del bene e del male, non
possono entrare nel Regno di Dio, perché non compiono la volontà
di Dio. Qual è la volontà di Dio?La volontà di Dio è che ognuno
di noi sappia riconoscere la verità (Cristo) che è l’albero
della vita, e di vivere in quest’albero.
Matteo 7:16-20 Li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie
forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? 17 Così, ogni albero
buono fa frutti buoni, ma l'albero cattivo fa frutti cattivi. 18
Un albero buono non può fare frutti cattivi, né un albero
cattivo far frutti buoni. 19 Ogni albero che non fa buon frutto
è tagliato e gettato nel fuoco. 20 Li riconoscerete dunque dai
loro frutti. 21 "Non chiunque mi dice: Signore, Signore!
entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio
che è nei cieli.
Come ho spiegato prima, l’albero della vita è la vita
secondo lo Spirito, cioè Cristo, ma l’albero del bene e del male
è la vita dell'uomo mortale, che vive secondo la carne. Sono
completamente diversi, perché la vita secondo la carne è una
vita falsa, fondata soltanto sulle cose temporanee del mondo
materiale, non si è consapevoli delle cose eterne che
appartengono a Dio. Quelli che vivono secondo la carne non
possono fare le cose che piacciono a Dio. Vivere secondo la
carne equivale alla morte, invece vivere secondo lo Spirito è
vita eterna e pace.
Romani
8:5 Infatti quelli che sono secondo la carne, pensano alle cose
della carne; invece quelli che sono secondo lo Spirito, pensano
alle cose dello Spirito. Rom 8:6 Ma ciò che brama la carne è
morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace;
Poiché la legge di Dio è spirituale, la conseguenza è che
gli uomini che vivono secondo la carne, non possono adempierla,
si adempirà solo quando camminiamo secondo lo Spirito. Per
questa ragione, Gesù disse che, per vivere, dobbiamo far morire
l’uomo esteriore secondo la carne, e cominciare a vivere una
vita secondo lo Spirito. Egli è venuto non per imporre le leggi
ma per farcele adempiere, perché nessuno può entrare nel Regno
di Dio senza adempiere la legge.
Matteo
5:17-20 "Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i
profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a
compimento. 18 Poiché in verità vi dico: finché non siano
passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della
legge passerà senza che tutto sia adempiuto. 19 Chi dunque avrà
violato uno di questi minimi comandamenti e avrà così insegnato
agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma chi li
avrà messi in pratica e insegnati sarà chiamato grande nel regno
dei cieli. 20 Poiché io vi dico che se la vostra giustizia non
supera quella degli scribi e dei farisei, non entrerete affatto
nel regno dei cieli.
La nostra rettitudine deve superare quella degli scribi e
dei farisei, prima di entrare nel Regno di Dio, perché la loro è
una rettitudine esteriore, davanti agli uomini. Internamente
sono corrotti e pieni di malvagità. Poiché in realtà tutti gli
uomini mortali sono degli scribi e dei farisei, è inutile
puntare il ditta contro le altre persone. I religiosi e i
moralisti,tutti gli uomini mortali, non importa la loro
posizione religiosa, sono corrotti davanti a Dio, hanno una
forma di rettitudine nella carne, ma dentro sono pieni di
malvagità, sono così perché camminano secondo la carne. Non
importa quanto un uomo tenti di fare la volontà di Dio, non
arriverà mai a farla.
Mentre Giovanni Battista battezzava degli uomini pentiti,
i farisei si avvicinarono ed egli li vide, parlando nel nome
dello Spirito, li definì “razza di vipere”, perché sono uomini
innesto nell’albero del bene e del male. Non intendo dire che
Giovanni comprese la profondità di ciò che aveva detto, ma oggi
la comprendiamo, perché abbiamo lo Spirito di Dio ad
insegnarcelo. La parola di Giovanni Battista era, “fate dei
frutti degni di ravvedimento”.
Matteo
3:7-12 Ma vedendo molti farisei e sadducei venire al suo
battesimo, disse loro: "Razza di vipere, chi vi ha insegnato a
sfuggire l'ira futura? 8 Fate dunque dei frutti degni del
ravvedimento. 9 Non pensate di dire dentro di voi: "Abbiamo per
padre Abraamo"; perché io vi dico che da queste pietre Dio può
far sorgere dei figli ad Abraamo. 10 Ormai la scure è posta
alla radice degli alberi; ogni albero dunque che non fa buon
frutto, viene tagliato e gettato nel fuoco. 11 Io vi battezzo
con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dopo di
me è più forte di me, e io non sono degno di portargli i calzari;
egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco. 12 Egli
ha il suo ventilabro in mano, ripulirà interamente la sua aia e
raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con
fuoco inestinguibile".
Ci si deve ravvedere quando si riconosce la verità, e
convertirsi e camminare secondo essa. Con Adamo, siamo tutti
trasgressori e viviamo secondo l’albero del bene e del male. In
Adamo, essendo figlio della disobbedienza, perdiamo il nostro
patrimonio di figli di Dio e diventiamo prole del serpente. Il
serpente e l’albero del bene e del male sono uniti in uno.
Finché gli uomini vivranno secondo l’albero del bene e del male,
non potranno vedere la vita di Dio, rimarranno fra i morti,
tagliati fuori dalla presenza di Dio. I frutti cattivi, dispersi
in tutto il mondo oggi sono le conseguenze dell’associazione
dell’uomo con la saggezza che proviene dall’albero della
conoscenza del bene e del male.
Il mondo oggi giace sotto il potere del maligno, perché è
nutrito dall’albero sbagliato, cioè l’albero del bene e del
male. Finché ci si nutre dall’albero sbagliato, si è sotto il
potere di Satana. Il serpente (Satana) striscia nella polvere
della terra, e ciò simboleggia il suo dominio; poiché Dio creò
l'uomo dalla polvere, nel suo stato iniziale, tale polvere è in
verità, l'uomo mortale sotto il domino di Satana; si spiega
così, lo stato vanitoso dell'uomo che vive secondo i sensi
naturali.
Tutti i sistemi degli uomini (Sistemi Religiosi anche),si
nutrono dall’albero del bene del male. Sono sistemi fondati
sulla sapienza umana, che non conoscono la verità, così com’è
nella mente di Dio. La religione e tutti i sistemi moralistici
degli uomini sono quelli che giudicano secondo le apparenze (i
loro sensi naturali) non secondo la verità (la mente dello
Spirito). Essendo perseguitato dai principi e dai potenti, sono
loro che si opponevano a Gesù fino alla morte, confermando
l’inimicizia fra la progenie della donna (Cristo) e la progenie
del serpente.
Genesi
3:15 Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua
progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il
capo e tu le ferirai il calcagno".
Non servono le dottrine religiose, né i sacrifici che
compiono gli uomini, a renderli servitori di Dio. In vano, essi
servono ciò che non conoscono. Tutto ciò che serve è conoscere
la verità e camminare in essa. La verità è la nostra vera
identità spirituale in Cristo, persa nelle tenebre di questo
mondo oscuro. La verità è: siamo originati dalla luce, la luce
che illumina il mondo; siamo creati perfetti, santi e
incorruttibili. Il senso di essere mortale o peccatore non degno
della Gloria di Dio è originato dall’albero del bene del male,
dalla mente che striscia sulla terra. Finché l'uomo si nutrirà
dall’albero del bene e del male, conformandosi ad un’immagine
terrena, gli occhi del suo cuore saranno accecati e perderanno
ogni conoscenza della forma gloriosa in Cristo.
Se cerchiamo la giustificazione alla Gloria persa in
Adamo, il consiglio di Gesù agli uomini è, “fate l’albero
buono”. Se ci svegliamo nella vita in Cristo, cioè lo Spirito,
passeremo dalla condanna che sofferta dagli uomini nel mondo,
alla vita di Dio. In Cristo non c’è la condanna, poiché la legge
dello Spirito della vita in Cristo (l’albero della vita)è libera
dalla legge del peccato e della morte (l’albero del bene e del
male).
Matteo 12:33-37 O fate l'albero buono e buono pure il suo frutto,
o fate l'albero cattivo e cattivo pure il suo frutto; perché dal
frutto si conosce l'albero. 34 Razza di vipere, come potete dir
cose buone, essendo malvagi? Poiché dall'abbondanza del cuore la
bocca parla. 35 L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose
buone; e l'uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose
malvagie. 36 Io vi dico che di ogni parola oziosa che avranno
detta, gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; 37
poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base
alle tue parole sarai condannato".
Lo Spirito ci sta donando la Sua sapienza in questa ora,
affinché cominciamo a conoscere ciò che è il vero; per farci
identificare l’albero vero e ricominciare a vivere secondo
l'albero della vita.
1Giovanni
5:20 Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato
intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in
colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il
vero Dio e la vita eterna.
Sfuggiamo alla potenza della corruttibilità e della morte,
con la sapienza di Cristo in noi, perché siamo della stessa
sostanza di Cristo, santi e perfetti.
2Pietro
1:2-4 grazia e pace vi siano moltiplicate nella conoscenza di
Dio e di Gesù, il nostro Signore. 3 La sua potenza divina ci ha
donato tutto ciò che riguarda la vita e la pietà mediante la
conoscenza di colui che ci ha chiamati con la propria gloria e
virtù. 4 Attraverso queste ci sono state elargite le sue
preziose e grandissime promesse perché per mezzo di esse voi
diventaste partecipi della natura divina dopo essere sfuggiti
alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza.
Scoprire noi stessi, innesti nell’albero della vita è
l’unico modo in cui avvengono la nostra giustificazione e
guarigione totale. Tutte le altre cose che abbiamo udito grazie
al mondo religioso, che dice che dobbiamo andare in cielo,
situato in qualche locazione geografica, sono conoscenze
estratte dalla conoscenza del bene del male. Se ci scopriamo in
Cristo, siamo in cielo sopra ogni principe e potente, e passano
tutti sensi di abbandono, paura, angoscia. In Cristo troviamo
una vita nuova, una vita piena di buoni frutti, frutti di pace,
gioia, fede; è una vita senza limitazione, perché siamo uniti in
uno con il Padre e insieme a lui tutti è possibile.
Tali articoli, non sono concepiti per gonfiarci
d’orgoglio, ma per farci conoscere la verità, affinché possiamo
vivere nella piena Gloria del Padre. Lo Spirito sta rivelando
questo messaggio in quest’ora, per restaurare ciò che abbiamo
perso con l'ignoranza che domina questo mondo. Mentre brilla la
luce, alziamoci e cominciamo a seminare lo Spirito affinché
mietiamo la vita eterna.
Galati
6:7-8 Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio; perché
quello che l'uomo avrà seminato, quello pure mieterà. :8
Perché chi semina per la sua carne, mieterà corruzione dalla
carne; ma chi semina per lo Spirito mieterà dallo Spirito vita
eterna.
Pace,
Trevor Eghagha