THE SUN-RAY MINISTRY

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  L'Eterno non cambia mai, La luce che l'ha comandato nel principio sta brillando oggi sul mondo persa nelle tenebre e nell'ignoranza. Questo Sito è disegnato per la cura dei popoli della mondo. 

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 Per quelli che capiscono inglese, potete andare a www.sunrayministry.org.

 

 


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LE DUE ALBERI DEL GIARDINO 

Genesi 2:15-17  Dio il SIGNORE prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo lavorasse e lo custodisse.  16  Dio il SIGNORE ordinò all'uomo: "Mangia pure da ogni albero del giardino,  17  ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai".

 

 


  

 

Questo messaggio è per la nostra edificazione e consolidazione nella fede in Cristo Gesù. Noi siamo chiamati alla santità e alla perfezione in Gesù Cristo. Tale perfezione non avviene tramite opere umane, ma con la sapienza data liberamente a noi dallo Spirito Santo. Tutte le cose invisibili alla nostra vista e sapienza, saranno portate alla luce affinché entreremo nella vita gloriosa che cerchiamo.

Alcuni di noi credenti hanno compiuto tante opere nel nome di Cristo, nonostante siano in pochi, quelli che trovano la pienezza della salvezza che cercano. Di sicuro, tanti hanno l’opinione che la vittoria totale si trova nel cielo, dove si crede ci sia la città celeste di Dio. Sicuramente esiste il Regno di Dio nel cielo, ma non è un Regno visibile, né un cielo fisico. Il Regno di Dio è dentro di noi, è una realtà accessibile nella nostra coscienza non con un tipo di ascensione fisica, come tanti pensano oggi. [Luca 17:20-21

Per farci capire questa verità, il figlio di Dio è venuto a svelare la vita del Regno, e a farci sapere che tali opere sono alla nostra portata, basta credere in ciò che lo Spirito sta per rivelare in questa ora.

 

Giovanni 14:12  In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch'egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 

 

La fede che Gesù Cristo dimostrò con il mistero della pietà, era per farci conoscere una vita nascosta in Dio, con delle risorse e possibilità illimitate e infinite. Egli mostrò una vita soggetta né al tempo, né allo spazio, né altri parametri che governano questo mondo materiale, soggetto alla corruttibilità. Egli dimostrò questa vita senza limitazione, quando camminò sul mare, quando moltiplicò cinque pani in migliaia, quando passò in mezzo a quelli che cercarono di ucciderlo, la guarigione di molti con la virtù che scorreva attraverso di lui ecc.

Gesù non ha fatto tali opere per governare il mondo, né come un esibizionista, ma per farci conoscere le risorse illimitate dentro noi stessi.

Fin dal principio, siamo stati tutti creati perfetti e completi, e tutti ciò che serve per la nostra felicità si trova dentro di noi. L’uomo ha sempre cercato la soddisfazione esteriormente, ma trova solo tribolazione e un senso di bisogno. La parabola del figlio prodigo è un esempio classico di quelli che cercano gloria esteriormente, sola per finire in tribolazione, tutti bisognosi e umiliati. Quando il figlio prodigo si alzò, ricordò che aveva già a sua disposizione, tutti ciò che cercava.

Il Regno di Dio è un Regno che possiamo raggiungere soltanto dentro di noi,attraverso le nostre coscienze. Fin dai giorni di Giovanni Battista, il Regno di Dio è conquistato, e quelli determinati entrarono.

 

Matteo 11:12  Dai giorni di Giovanni il battista fino a ora, il regno dei cieli è preso a forza e i violenti se ne impadroniscono.      

 

Come un insegnante saggio, lo spirito di Cristo educa i Figli che cercano la Gloria del Padre. Quelli guidati dallo Spirito sono Figli di Dio, poiché lo Spirito li guida alla Gloria di Dio, che si trova nel Regno invisibile di Dio.  

 In questo messaggio scopriremo i due diversi alberi che determinano il nostro stato, in relazione al progresso verso il Regno di Dio. Come Adamo, ognuno di noi è stato generato perfetto e completo, ma abbiamo perso questa realtà, con un distacco spirituale.  

 Alla vista di Dio, siamo tutti come giardini, in altre parole, giardini di Dio. Quando Adamo fu generato, Dio lo mise nel giardino dell'Eden per custodirlo e curarlo, affinché portasse buoni frutti alla Gloria di Dio. Lo stato ricco e glorioso dell’Eden è lo stato di benessere in cui Adamo fu generato, si spiega nella prosperità dell’anima di Adamo, ben sazia nella Gloria di Dio. Adamo visse nella piena Gloria di Dio, ma la perse a causa della sua disobbedienza. 

 Nel giardino esistevano due alberi principali,l’albero della vita e quello della conoscenza del bene e del male. Dio comandò ad Adamo di mangiare da tutti gli alberi del giardino liberamente, compreso l’albero della vita, ma non dall’albero del bene e del male. Dio disse che nel giorno in cui Adamo avrebbe mangiato dall’albero del bene e del male, certamente sarebbe morto.

In un momento di tentazione e disobbedienza, Adamo e Eva mangiarono il fruito del bene e del male. Sappiamo già il risultato di questa forma di disobbedienza, Adamo perse il suo patrimonio nella Gloria di Dio. Il giardino, da ricco di frutti buoni, che erano nutriti dall'acqua abbondante che scorreva in esso, divenne un deserto con rovi e spine e una terra arida, dove non c'era l’acqua.

 

Genesi 3:17-19  Ad Adamo disse: "Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato del frutto dall'albero circa il quale io ti avevo ordinato di non mangiarne, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita. 18  Esso ti produrrà spine e rovi, e tu mangerai l'erba dei campi; 19  mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai".  

 

Dalla disobbedienza di Adamo, nacque il senso di essere soli e separati dalla vita di Dio; si vede la conseguenza nella faticosa vita di sopravvivenza a cui gli uomini sono soggetti. L’ansia del futuro: Che mangeremo? Che berremo? Con che ci vestiremo? Che succederà ai nostri figli? Ecc., sono i pensieri e le preoccupazioni degli uomini estranei dalla vita di Dio. La disperazione degli uomini è ciò che porterà i conflitti d’interesse,l'odio fra i fratelli, la guerra, la gelosia, l'invidia ecc.  

Tutte le malvagità che vediamo in questo mondo derivano dall’albero del bene e del male. Quest’albero non è un albero fisico del Medio Oriente, come molti ricercatori pensano oggi. I due alberi si trovano dentro ogni uomo; sono due tipi di vita, due tipi di mente (coscienze), ovvero due tipi di saggezza. L’albero della vita appartiene alla mente spirituale del Cristo, è una vita secondo lo Spirito; ma l’albero del bene e del male appartiene a una mente carnale, in altre parole "carne e sangue". Il serpente, che striscia sulla terra è in armonia con la mente carnale dell'uomo.  

Dalla Bibbia, sappiamo di due tipi di saggezza, una della terra o del mondo che possiede l’uomo mortale, e una celeste e spirituale che è di Cristo (lo Spirito). La saggezza di questo mondo è quella che giudica secondo la carne e non conosce le cose che appartengono a Dio, ma solo le cose che appartengono all'uomo mortale; è una saggezza unita con i sensi naturali dell’uomo. Invece, la saggezza del cielo è una saggezza unita con la mente spirituale di Cristo, è completamente allineata con i pensieri di Dio.

 

Giacomo 3:14-17  Ma se avete nel vostro cuore amara gelosia e spirito di contesa, non vi vantate e non mentite contro la verità. 15  Questa non è la saggezza che scende dall'alto; ma è terrena, animale e diabolica. 16  Infatti dove c'è invidia e contesa, c'è disordine e ogni cattiva azione. 17  La saggezza che viene dall'alto, anzitutto è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia.  

 

 Dallo Spirito, sappiamo che siamo tutti provenienti da quell’albero della vita fin dall’inizio del mondo, ma l’uomo oggi non porta buoni frutti perché sono innestati in un albero sbagliato, cioè l’albero del bene e del male. 

 Gesù spiegò che Egli è la vera vite (albero) e noi siamo i tralci della vite, portiamo buoni frutti, solo quando come tralci o rami di una vite, dimoriamo in essa. Se non dimoriamo nella vite vera moriremo come un tralcio tagliato fuori dalla sua vite, che finisce col seccarsi. I tralci che si seccano sono raccolti dagli uomini e bruciati, e ciò vuol dire distruzione.

 

John 15:1-6  Io sono la vera vite, e il Padre mio è il vignaiuolo. Ogni tralcio che in me non dà frutto, 2  Egli lo toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo rimonda affinché ne dia di più. 3  Voi siete già mondi a motivo della parola che v'ho annunziata. 4  Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppur voi, se non dimorate in me. 5  Io son la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. 6  Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; cotesti tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano.  

 

 Adamo era come quel tralcio ben collegato e nutrito dall’albero della vita, affinché portasse i buoni frutti di gioia, pace, pazienza, amore, misericordia, salute divina e fede illimitata ecc, perché vivesse nell'albero della vita. Dal momento in cui egli s’innestò nell’albero del bene del male, cessò di produrre frutti sinonimi della vita, ma cominciò a portare frutti sinonimi della morte.  

 Come Adamo nella sua trasgressione, tutti gli uomini che vivono una vita secondo la carne appartengono all’albero del bene e del male. Gesù disse che gli uomini sono riconosciuti dai loro frutti, se producono frutti buoni, appartengono all’albero buono, cioè l’albero della vita. Invece se producono frutti cattivi, appartengono all’albero cattivo, cioè l’albero del bene è del male; tali alberi finiscono nel fuoco e nella distruzione. Finché gli uomini vivono nell’albero del bene e del male, non possono entrare nel Regno di Dio, perché non compiono la volontà di Dio. Qual è la volontà di Dio?La volontà di Dio è che ognuno di noi sappia riconoscere la verità (Cristo) che è l’albero della vita, e di vivere in quest’albero.

 

Matteo 7:16-20  Li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? 17 Così, ogni albero buono fa frutti buoni, ma l'albero cattivo fa frutti cattivi. 18 Un albero buono non può fare frutti cattivi, né un albero cattivo far frutti buoni. 19 Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco. 20  Li riconoscerete dunque dai loro frutti.  21 "Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.

 

 Come ho spiegato prima, l’albero della vita è la vita secondo lo Spirito, cioè Cristo, ma l’albero del bene e del male è la vita dell'uomo mortale, che vive secondo la carne. Sono completamente diversi, perché la vita secondo la carne è una vita falsa, fondata soltanto sulle cose temporanee del mondo materiale, non si è consapevoli delle cose eterne che appartengono a Dio. Quelli che vivono secondo la carne non possono fare le cose che piacciono a Dio. Vivere secondo la carne equivale alla morte, invece vivere secondo lo Spirito è vita eterna e pace.   

 

 Romani 8:5  Infatti quelli che sono secondo la carne, pensano alle cose della carne; invece quelli che sono secondo lo Spirito, pensano alle cose dello Spirito.  Rom 8:6  Ma ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace;

 

 Poiché la legge di Dio è spirituale, la conseguenza è che gli uomini che vivono secondo la carne, non possono adempierla, si adempirà solo quando camminiamo secondo lo Spirito. Per questa ragione, Gesù disse che, per vivere, dobbiamo far morire l’uomo esteriore secondo la carne, e cominciare a vivere una vita secondo lo Spirito. Egli è venuto non per imporre le leggi ma per farcele adempiere, perché nessuno può entrare nel Regno di Dio senza adempiere la legge.

 

 Matteo 5:17-20  "Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento. 18  Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto. 19  Chi dunque avrà violato uno di questi minimi comandamenti e avrà così insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma chi li avrà messi in pratica e insegnati sarà chiamato grande nel regno dei cieli. 20  Poiché io vi dico che se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei, non entrerete affatto nel regno dei cieli.

 

 La nostra rettitudine deve superare quella degli scribi e dei farisei, prima di entrare nel Regno di Dio, perché la loro è una rettitudine esteriore, davanti agli uomini. Internamente sono corrotti e pieni di malvagità. Poiché in realtà tutti gli uomini mortali sono degli scribi e dei farisei, è inutile puntare il ditta contro le altre persone. I religiosi e i moralisti,tutti gli uomini mortali, non importa la loro posizione religiosa, sono corrotti davanti a Dio, hanno una forma di rettitudine nella carne, ma dentro sono pieni di malvagità, sono così perché camminano secondo la carne. Non importa quanto un uomo tenti di fare la volontà di Dio, non arriverà mai a farla.  

 Mentre Giovanni Battista battezzava degli uomini pentiti, i farisei si avvicinarono ed egli li vide, parlando nel nome dello Spirito, li definì “razza di vipere”, perché sono uomini innesto nell’albero del bene e del male. Non intendo dire che Giovanni comprese la profondità di ciò che aveva detto, ma oggi la comprendiamo, perché abbiamo lo Spirito di Dio ad insegnarcelo. La parola di Giovanni Battista era, “fate dei frutti degni di ravvedimento”.

 

 Matteo 3:7-12  Ma vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: "Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire l'ira futura? 8  Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento. 9  Non pensate di dire dentro di voi: "Abbiamo per padre Abraamo"; perché io vi dico che da queste pietre Dio può far sorgere dei figli ad Abraamo. 10  Ormai la scure è posta alla radice degli alberi; ogni albero dunque che non fa buon frutto, viene tagliato e gettato nel fuoco. 11  Io vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco. 12  Egli ha il suo ventilabro in mano, ripulirà interamente la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con fuoco inestinguibile".

 

 Ci si deve ravvedere quando si riconosce la verità, e convertirsi e camminare secondo essa. Con Adamo, siamo tutti trasgressori e viviamo secondo l’albero del bene e del male. In Adamo, essendo figlio della disobbedienza, perdiamo il nostro patrimonio di figli di Dio e diventiamo prole del serpente. Il serpente e l’albero del bene e del male sono uniti in uno. Finché gli uomini vivranno secondo l’albero del bene e del male, non potranno vedere la vita di Dio, rimarranno fra i morti, tagliati fuori dalla presenza di Dio. I frutti cattivi, dispersi in tutto il mondo oggi sono le conseguenze dell’associazione dell’uomo con la saggezza che proviene dall’albero della conoscenza del bene e del male. 

 Il mondo oggi giace sotto il potere del maligno, perché è nutrito dall’albero sbagliato, cioè l’albero del bene e del male. Finché ci si nutre dall’albero sbagliato, si è sotto il potere di Satana. Il serpente (Satana) striscia nella polvere della terra, e ciò simboleggia il suo dominio; poiché Dio creò l'uomo dalla polvere, nel suo stato iniziale, tale polvere è in verità, l'uomo mortale sotto il domino di Satana; si spiega così, lo stato vanitoso dell'uomo che vive secondo i sensi naturali. 

 Tutti i sistemi degli uomini (Sistemi Religiosi anche),si nutrono dall’albero del bene del male. Sono sistemi fondati sulla sapienza umana, che non conoscono la verità, così com’è nella mente di Dio. La religione e tutti i sistemi moralistici degli uomini sono quelli che giudicano secondo le apparenze (i loro sensi naturali) non secondo la verità (la mente dello Spirito). Essendo perseguitato dai principi e dai potenti, sono loro che si opponevano a Gesù fino alla morte, confermando l’inimicizia fra la progenie della donna (Cristo) e la progenie del serpente.

 

 Genesi 3:15  Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno". 

 

 Non servono le dottrine religiose, né i sacrifici che compiono gli uomini, a renderli servitori di Dio. In vano, essi servono ciò che non conoscono. Tutto ciò che serve è conoscere la verità e camminare in essa. La verità è la nostra vera identità spirituale in Cristo, persa nelle tenebre di questo mondo oscuro. La verità è: siamo originati dalla luce, la luce che illumina il mondo; siamo creati perfetti, santi e incorruttibili. Il senso di essere mortale o peccatore non degno della Gloria di Dio è originato dall’albero del bene del male, dalla mente che striscia sulla terra. Finché l'uomo si nutrirà dall’albero del bene e del male, conformandosi ad un’immagine terrena, gli occhi del suo cuore saranno accecati e perderanno ogni conoscenza della forma gloriosa in Cristo.  

 Se cerchiamo la giustificazione alla Gloria persa in Adamo, il consiglio di Gesù agli uomini è, “fate l’albero buono”. Se ci svegliamo nella vita  in Cristo, cioè lo Spirito, passeremo dalla condanna che sofferta dagli uomini nel mondo, alla vita di Dio. In Cristo non c’è la condanna, poiché la legge dello Spirito della vita in Cristo (l’albero della vita)è libera dalla legge del peccato e della morte (l’albero del bene e del male).

 

Matteo 12:33-37 O fate l'albero buono e buono pure il suo frutto, o fate l'albero cattivo e cattivo pure il suo frutto; perché dal frutto si conosce l'albero. 34  Razza di vipere, come potete dir cose buone, essendo malvagi? Poiché dall'abbondanza del cuore la bocca parla. 35  L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone; e l'uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie.  36  Io vi dico che di ogni parola oziosa che avranno detta, gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio;  37  poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato".

 

 Lo Spirito ci sta donando la Sua sapienza in questa ora, affinché cominciamo a conoscere ciò che è il vero; per farci identificare l’albero vero e ricominciare a vivere secondo l'albero della vita.

 

 1Giovanni 5:20  Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna.

 

 Sfuggiamo alla potenza della corruttibilità e della morte, con la sapienza di Cristo in noi, perché siamo della stessa sostanza di Cristo, santi e perfetti.

 

 2Pietro 1:2-4  grazia e pace vi siano moltiplicate nella conoscenza di Dio e di Gesù, il nostro Signore. 3  La sua potenza divina ci ha donato tutto ciò che riguarda la vita e la pietà mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la propria gloria e virtù. 4  Attraverso queste ci sono state elargite le sue preziose e grandissime promesse perché per mezzo di esse voi diventaste partecipi della natura divina dopo essere sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza.

 

 Scoprire noi stessi, innesti nell’albero della vita è l’unico modo in cui avvengono la nostra giustificazione e guarigione totale. Tutte le altre cose che abbiamo udito grazie al mondo religioso, che dice che dobbiamo andare in cielo, situato in qualche locazione geografica, sono conoscenze estratte dalla conoscenza del bene del male. Se  ci scopriamo in Cristo, siamo in cielo sopra ogni principe e potente, e  passano tutti sensi di abbandono, paura, angoscia. In Cristo troviamo una vita nuova, una vita piena di buoni frutti, frutti di pace, gioia, fede; è una vita senza limitazione, perché siamo uniti in uno con il Padre e insieme a lui tutti è possibile.  

 Tali articoli, non sono concepiti per gonfiarci d’orgoglio, ma per farci conoscere la verità, affinché possiamo vivere nella piena Gloria del Padre. Lo Spirito sta rivelando questo messaggio in quest’ora, per restaurare ciò che abbiamo perso con l'ignoranza che domina questo mondo. Mentre brilla la luce, alziamoci e cominciamo a seminare lo Spirito affinché mietiamo la vita eterna.

 

 Galati 6:7-8  Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio; perché quello che l'uomo avrà seminato, quello pure mieterà.  :8  Perché chi semina per la sua carne, mieterà corruzione dalla carne; ma chi semina per lo Spirito mieterà dallo Spirito vita eterna.

  

Pace,

Trevor Eghagha

 

 


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