Andando direttamente all'argomento di quest’articolo, cerchiamo di
capire il messaggio che il maestro eterno intendeva passare a noi
per la nostra edificazione.
LA DISCESA DELL'UOMO
Pensando di essere sapiente, Il figlio è diventato stolto. Egli
voleva vivere una vita completamente indipendente dal suo Padre.
Poteva recarsi in un posto o in un paese vicino e cosi ogni tanto
avrebbe visto il Suo Padre, ma lui ha scelto di andare lontano dal
Padre. Andare lontano dal Padre voleva dire che il Padre non avrebbe
influito su di lui, Era totalmente scomparso dalla vista del Padre.
Sebbene la bibbia non racconti la reazione del Padre, sappiamo che
il Padre l’ha considerato perso e morto Poiché, ogni contatto con il
suo amato Figlio era perduto.
Vivendo una vita senza controllo, il figlio arrivò ad un punto in
cui cominciò ad essere bisognoso. Non trovava più la soddisfazione
che aveva una volta, egli cominciò a vivere una vita di povertà e
umiliazione. Arrivò al punto di cenare e mangiare con dei suini, un
atto di degradazione molto umiliante. Soffrì finché tornò in sé,
ricordando la sua vera identità, la piena identità di un figlio
legittimo ricca di un’eredità. Gli sarebbe bastato alzarsi e
tornare al Suo vero Posto che non avrebbe potuto prendere nessun
altro.
Cristo è venuto soltanto per un motivo; Si è rivelato dal cielo per
cercare le pecore perse nelle tenebre in questo mondo e riportarle
alla presenza del Padre. Non è venuto per migliorare questo mondo,
ma per riportarci dove eravamo prima di scendere in questo regno
delle tenebre e della mortalità. Gesù Cristo è venuto per portarci
fuori da Questo Regno e condurci alla presenza del Padre nei luoghi
celestiali dove dimora la presenza dell'eterno.
Il figlio Prodigo rappresenta l'umanità della quale anche noi
credenti facciamo parte. Con Adamo, inconsciamente abbiamo tutti
lasciato la presenza del Padre Celestiale per unirci in questo mondo
materiale. Gli uomini hanno lasciato il loro stato spirituale, uno
stato spirituale a somiglianza di Dio e hanno indossato un’immagine
carnale della terra. Lasciamo la presenza del Dio nella nostra mente
vivendo una vita da sola, separati dal nostro Padre Celestiale.
Vivendo una vita come Adamo, gli uomini hanno formato un’immagine di
loro stessi indipendente dal Dio. In una trasgressione simile a
quella di Adamo nascono la conoscenza di se stessi, l'ostinatezza e
l'egocentrismo. Queste sono le cose che costituiscono il mondo in
cui viviamo oggi. Per questo motivo Gesù ha sempre raccomandato che
per procedere verso la gloria persa, dobbiamo rinunciare a noi
stessi. Dobbiamo rinunciare all'immagine che abbiamo acquistato in
questo mondo dell’apparenza. L'identità che gli uomini tengono in
questo mondo è un’identità falsa, ipocrita, bestiale e vanno. Con la
tentazione che in questo mondo inganna gli uomini, Essi seminano la
carne per guadagnare il mondo. Con una coscienza simile a quella di
Adamo, gli uomini lasciano la presenza del Padre sempre più lontana.
Indossando un’immagine terrena e diabolica gli uomini abbandonano le
loro eredità celestiali esattamente come il Figlio Prodigo.
DIPENDENZA SPIRITUALE DAL PADRE CELESTE
Il figlio prodigo ha lasciato il Padre ed è finito in unione con un
cittadino di un paese molto lontano. Dal momento in cui avvenne
quest’unione, ovviamente egli si assoggettò a questa persona che si
prendeva cura di lui secondo le Sue capacità. Spiritualmente,
lasciando la presenza di Dio per unirsi a questo mondo termina la
fornicazione. Siamo stati generati in Dio per funzionare in un tipo
di matrimonio spirituale con il Signore, Gesù dimostrò quest’unione
con la Sua dipendenza totale da Dio. Lasciare l’unità dello spirito
per unirsi alla carne è fornicazione. Ricordate la confessione del
figlio modello:-
Giovanni 10:30 Io e il Padre siamo uno".
Gesù il Figlio modello, ha sempre confessato la Sua dipendenza
totale dal Padre Celestiale. Il Cristo dimora nel Padre, è uno ed
inseparabile per tutta l’eternità. Quest’unione fra il Padre Celeste
ed il Figlio è il modello vero.
Giovanni 5:19 Gesù quindi rispose e disse loro: "In verità, in
verità vi dico che il Figlio non può da sé stesso far cosa alcuna,
se non la vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche
il Figlio le fa ugualmente.
L'uomo Gesù viveva secondo la volontà del Padre, non secondo la
volontà dell’uomo. Alcuni pensano che Gesù fosse una persona
perfetta nella carne ma egli disse chiaramente che nessun uomo è
buono. Gesù diventò degno, soltanto perché perse la Sua vita per
unirsi con il Padre, Dio. Dal momento del Suo battessimo con la fede,
ha crocefisso la sua identità carnale e si è unito con il Padre.
Luca 18:19 Gesù gli disse: "Perché mi chiami buono? Nessuno è buono,
tranne uno solo, cioè Dio.
Soffriamo ed entriamo nella perdizione e nella tribolazione quando
dimoriamo fuori dall’unione col Padre Celeste. Se non sentiamo la
sua presenza dentro e vicino a noi diventeremo bisognosi esattamente
come il Figlio Prodigo. Riflettere sulla confessione di Gesù egli
disse, Il Padre è sempre con me, So che il Padre mi ascolta sempre.
Quest’unione intima con il Padre è stata la cosa che ha distinto
Gesù dagli altri uomini.
Giovanni 8:28-29 Gesù dunque disse loro: "Quando avrete innalzato
il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che io sono, e che non
faccio nulla da me, ma dico queste cose come il Padre mi ha
insegnato. 29 E colui che mi ha mandato è con me; egli non mi ha
lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli piacciono".
Giovanni 11:41-42 Tolsero dunque la pietra. Gesù, alzati gli occhi
al cielo, disse: "Padre, ti ringrazio perché mi hai esaudito. 42 Io
sapevo bene che tu mi esaudisci sempre; ma ho detto questo a motivo
della folla che mi circonda, affinché credano che tu mi hai
mandato".
L'unico modo che può portare soddisfazione e guarigione all'umanità
è solamente l’unione con la presenza invisibile di Dio. La presenza
del Padre Celestiale è un albero di vita e pace per coloro che la
trovano.
Prima di unirsi con il cittadino del paese, il Figlio prodigo arrivò
ad un punto in cui cominciò a sentirsi bisognoso. Arrivò a questo
punto dopo aver vissuto una vita sbagliata, irresponsabile e priva
di controllo. Come un ramo d'albero tagliato dalle proprie radici,
egli pensava di poter vivere una vita completamente separato dal Suo
Padre.
Questo esprime abbastanza lo stato degli uomini esterni alla
presenza e alla conoscenza del Dio vivente. Tutti gli uomini che
sono scesi in questo mondo erano illuminati dalla vita di Dio, ma
periscono poiché si sono allontanati dalla sorgente della loro vita.
Il senso di povertà e di mancanza di soddisfazione e compimento è la
cosa principale che spinge gli uomini di questo mondo. L’uomo è
sempre alla ricerca di soddisfazione ma non la troveranno mai finché
non si uniranno con il vero Pastore delle nostre anime, Il Padre
celestiale. Uniti con il Padre possiamo dire con certezza il Signore
è il mio Pastore nulla mi manca.
Salmi 23:1-6 Salmo di Davide. Il SIGNORE è il mio pastore: nulla mi
manca. 22 Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida
lungo le acque calme. 3 Egli mi ristora l'anima, mi conduce per
sentieri di giustizia, per amore del suo nome. 4 Quand'anche
camminassi nella valle dell'ombra della morte, io non temerei alcun
male, perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga mi danno
sicurezza. 5 Per me tu imbandisci la tavola, sotto gli occhi dei
miei nemici; cospargi di olio il mio capo; la mia coppa trabocca. 6
Certo, beni e bontà m'accompagneranno tutti i giorni della mia vita;
e io abiterò nella casa del SIGNORE per lunghi giorni.
Quasi tutti conoscono Il Salmi Capitolo 23 in modo religioso, ma
pochissimi entrano nella realtà di questo alto luogo di sicurezza in
Dio. Gesù Cristo, la nostra guida nella fede viveva in questa realtà
quando camminava sulla terra poiché era inseparabile dal Padre.
Quelli che odono lo spirito in quest’ora sono chiamati a questo
unione sacra nella casa del Padre. Gesù il Figlio modello, ha
sempre confessato la Sua dipendenza totale dal Padre Celestiale. Il
Cristo dimora nel Padre, sono uno ed inseparabili per tutta
l’eternità. Quest’unione fra il Padre Celeste e il Figlio, è il
modello vero prima di questo mondo. Quando ci alzeremo dal letto e
ci uniremo con il Padre, diventeremo coscienti che tutto ciò che ha
è anche nostro. Il Padre non trattiene nessun cosa dal Suo figlio.
COMUNIONE CON I SUINI (LA CARNALITA')
Un'altra cosa importante da notare è l'associazione del figlio
prodigo con dei maiali. Lo spirito da una lezione spirituale a noi
che udiamo le cose spirituali. il maiale è un'animale che ha delle
caratteristiche terrene (Vedi la foto sotto).
Nel vecchio testamento agli Israeliani era proibito mangiare maiale;
quella legge nel vecchio testamento non serviva ad altro che per
istruire tutti in Cristo. Era una legge spirituale che poteva essere
applicata soltanto spiritualmente. Nascosta nelle numerose leggi e
nei riti religiosi è la verità che può essere definita come i
pensieri profondi di Dio. Ricordate, Le leggi di Mosè non hanno dato
vita eterna a coloro che le seguivano. La lettera uccide, ma lo
spirito vivifica [2 Corinzi 3:6]. Lo spirito di Dio ci
insegna i pensieri propri di Dio, e sappiamo che la Sua verità è la
vita eterna. La nostra generazione è diversa da quella d’Israele
secondo la carne poiché gli uomini di quella non avevano lo spirito
santo di Dio. Con lo spirito santo comprendiamo i veri pensieri di
Dio Riguardanti la Sua Parola.
1Corinzi 2:10 A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito,
perché lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio.
Non Giova nulla, a coloro che interpretano la legge carnalmente;
essi diventano religiosi soltanto in un’esterna bella apparenza ma
rimangono internamente sporchi, non rigenerati ed ostinati. Mangiare
o non mangiare maiale carnalmente non ha nessuna conseguenza eterna.
Leggere le lettere della parola con la mente naturale non conferisce
la vita eterna, I sapienti e i religiosi di questo mondo inciampano
su questa verità.
Giovanni 5:39-40 Voi investigate le Scritture, perché pensate d'aver
per mezzo di esse vita eterna, ed esse son quelle che rendono
testimonianza di me; 40 eppure non volete venire a me per aver la
vita!
Mentre udiamo la verità, che come abbiamo stabilito è quella che
procede dalla mente di Dio, siamo liberati da ogni schiavitù legata
alla corruzione. Con la Mente spirituale di Cristo compiamo le
leggi, senza che nessun uomo possa entrare nella vita eterna. [Matteo
5:17-19]
Con la legge di Mosè riguardante il maiale, Dio sta comunicando che
non dobbiamo camminare nella carnalità nè entrare in comunione con
la tenebre. I pagani , quelli che non conoscono il Vero Dio a cui
appartenevamo una volta, camminano con una mente carnale e vedono
soltanto le cose materiali di questo mondo. Dalla Foto sopra di un
suino che sguazza nel fango, discerniamo subito le caratteristiche
carnali e della terra; questo punta alla carnalità. Un'altra
caratteristica dei suini: hanno sempre le facce verso la terra e non
alzano la testa verso il cielo. Questo atteggiamento punta ad una
mente carnale, è fissato sulle cose della terra ed è privo delle
cose celestiali. Queste caratteristiche e questi comportamenti sono
le cose principali che corrompono e contaminano gli uomini. La
gelosia, l’odio, i cattivi pensieri, le fornicazioni, i furti, gli
omicidi, gli adultèri, le cupidigie, le malvagità, la frode, la
lascivia, lo sguardo maligno, la calunnia, la superbia, la stoltezza
e tante altre caratteristiche malvagie escono dal cuore degli uomini
che volgono lo sguardo verso le cose terrene. Le cose terrene che
possono essere viste con gli occhi naturali sono cose temporanee, ma
le cose celesti che non si vedono con gli occhi naturali sono
eterne.
Efesini 4:17-24 Questo dunque io dico e attesto nel Signore: non
comportatevi più come si comportano i pagani nella vanità dei loro
pensieri, 18 con l'intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di
Dio, a motivo dell'ignoranza che è in loro, a motivo
dell'indurimento del loro cuore. 19 Essi, avendo perduto ogni
sentimento, si sono abbandonati alla dissolutezza fino a commettere
ogni specie di impurità con avidità insaziabile. 20 Ma voi non è
così che avete imparato a conoscere Cristo. 21 Se pure gli avete
dato ascolto e in lui siete stati istruiti secondo la verità che è
in Gesù, 22 avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di
prima a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le
passioni ingannatrici; 23 a essere invece rinnovati nello spirito
della vostra mente 24 e a rivestire l'uomo nuovo che è creato a
immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla
verità.
Riflettiamo sul comportamento e sui pensieri di Gesù mentre mostrava
il mistero di Dio sulla Terra. Gesù vide soltanto i pensieri del
Padre in ogni cosa creata o manifestata in questo mondo. Egli sapeva
che i pensieri di Dio si potevano vedere e comprendere con gli
occhi. Il pensiero di Dio è sempre verso il Figlio, verso la
salvezza degli uomini dispersi fuori dalla Sua presenza e verso il
Suo Regno eterno. Gesù ha formato delle parabole che collegavano il
pensieri profondi di Dio alle cose viste.
Romani 1:20 infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza
e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo
essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono
inescusabili,
Gesù occupava la Sua mente sulle cose del Regno invisibile ed eterno
di Dio, egli aveva un occhio limpido che vedeva soltanto le Cose
celestiali. Se volgiamo sempre il nostro sguardo verso le cose
spirituali riguardanti il Regno di Dio saremo pieni di luce ma se
volgiamo lo sguardo alle cose della terra saremo avvolti dalle
tenebre.
Luca 11:34 La lampada del tuo corpo è l'occhio; se l'occhio tuo è
limpido, anche tutto il tuo corpo è illuminato; ma se è malvagio,
anche il tuo corpo è nelle tenebre.
Allora interpretato questo, vediamo il figlio Prodigo come un figlio
che ha lasciato la verità per la bugia. Egli ha lasciato la Sua
mente spirituale ed altissima con il Padre ed è diventato simile ad
una bestia. Ricordate che ciò che distingue gli uomini dalle bestie
è lo spirito interno all’uomo che dà la conoscenza profonda del Dio.
Se comunque ragioniamo come gli uomini naturali e carnali, moriremo
e soffriremo allo stesso modo in cui soffriranno i trasgressori. Ma
se Ci alzeremo dalla carnalità e ci uniremo con lo spirito di Dio,
indossando la mente di Cristo, ci rialzeremo con le ali dell'alba e
andremo da gloria a gloria .
IL PENTIMENTO, IL RISVEGLIO, E LA
GLORIFICAZIONE
Dopo un tempo di miseria, un tempo di terrore e paura, arrivò il
giorno in cui il Figlio prodigo tornò in sè. Egli ricordò la sua
origine, il Padre ricco che si occupava anche dei bisogni dei suoi
servi. Il ricordo del Padre è stato come riscoprire un tesoro
nascosto. Allora egli decise di alzarsi dalla Sua sofferenza e di
riunirsi con il Suo Padre. A questo punto egli abbandonò il suo
atteggiamento arrogante e ne assunse uno di umiltà e cominciò il
viaggio verso la riconciliazione del Padre.
E’ arrivato il tempo in cui noi, i figli di Dio dobbiamo cominciare
ad udire la voce che ci sta chiamando dallo spirito. La voce ci dice
di tornare alla presenza e alla gloria di Dio, di tornare
all’eredità eterna; di ricordare da dove siamo caduti e ravvederci.
Apocalisse 2:4-5 Ma ho questo contro di te: che hai abbandonato il
tuo primo amore. 2:5 Ricorda dunque da dove sei caduto, ravvediti, e
compi le opere di prima;
La voce dice di risvegliarci dal letto sulla polvere della terra e
di innalzarci sul monte di Dio (Sion) dove risiede la gloria di Dio.
Sciogliete le catene della malvagità e della religione ed entrate
nella vostra eredità come figli legittimi. Mentre ci svegliamo
spiritualmente, siamo illuminati dalla luce della vita e rientriamo
nella presenza invisibile di delizia e piacere.
Efesini 5:14 poiché tutto ciò che è manifesto, è luce. Per questo è
detto: "Risvégliati, o tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo
ti inonderà di luce".
Isaia 52:1-3 Risvégliati, risvégliati,
rivéstiti della tua forza, Sion!
Mettiti le tue più splendide vesti, Gerusalemme, città santa!
Poiché da ora in poi non entreranno più in te, né l'incirconciso né
l'impuro. 2 Scuotiti di dosso la polvere,
àlzati, mettiti seduta, Gerusalemme!
Sciogliti le catene dal collo, figlia di Sion che sei in schiavitù!
3 Infatti così parla il SIGNORE: "Voi siete stati venduti per nulla
e sarete riscattati senza denaro".
Mentre ci risveglieremo Scopriremo, come il Figlio prodigo, le mani
aperte del nostro Padre Celestiale. Il desiderio del nostro Padre
celestiale è di raccogliere tutti i figli dispersi nella vanità di
questo mondo e di ricondurli alla Sua gloria meravigliosa. Il Padre
ha dimostrato quest’amore in Cristo verso tutti uomini. Con il
sangue del Cristo Gesù eternamente sopra di noi, il Padre Celestiale
non vede peccatori in noi, ma egli in noi vede soltanto figli. Il
muro di separazione fra noi ed il Padre celestiale venne distrutto
dal lavoro compiuto da Gesù sulla croce. Se non sentiamo la sua
presenza ed il suo amore esiste un muro immaginario nella nostra
mente, con la fede dobbiamo ricevere la nostra giustificazione e
rettitudine. Abbiamo bisogno soltanto di avere la baldanza ed il
coraggio di tornare alla presenza del Padre. Facendo cosi troveremo
un amore senza limiti; un amore del Padre verso di noi che non può
essere spento eternamente.
Dopo aver ricevuto il figlio perso il Padre del Figlio Prodigo gli
diede la veste migliore, un anello al dito e dei
calzari ai piedi e festeggiò con il migliore vitello che aveva.
Questa è la stessa cosa che succederà ai figli che scopriranno la
loro strada verso il Padre Celestiale. Parliamo brevemente delle
VESTI, dell’ ANELLO E dei CALZARI AI PIEDI.
La veste
rappresenta la rettitudine dei santi [Apocalisse 19:8].
Ricordate che Adamo aveva perso la sua coperta di gloria quando
uscendo dalla presenza del Dio nel Giardino dell’Eden. Senza la
coperta, nessun uomo può rimanere nella presenza del Dio. La nudità
deriva da un senso di condanna dentro agli uomini; la condanna
indebolisce la fede verso Dio. Il senso d’indegnità e di separazione
dal Dio vivente porta la paura, la scarsità, i fallimenti e tante
altre stragi nella nostra vita. Tornando al nostro Padre, le nostre
vesti gloriose che abbiamo perso in Adamo ritornano a noi, così ogni
senso di condanna e di peccato si scioglie. Beati sono coloro che
sono coperti e perdonati di ogni peccato o senso di peccato.
Romani 4:6-8 Così pure Davide proclama la beatitudine dell'uomo al
quale Dio mette in conto la giustizia senza opere, dicendo: 7 "Beati
quelli le cui iniquità sono perdonate e i cui peccati sono coperti.
8 Beato l'uomo al quale il Signore non addebita affatto il peccato".
Indossando le vesti di rettitudine e fede verso Dio la vecchia veste
di uno spirito abbattuto e depresso viene sostituita con vesti di
lode e gioia verso Dio. [Isaia 61:3]. Nella Sua presenza è
la pienezza di Gioia e Lode vere.
All’epoca l'anello
significava un tipo di firma o era un segno di autorità e potere.
Esattamente come al tempo di Giuseppe quando il Faraone d’Egitto gli
donò il proprio anello; l'anello era un segno di autorità, vedere
Giuseppe forse era come vedere il Faraone. Giuseppe venne alzato
dalla fossa e dalla prigione al trono supremo dell’Egitto, tutti gli
uomini, non soltanto in Egitto, ma anche quelli di altri paesi si
genuflettevano davanti a lui. A quel Tempo l’Egitto regnava sopra
tutte le nazioni.
Genesi 41:42-44 Poi il faraone si tolse l'anello dal dito e lo mise
al dito di Giuseppe; lo fece vestire di abiti di lino fino e gli
mise al collo una collana d'oro. 43 Lo fece salire sul suo secondo
carro e davanti a lui si gridava: "In ginocchio!" Così il faraone
gli diede autorità su tutto il paese d'Egitto. 44 Il faraone disse a
Giuseppe: "Io sono il faraone! Ma senza tuo ordine, nessuno alzerà
la mano o il piede in tutto il paese d'Egitto".
Questa è la stessa cosa che succede a quelli che tornano al Padre,
l'autorità persa in Adamo è completamente restaurata. Ogni potere in
cielo e in terra è dato ai credenti che arrivano in questa realtà
adesso. In Cristo regniamo sopra ogni principato, autorità e potenza
non solo in questo mondo, ma anche in quello futuro. Torniamo alla
benedizione di potere totale persa in Adamo. Il dominio ed il trono
vengono restaurati a chi ode la voce del Signore in Quest’ora. Se
apriremo la porta del nostro cuore per la comunione vera con Cristo
ed il Padre erediteremo il suo trono.
Apocalisse 3:20-21 Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno
ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con
lui ed egli con me. Chi vince lo farò sedere presso di me sul mio
trono, come anch'io ho vinto e mi sono seduto con il Padre mio sul
suo trono.
I Calzari ai piedi
rappresentano l'autorità di camminare sopra il potere di Satana e Di
schiacciare la Testa del Serpente. Essendo prole di Cristo che
dimora nel luogo segreto della Sua presenza, ogni potere di Satana,
la morte inclusa, sarà schiacciato sotto il nostro piede.
Salmi 91:13 Tu camminerai sul leone e sulla vipera, schiaccerai il
leoncello e il serpente.
Romani 16:20 Il Dio della pace stritolerà presto Satana sotto i
vostri piedi. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi.
Efesini 1:22-23 Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi e lo ha
dato per capo supremo alla chiesa, 23 che è il corpo di lui, il
compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti.
Salmi 47:3 Egli sottomette i popoli a noi e pone le nazioni sotto i
nostri piedi.
Dobbiamo ascoltare e credere nella potenza dell'evangelo vero,
questa promessa è a nostra disposizione dobbiamo soltanto credere ed
entrare con la fede. Ricordate, le promesse sono disponibili adesso
non quando moriremo, come alcuni pensano ancora oggi.
I Calzari possono essere
visti anche come lo zelo dato dal vangelo della pace ad ognuno di
noi che si avvicina al Padre e degusta la sua bontà immersa.
Efesini 6:15 mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal
vangelo della pace;
Riconciliati al Padre entreremo nel ministero della riconciliazione
del Padre, riconciliando gli altri figli dispersi in tutto mondo.
Con i nostri piedi e calzari sul vertice del Sion, proclameremo la
bella novella di Amore e vita alle generazioni passate, presenti e
future. Questa chiamata è la chiamata più alta che esiste.
Isaia 52:7 Quanto sono belli, sui monti, i piedi del messaggero di
buone notizie, che annunzia la pace, che è araldo di notizie liete,
che annunzia la salvezza, che dice a Sion: "Il tuo Dio regna!"
Mentre ci uniremo al Padre e convivremo insieme agli altri santi in
luoghi Celestiali il velo che copre le nazioni si romperà. Cosi
vedremo la gloria di Dio nascosta a noi nella discesa. La morte non
avrà più potere sul di noi, ma riceveremo la vita eterna.
La parola in quest’ora ai santi è di alzarsi dalla polvere della
carnalità sulla vetta spirituale di Dio. Ogni traccia della morte,
del dolore e della malattia sarà guarita in questo luogo di Dio. E’
arrivato il tempo di lasciare i vari riti delle religioni e
tradizioni degli uomini per la verità di Dio. Nella Sua presenza
sulla vetta del Sion è la pienezza di Gioia e tutti fratelli nel
mondo si uniscono in uno.
Trevor Eghagha
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