NON SIAMO NATI
Credi di essere nato? Allora morirai perché ciò che ha un principio avrà una fine. Ciò che è nato è finito, temporaneo e vano se non vede la luce. Possiamo definirlo in una sola parola, cioè carne. Come sappiamo, la carne nonostante l’apparenza è come un fiore che appare e fiorisce al mattino e alla sera si secca e sparisce per sempre. In parole semplici, la vita umana senza intendimento divino non giova nulla.
Finché cammini nella sensazione di essere nato dalla carne, sei soggetto al peccato e alla morte a causa della tua credenza. Tutti hanno peccato e di conseguenza diventati privi della gloria è bontà di Dio a causa della credenza di essere nati. È come fosse credere che esistono due entità, cioè io e Dio; questo non può essere vero perché in verità esiste Uno solo, cioè l’incorruttibile Dio, Lo Spirito. La tua comparizione in questa dimensione materiale non può essere paragonata a una nuova esistenza, ma semplicemente è come un ramo di ciò che esiste già dall’eternità. Quando un uomo è privo di questa conoscenza, il ramo si essicca, a significare la morte.
Risvegliati e liberati dalle credenze umane che ti tengono soggetto alla mortalità e corruttibilità e di conseguenza il peccato e la morte. Tale liberazione avviene quando l’uomo subisce un rinnovamento nel modo di ragionare, nel linguaggio Biblico viene chiamato ravvedimento. Ascolta l’unzione interiore e comincia a riconoscere te stesso come sei conosciuto dall’eternità.
Nella quiete della meditazione riscopri te stesso e conosci di nuovo chi sei dall’ eternità, senza principio senza fine. Prima dell’esperienza in tempo e spazio sei sempre esistito e continuerai per tutta l’eternità. Siamo l’Uno che vive, cioè Lo Spirito, che era, che è, e che verrà.
Il buon lavoro del credente e riconoscere la verità come era nel principio e di camminare in essa mediante la fede. Facendo così, la morte, il dolore e il gemito scompariranno per sempre.