Che cos’è Verità? – Carla Brovelli

Vangelo secondo Giovanni cap. 18 versetto 38:  Pilato gli disse:”Che cos’è Verità?”

Il mondo si sta ancora interrogando per dare una risposta a questa domanda. Come Pilato tutti più o meno consapevolmente ci facciamo questa domanda, ma forse la maggior parte ha concluso che non esiste una Verità . Coloro che fanno parte dei sistemi che reggono questo mondo, ancora oggi, non vuole ascoltare la risposta che è già stata data da Gesù ancora prima che fosse formulata la domanda:” Io sono re, sono nato per questo e per questo sono venuto nel mondo: per testimoniare della verità. Chiunque è della verità ascolta la mia voce”

La Verità per il nostro maestro non è una ideologia qualsiasi, un concetto astratto, ma è una persona, una persona che con la sua vita, il suo comportamento e le sue parole si è mostrata come Verità, è stato la testimonianza del vero, come ciò che era dal Principio, cioè quell’uomo vero che è stato creato da Dio come ” molto buono”. Essere dalla parte della verità , cioè dalla parte di quell’uomo vero, creato come molto buono dal nostro padre celeste è la prerogativa per poter ascoltare la voce del Signore.

In ciascuno di noi c’è l’amore per la verità in senso generale, lo possiamo costatare tutti, perché in noi tutti il seme divino dello Spirito è stato seminato. Tutto quello che dobbiamo fare ,durante la strada della nostra esistenza terrena, è non soffocarlo o lasciarlo soffocare in balia delle ansietà e della tribolazioni che questa vita comporta, ma permetterne la crescita e lo sviluppo, avendo cura che la nostra terra sia fertile per rispondere al comandamento divino : crescete e moltiplicatevi” inteso in questo in senso spirituale.

È per questo motivo che se domandiamo a tutti quanti se preferiscono godere della verità o della menzogna, tutti ,nessuno escluso, sono pronti a rispondere che preferiscono la verità. Nello stesso modo tutti sono pronti a dire che cercano la felicità, essa come la verità sembra essere scritta nel nostro patrimonio genetico. La felicità e la verità sembrano quasi rappresentare la stessa realtà e prevedere lo stesso itinerario di percorso. La felicità è secondo la Parola di Dio, appunto Il godimento nella verità .

In 1 Corinzi13,6 l’apostolo Paolo dice , parlando dell’amore che esso gioisce con la verità. Nessuno ama essere ingannato, amano tutti la vita beata che deriva soltanto dal godimento nella verità. Di conseguenza quindi ogni uomo ama la verità per essere felice.

Perché allora gli uomini non trovano la loro gioia e non sono felici? Insieme al grano, vengono seminati dal sistema del mondo, famiglia, tradizioni, cultura ,religione ecc… anche molti semi di zizzania , che possono indirizzare ,attraverso l’inganno il cuore dell’uomo verso qualcosa che può sembrare Verità ,ma si tratta di una illusione.

L’amore per la verità in effetti è tale che , quando gli uomini trovano un qualche particolare oggetto del proprio amore, fanno in modo che esso diventi la verità illudendosi nel tentativo di assicurarsi la felicità.

Quando poi questo non succede l’uomo odiando di essersi ingannato, non vuole poi lasciarsi convincere di trovarsi in errore, di aver abbracciato una illusione scambiandola per Verità. Ognuno così viene a trovarsi a vivere come in un proprio spazio protetto , di appartenenza e per amore di quello che prende come propria verità, come personale oggetto di amore, arriva ad odiare ogni Altro che si presenta come Verità.

Mi vengono in mente le parole di Gesù: ” sono ciechi quelli che pensano di vedere…cioè siamo ciechi quando vogliamo vedere la verità in una qualche idea e la abbracciamo con così tanta convinzione da non metterci più in discussione .
Così si arriva ad odiare la Verità per amore di quello che ognuno arriva ad assumere per se stesso o come gruppo, come la verità.

Come si presenta allora la Verità nella persona del Cristo? Che significato hanno per noi le sue tremende parole che non lasciano spazio a nessun dibattito, ma esigono di essere credute pena restare esclusi dalla Verità stessa e quindi propendere per una non esistenza…. Quando Diciamo di amare la luce della verità dobbiamo guardarci bene da non odiare l’accusa che la Verità potrebbe rivelare su noi stessi , sui nostri lati nascosti agli altri e a volte a noi stessi.

Riporto i versetti del Vangelo di Giovanni 3,19,21 : …Ora il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvagie.

Infatti chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano riprovate; ma chi pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifeste, perché sono fatte in Dio”
La luce del Cristo fa venire tutto alla luce della nostra coscienza , e dobbiamo lasciare che questa luce compia ciò che è venuta a fare ricordando anche che coloro che non vogliono essere scoperti dalla verità, che non vogliono portare alla luce le loro ombre, loro malgrado la Verità li scopre ma non si lascia scoprire da essi…

I vangeli ci rivelano che coloro che Gesù descriveva come dei sepolcri imbiancati perché mostravano apparenze di purezza, ma nascondevano in realtà il marciume nell’intimo delle loro coscienze ,non sono pervenuti allora ne possono pervenire mai alla verità . Essi hanno come delle scaglie davanti agli occhi che impediscono di vedere la realtà dello spirito, ma purtroppo non arrivano ad accorgersene restando ciechi e guide di ciechi , come dice il nostro Signore.

Queste scaglie sono costituite da tutte le osservanze delle istituzioni religiose, tutti i precetti, che essi imponevano agli uomini e che servivano a tenerli oppressi e curvi come sotto dei pesi , anziché liberarli. La Verità conosciuta invece rende liberi.

Per non fare anche noi la fine dei farisei, dei sepolcri imbiancati, che non arrivano mai alla Verità, cosa dobbiamo dunque fare? Affinché la Verità a noi non rimanga nascosta ,dobbiamo prima di tutto riconoscere il nostro animo reso curvo, cieco, malato, fiacco, deforme dall’oppressione di tutte le regole ,condizionamenti ecc ricevute fin dalla nostra infanzia e vuole rimanere sconosciuto agli altri e a noi stessi quando ci mettiamo delle maschere per relazionare con il nostro prossimo, mentre non vuole che una qualunque cosa del mondo gli rimanga ignota.

La nostra speranza è quella di alimentare questo fuoco che non ci lascerà finché non saranno bruciate tutte le menzogne che hanno alimentato le nostre vite e ci stanno procurando tanta infelicita e sofferenza, come nella parabola in cui si parla della zizzania, raccolta e gettata nel fuoco Matteo 13.24,30.

La felicità e la verità sono dunque all’origine di tutte le cose…nel Principio, quando l’Amore gioiva nella Verità, il Padre gioiva nel Figlio.,ricordo la Parola quando afferma: ” questi è il Figlio nel quale mi sono compiaciuto” riferito dal Padre a Gesù ripieno di Spirito, l’uomo Vero voluto da Dio capace di esprimere tutta la pienezza della divinità ..che e la pienezza anche della nostra umanità del principio.

Gli uomini che si mostrano così apparentemente lontani dal nostro modello divino, dove hanno conosciuto questa gioia, questa felicità per amarla così tanto? Non riusciamo a sapere come gli uomini conoscano la gioia anche se non la stanno possedendo. Questa conoscenza deve risiedere nella memoria,…..perché se è così vuol dire che c’è stato un tempo in cui noi uomini siamo stati felici.

La felicità è conosciuta da tutti, e se si potesse domandare con una parola comune a tutti popoli e nazioni, se vogliono essere felici, tutti risponderebbero di si senza esitazione. Ciò non potrebbe accadere se la cosa significata da quella parola non fosse conservata nella memoria.

Nel Salmo 85,6 il Salmista si interroga e parlando per il popolo di Israele dice: ” non tornerai forse a darci la vita, perché il tuo popolo possa gioire in te?”

Si parla di un ritorno alla vita, non la vita biologica, ma la vita divina al quale è legata la gioia. Certo una vita prima conosciuta e poi persa, una gioia conosciuta e poi perduta. Nei versetti successivi si può intravedere la caratteristica di questa salvezza desiderata dall’uomo : è vicina a coloro che temono il Signore ,unico e vero bene ,……appartiene a coloro che odiano il male.

…” la bontà e la verità si sono incontrate, la giustizia e la pace si sono baciate ..la verità germoglia dalla terra e la giustizia guarda dal cielo..” Questi versetti mi suggeriscono l’immagine di un cielo che si rispecchia e comunica con la terra. La bontà di Dio e la sua giustizia, fanno germogliare la verità e la pace sulla terra. Una sorta di scala di Giacobbe percorsa continuamente da messaggeri del cielo verso la terra ,la quale nella Verità del cielo, trova tutte le benedizioni, una Verita che parla a tutti gli uomini e quindi diventa portatrice di pace , attraverso la conoscenza della bontà e della giustizia di Dio che appartengono alla vera essenza dell’uomo liberato da tutte le infrastrutture culturali che riescono solo a mettere uomo contro uomo impedendo di riconoscerci tutti simili e fratelli.

Nella persona di Gesù si realizza la Verità sull’uomo, destinato ad essere simile a Dio.

Ne Vangelo di Giovanni 1,51 Gesù dice: Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo”

All’uomo che consapevolmente riconosce in Gesù la luce vera, la verità e la vita divina che illumina ogni uomo che viene nel mondo, Egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio. Quindi questo cielo aperto sul figlio dell’uomo è in realtà aperto per tutti gli uomini che si apprestano a fare questa conoscenza meravigliosa : che il cielo, Dio ,vuole comunicare con la terra ,affinché la terra possa ricevere questa luce ,questa Verita che illumina ogni uomo che viene nel mondo.

Solo in questo modo la terra ,noi uomini che viviamo in questa dimensione terrena visibile. possiamo produrre frutti del cielo che sono bontà, giustizia e verità, come leggiamo in Efesini,5:9) La volontà di Dio non è altro che la felicità per ogni uomo, una felicità vera che proviene dalla conoscenza della verità come leggiamo in ( 1Timoteo 2:4) “ Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano a conoscere la verità “

Come possiamo trovare dunque la felicità ?

La ricerca della felicità è strettamente legato alla ricerca della Verità ,dell’uomo Vero, l’uomo del Principio, Cristo. Lo Spirito…in noi. Per trovare la nostra felicità non abbiamo bisogno di cercare fuori di noi come non abbiamo bisogno di cercare la Verità fuori di noi. Al contrario noi abbiamo bisogno di ritrovare un cuore capace di non dipendere da attaccamenti e da legami personali esterni,da condizionamenti derivati da culture, dottrine ecc lontane dalla nostra vera natura divina ,creata per provare empatia e amore per i propri fratelli umani, un cuore cioè che lascia libero lo spirito di fare la sua strada, sciolto dalle catene,senza paura e libero alla ricerca della verità, un cuore sempre pronto ad accettare una nuova evidenza e cambiare le proprie visuali ristrette.

Un cuore così diventa allora una lucerna che scaccia le tenebre, prima di tutto dai propri occhi e poi da quelli dei fratelli.
Questa capacità di “vedere” al di là del proprio recinto, significa in realtà un po’ ” morire a se stessi” ed è un processo doloroso perché significa anche rinunciare con consapevolezza alla nostra falsa personalità ,per assumere quella del Cristo , ma è un cammino che rende liberi .

La lucida chiamata di questa visione ci rivelerebbe che tutti i pensieri, tutti i preconcetti tutte le credenze ricevute ,non sono altro che lucerne cariche di tenebre, nient’altro che segni della nostra ignoranza del Regno di Dio.

Crescendo in questa conoscenza vedremo le mura che dividono le nostre rispettive ” verità” di cui ci siamo così innamorati crollare e aprirsi varchi all’oceano che unisce tutti i popoli nella Verita, in Dio, nell’Amore, l’unica Realtà vivente.

Vorrei concludere con le parole dell’apostolo a Paolo nella lettera agli Efesini cap.5 ,11,14 :
…” Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; piuttosto denunciatele… Ma tutte le cose quando sono denunciate dalla luce, diventano manifeste; poiché tutto ciò che è manifestato è luce. Per questo è detto: ” Risvegliati, o tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti inonderà di luce’ Una esortazione a risvegliarci alla Verità ,il Cristo in noi che ci rivelerà ogni cosa.
amen.

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