Aprire le porte del carcere: liberare la persone divina che c’è in sé
Queste sono le parole che leggiamo nel venticinquesimo capitolo del libro di Matteo. Si tratta della parabola che tratta dell’apparizione del Figlio dell’uomo con i suoi santi angeli, e del giudizio sul mondo quando Egli separerà le pecore dalle capre. Si spiega che le pecore che ricevono la benedizione eterna, hanno visitato il Signore in prigione, lo hanno nutrito quando aveva fame e lo hanno vestito quando fu trovato nudo.
Leggendo queste parole alcuni ci vedono un esempio della carità cristiana, ma ad un esame più profondo, questa parabola di Gesù ci offre una visione del piano eterno di Dio: cioè la redenzione dell’uomo e allo stesso tempo l’annientamento dell’uomo del peccato. Sconosciuti dagli uomini in quest’età ,questo sono eventi già in corso: alcuni si stanno già radunando preso il Signore nel posto della benedizione. Se ricordate la Sua venuta è come un ladro nella notte, cioè agli uomini che dormono resta nascosta, avviene in modo silenzioso, per cui siamo ammoniti di restare svegli.
Ancora una volta l’infallibile parola di Dio sta bussando alla porta del tuo cuore, dichiarando che in te c’e lo Spirito del Dio vivente, che sei fatto a Sua immagine e somiglianza, l’unico essere che possiede l’Immortalità ed incorruttibilità. Nella comunione con lo Spirito Santo, anche Tu sei Onnipotente, Re e Creatore dell’universo, sei l’immacolata, sei l’amore, l’innocenza, la gentilezza e la bellezza della perfezione. Insieme con i tuoi fratelli nello spirito, sei l’unica entità divina nell’universo.
Parole come queste sembrano frutto della mente di un sognatore. Affrontate dalla mente umana che è diventata abituata al dolore e ad ogni cosa contraria, non risultano convincenti. Come mai questa grande benedizione dall’alto suona così irreale alla mente umana?
Qui sta il problema, l’essenza del Dio Onnipotente, si trova impigliato nel labirinto appiccicoso dell’umanità. È intrappolato e preso prigioniero dalle parole stesse della nostra bocca. Le credenze legate alla nostra vita nella carne, lo hanno svestito limitandolo ad un bassissima reame nel tempo e nello spazio, l’unica realtà che l’uomo naturale conosce. In questa situazione che lo limita, si ritrova prigioniero di una natura lussuriosa e peccaminosa e quindi affonda senza fine in un abisso di incredulità. Incredulità che io sono fatto ad immagine di Dio, dell’Uno vestito di luce, che siede solo al di sopra del cerchio dei cieli. Questo è il vero “Io” che è stato spogliato del suo abito regale, e nudo e impoverito è stato imprigionato dalle false credenze umane e incatenato con le passioni, i desideri, le sensazioni ecc.
È venuto il giorno del Signore, un giorno per la liberazione dei prigionieri e anche un giorno di giudizio. Il grande Re invisibile è reso visibile nella creazione mentre i messaggeri, cioè i santi allineati con lui dichiarano la sua parola. Le sue qualità invisibili sono chiaramente viste da tutti gli uomini, poiché i suoi ministri rivelano cose che erano state finora nascoste dagli uomini. Colui che è il vero è svelato e visto nella creazione, in tutte le cose.
Voi che siete benedetti con gli occhi per vedere e le orecchie per ascoltare, alzate gli occhi alle colline eterne di Sion e contemplate il re nella Sua gloria. Come le pecore che ascoltano e seguono la voce del Maestro, obbedientemente permettete che la guida dell’unzione spirituali dentro di voi, vi riporti alla presenza del Signore, alla mano destra dei piaceri e del potere.
Ascoltando la verità rivelata, slegarti dalle bugie e dall’inganno dell’uomo mortale corrotto siate di nuovo conformati all’immagine dell’uomo dal cielo: Costui è il Signore. Contemplando la luce che risplende dal volto del Re, edifica la tua anima affamata con la verità, ascolta e ricorda da dove sei caduto. Ritorna in te, al il tuo primo stato, al il tuo primo amore. Nel tuo cuore abbi comunione con lo Spirito eterno ,riscopri la tua veste di luce e copri la vergogna della tua nudità. Nella tua pazienza adoperati al compimento della tua salvezza, ripristinando la tua anima al suo posto, nelle altezze di Dio.
La capra portata alla mano sinistra del Signore, rappresenta quelli guidati dalla mente carnale che si oppongono a ciò che è dello Spirito, anzi non possono conoscere le cose di Dio. Questo è lo stato dell’uomo intrappolato nella natura di Adamo. Nella trasgressione, uomo è spostato alla mano sinistra il luogo della maledizione perché non vi è conoscenza del Dio vivente.
La volontà del Padre è che tutti gli uomini sentano la verità e obbedientemente tornare alla vita dello Spirito. Si fa questo conformandoci alla natura del vero uomo celestiale, cioè Cristo. La disobbedienza è quella di continuare nelle menzogne dell’esistenza mortale, lasciando così L'”Io” nudo e affamato nella prigione del peccato e della morte.
La non conformazione all’immagine celeste del Signore è la ribellione contro la voce della verità, chi perpetua in questo stato affronterà i tormenti di incredulità, in ciò che viene chiamato l’ira di Dio contro ogni forma di disobbedienza. Nell’intensità infuocata e inconfondibile della luce / fiamma della Sua presenza, la carnalità in tutte le sue manifestazioni dell’inferno e della morte viene sciolta e spazzata via come la pula come se non esistesse.
Il giudizio di Dio distrugge la morte, spazzando via le bugie umane sataniche. Questo è la fiamma della verità che brucia la stoppia (cose della carne). Quando ascolti la verità, come il fuoco ,essa non fa altro che annientare le bugie.
La verità porta libertà , e la verità è la vera conoscenza di Cristo la tua vera vita.Lasciate che tutti gli uomini che ascoltino queste parole si allontanino dalla prigione della mortalità e della corruzione, sleghino il vero “Io” dentro e riscoprano cosi il loro posto di sicurezza eterna, riposo e piacere nel Padre, lo Spirito.